c) riconosclmenlo del dlritlo alla contrattazione: dl riconoscimento del sindacato nell'azienda: e) aumenti salarlall: f) riduzione dell'orario di lavoro a sei ore giornaliere e trentasei settfmanali. L'istiluzione delle commissioni comunali (dopo l'accor• do saranno intercomunali), che sono composte da rappresentanti sindacali e padronali sono necessarie per la soluzione di parecchi problemi: la discussione del plani colturali e dei livelll occupazionali delle grandi aziende. SI è giunti quindi atrassurdo: il sindacato cosiddetto di classe si preoccupa di indicare al pa':lrone la via migliore per sfruttare la sua azienda e. quindi, I suoi salariati. Per quanto riguarda la seconda ri• chiesta. l'avvio al lavoro delll manodopera deve essere fatto dal collocatore in diretta collaborazione con le commissioni c0+ munall derivanti dalla legge n. 264 del 1949. Durante lo sciopero i sindacalisti gridavano: 11 collocamento nelle mani del lavoratori; evidentemente voleveno dire nelle mani del padroni e dei burocrati sind2cali mentre Il Circolo Lenin proponeva e propone commissioni bracciantlli, e di conseguenza l'ufflclo del lavoro in mano ai braccianti. Le altre richieste che la Cgil ha rivolto al • pubblicl poteri • sono: l'Intervento attivo dell'ufficio provlnclale del lavoro contro Il mercato di piazza nel collocamento della manodopera (cfr. Inchiesta): sollecitazione atl'ottuazlone del plano di Irrigazione. obiettivo sul quale c'è stato !o sciopero reglonale del 10 giugno. Per quanto riguarda la lotta di luglio bisogna precisare che la Cgll l'ha dichiarata senza crederci molto. Sarà presa In contropiede dalla riuscita dello sciopero e pertanto sarà costretta a tollerare atti di violenza, che secondo Il suo punto di vista sono • anlidemocraticl •. In provincia di Brindisi, quando la si• tuazlone diventa molto tesa, raggiunge l'accordo con gli altri sindacati. Il risultato piU vistoso è Il ridursi della lotta alla attesa dell'accordo con gli ,.:igrari. A questo punto ritorna il discorso sull'unità sindacale: ancora una volta la lotta ha con• fermato che l'unità tra I lavoratori si raggiunge nella lotta stes• sa e non a tavolino, come pretendono I burocrati della Camera del Lavoro. L'unità nella lotta. alla base, tra I lavoratori è de• terminata da lnteresSI di classe: quella verticistica e burocra• tica voluta dal sindacallsti è determinata dagli interessi del padrone. La prima settimana di lotta, che era caratterizzata dall'assenza o dalle difficoltà dell'unità sindacale, ha vl~to scendere in lotta parecchi braccianti iscritti alla Clsl ed alla UII. Dalla cronaca si può notare li ruolo controrivoluzionario che ha svolto la Cgll. ruolo concretizzatosi nella parcelllzzazlone della lotta e nel rifiuto di generallzzarla. La sltu&zione di lotta dava la possibilltà di poter colpire contemporaneamente Il padrone 58 - in tutta la Puglia e nelle altre cinque province di scadenza con• trattuate. Inoltre sarebbe stato posslblle e relativamente faclle collegare la lotta del braccianti a quella degli operai della Flat e a quella degll stuCenti. La Cgil si è rifiutata di farlo. non per una sua debolezza organizzaliva, ma per precise scelte politiche. La lotta è stata portata avanti isolatamente, provincia per provincia ed è finita con accordi dawero ridicoli. In realtà si tratta di una sconfitta momentanea del movimento di classe. L'unico Interesse del sindacato era quello di chiudere • vittoriosamente • la lotta prima dell'autunno. che vedrà scendere In lotta Insieme agli operai anche I braccianti per il contratto na• zlonale. Ancora una volta il sindacato si è dimostrato valido elemento di sostegno e di cqullibrlo per Il sistema. La bassa mediazione che la Cgll effettua tra lavoratori e padroni va a tutto vantaggio di questi ultimi. Ormai la Cgil è completamente inserita nel sistema del padroni. Ruolo del Pcl Il Pcl è intervenuto massicciamente a livello regionale per strumentalizzare li potenzlale rivoluzionarlo dei braccianti al finl della nuova maggioranza. Non a caso, Infatti, I dirigenti del Pcl e della Cglt invitavano i sindaci democristiani a capeggiare I cortei bracciantill; non a caso Invitavano I braccianti ad ap. plaudire I sindaci Oc, mentre questi promettevano Impegni ed interventi presso le 4 autorità competenti •. Per parecchi brac• clantl è ormai chiaro il significato della presenza dei sindaci Oc e !'invito rivolto toro dal Pci: per essi tutto ciO significa che il Pcl vuole assolutamente andare al potere insieme alla De• mocrazia Cristiana. Altro compito che Il Pci si è assunto du· rante le ultime lotte bracciantili è stato quello di colpire le avanguardie Interne e Il gruppo politico rivoluzlonario, affinché non cl siano ostacoli al suo disegno politico. Nelle ultime lotte le avanguardie Interne brncciantlli, collegate dialetticamente con l'avanguardia esterna (Circolo Lenin di Puglia), sono state mi• nacclate con coltelli e bastoni da attivisti slndacall e dirigenti del Pcl. Dopo lo sciopero Il partito revisionista ha tenuto una serie di comizi pubblici a llve11o reglonale, awertendo I brac• clanti di stare lontani dal • nazi-maoisti •. che, stando alle me• schine calunnie del dirigenti del Pcl. sono nemici del popolo, pagati dal padroni, e chi plU ne ha. piU ne metta. Nelle lotte in Puglla, sindacato e partito hanno fatto tutt'uno con I c&rabl• nlerl. 11 Pc!, sin dall'lnlzlo del nostro Intervento. cl aveva glà denunciati ai carabinieri come I sicuri responsabllll di qual• siasi cosa. Ancora una volta bisogna sottolineare che per il Pcl le lotte
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