giovane critica - n. 21 - autunno 1969

sua Storia del Pei: • La storia di un partito politico non pub non essere in primo luogo storia del suo, o del suol gruppi dirigenti. (Einaudi. 1967. p. X). Per non tornare sulle parentele spesso rilevate tra stalinismo ed idealisll'lo (o materlallsmo rozzo), non sì può non vedere. In questa coincidenza della te• matlca gramsciana con la botscevlzzazlone, un effetto diretto di quell'Irriflessa eredità hegeliano-croclana che Sechl ritrova• va In Gramsci l5. Che la bolscevizzazlone e plU ancora lo sta• 1/nlsmo abbiano puntato su tutto ciò che c'era di piccolo-borghese e di surretlzlamente Idealista nel vari Pc non è un segreto per nessuno. Come non ritrovare Il • caso per caso• zinovievista nell'antlposltivlsmo, antideterminismo, su cui Insiste - et pour cause - anche M. Salvador!? · Ch6, se c'era una domanda da fare, era quella di sapere se era stato Serrati a venire al Pc o questo a tornare sulle posizioni di Serrati. L'esame della questione meridlonale - tema della reiezione di M. L. Salvador! - In quanto espressione di • una politica ancorata alla realtà •, avrebbe dovuto fornire l'occasione di un riesame sia del significato della • conquista gramsciana •. sia del • leninismo • di Gramsci. sia del • realismo • di Gramsci confrontato al cliché dell'lrreallsmo bordighlano. Salvador! non l'ha fatto - e forse non lo poteva fare. Non era Il suo argomento, la questione meridionale, tipico del periodo della direzione gramsciana ( 1924-1926).di questo centrismo di cui viene tacciato Gramsci? Si è dunque presto fatto notare che, ne La questione agraria di Bordiga, • Il problema dei rapporti fra operai e contadini assume una dimensione che non Incontra mal Il problema merldlon11le•, salvo a dimenticare che. per lo stesso Bordlga, Il llbretto si !imitava ad • una esposizione generica ed elementare • del problema, • che lascla[va] da parte un esame partlcolare della situazione agraria Italiana, còmpito pili complesso a cui li Pc deve ampiamente dedicarsi • l6. Ma cosa vale da parte dl Salvadori questo prendere a crlterlo di marxismo o di realismo l'esame della questione meridionale? Questo pone • al centro della sua strategia • - per Il Pc d'I. - • il problema merldlonale? • SI poteva a questo punto fare una serie di domande. che certi Interventi, come quello dl Grlffone, che riaffermava In modo re• torico la perennità della questione merldlonale, hanno Impedito di porre. E per esempio: t) Cosa vale questo •dualismo• che Gramsci riscopre nella presenza di un Nord Industriale insieme ad un Mezzogiorno sottosviluppato? Sappiamo oramai abbastanza bene - e ne sono prova per ultiml gli scritti del Fanon - quanto questa tesi del .. dualismo • appartiene squisitamente al campo teorico non del marl!.lsmo. bensr del populismo. 21 Ouall sono pertanto I rapporti tra questa problematlca della questione me• rldlonale e la mancata analisi In Gramsci del capitale finanziario nonché del capitale tout court? E' Illuminante su questo punto la contrapposizione buffa tra H • buon • capltallsmo. • Il capitalismo normale (sic), regolare. produttore delle cose utili e necessarie alla vita .., e Il • cattivo • capitalismo. • il capitalismo degli affari bacati [ ...] che specula sulla bestlalltà nazlonallstlca ., anzi che • vende la sua patria alle colonie • (Chi deve pagare, su Ordine Nuovo, 20 marzo 1921). 3) Se è vero, secondo un articolo pubblicato su Stato Operaio, marzo 1928 Ima sl tratta di una esposizione svolta da Gramsci nell'agosto '26) che si tratta di impedire che, dopo la caduta del fascismo, il Mezzogiorno divenga • la base piU forte della coalizione di sinistra ., In che misura questa strategia, che, nonostante le apparenze, annuncia già la parola d'ordine della Costituente. questa strategia testimonia o meno dell'incapacità o della ri• nuncia a porsi I probleml della caduta del fascismo, del come, per interessarsi solo del dopo? In altri termini: In che misura la strategia Imperniata sulla questione meridionale rispecchia o meno l'incapacità 3d elaborare un programma di transizione o, se si vuole, rappresenta o meno la riformulazione gramsciana della • dottrina della inerzia del proletariato•? E' insomma abbastanza strano che confrontato alla dittatura del capitale finanziarlo ed lndustrlale, Gramsci sia sboccato non, per es.. su una Slorla della grande Industria come ha fatto Morandi, ma sulla Questione meridionale. 4) Mentre Infine lo scritto di Bordiga rispecchia ampiamente le Tesi di Lenin del Il Congresso sulla questione agraria, ci si potrebbe chiedere - ma non l'ha fatto Salvadori - che •il problema decisivo• sollevato dalla questione meridionale sia quello di • un'azione di conquista cultu• raie e morale • o ancora la lotta contro • l'opera di centralizzazione e unificazione del blocco agrario esercitata dal Croce e dal Fortunato •. cl si deve chiedere quanto vi sia ancora di .. lenlnismo • In questa sopr3vvalutazlone della parte dell'ldeologla e degli Intellettuali. Ma l'esaltazlone di questo • leninlsmo • ad usum Intellettuali è stato, come ho già detto, Il grande avvenimento del Convegno. Sarebbe stato senz'altro pili utl1e. sulla scia dell'Asor Rosa, additare nella Questione meri• dlonale la prim.::igrande e completa formulazione del nazional• populismo gramsciano. Dal primo giorno, quando si è paragonato Gramsci a Don Luigi Sturzo (ma era un complimento, fatto da un democristiano), all'ultimo. quando si è rivendicato (sempre da parte democristiana), chiedendo onche una edizione nazionale, il Gramsci di tutti, per non parlare di quell'oratore comunista che, commemorando Gramsci. ha citato senza nomlnarlo I• come disse qualcuno • l il Papa 83nedetto XV, Il Convegno si è dun• que sforzato di presentare un Gramsci ecumenico e postconclllatorio. E non era forse la cosa meno Interessante questo sovrapporre al Gramsci di Togllattl Il Gramsci diciamo di Glo- - 51

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