Perciò. forse. si è dunque tentato di ridurre il • leninismo • alla nota tesi sulla • guerra di posizione • e Il lenlnlsmo defi. nito non tanto d<1 Gramsci, quanto da Ragionieri il lenlnlsmo tout court. Riprendendo l'intprpretazione proposta da Togliatti, che vedendo nei Quaderni una • riflessione sui problemi del tempo •· vi mette al centro la distinzione tra • guerra manovrata • e • guerra di posizione • 16, Ragionieri si sforza infatti di idenUflcare con ciucsta concezione non solo il •leninismo• di Gramscl, ciò che si potrebbe forse accettare {con la conclusione che Gramsci avrebbe avuto poco a che fare col leninismo), ma anzi tenta di ridurre il • leninismo • a • guerra di posizione • e teoria delle alleanze, riducendo in questo modo il leninismo ad italo-marxismo. tn qualche pagina, troppo nota perché sia necessario citarla per intero, Gramsci tende dunque ad opporre, alla • guerra manovrata, applicata vittoriosamente in Oriente [cioè in Russia) nel ·17 •, una • guerra di posizione• che giudica esser stata • la sola possibile in Occidente • in un momento ben determinato: e questo va tanto piU sottolineato, In quanto il testo - scritto nel passato I• era•) - delinea non qualsiasi concezione generica della tattica operaia, ma un momento storico ben preciso. quello che - dalle prime direttive del 25 dicembre 1921 - è definito come periodo del Fronti unici. Al che si deve aggiungere che il • Fronte unico • non ha gran che a vedere col • Fronte popolare •. di cui non si sa bene quall rapporti abbia tanto con la concezione gramsciana del blocco storico quanto con l'attuale • via italiana • {o. se si vuole coi rapporti di amorosi sensi tra Pcf e Federazione della Sinistra). Comunque, non è inutile notare - e se ne trova abba, stanza imbarazzato Ragionieri - che • la contrapposizione Russia-Europa occidentale • era già stata • fissata da Bordiga •. Anzi, oltre l'accusa di • provincialismo. lanclata contro la sinistra 17 • si era soprattutto rimproverata a Bordlga • una certa diffidenza circa l'adattazione del bolscevismo. di un metodo cioè che si è formato sul terreno della rlvoluzione russa. al movimento rivoluzionario dei paesi occldentall ., per opporgli il • valore universale• della •tattica. bolscevica 11. Premesso dunque che la contrapposizione Oriente-Occidente era già presente In Bordiga, R8gionieri constata, riferendosi alla lettera già citata del 9 febbraio 1924. che Gramsci rifiutava codesta contrapposizione tanto nelle sue componenti soggettive {• la concezione politica del comunisti russi si è formata su un terreno internazionale e non su quello nazionale·) quanto nelle sue componenti oggettive (· nell'Europa centrale e occidentale lo sviluppo del capitalismo ha determinato non solo la formazione di larghl strati proletari, ma anche e perciò crea48 - to lo strato superiore, l'aristocrazia operala con i suoi annessi di burocrazia sindacale e di gruppi socialdemocratici•). E qul, salvo che accusare Gramsci di confusionismo o di essere poco informato, c'è da constatare. per plagiare una formula celebre. che vi è in Gramsci molto di Bordlga o In Bordiga molto di Gramsci. Sul primo punto. infatti. Bordiga non era meno convinto di Gramsci del valore universale della rivoluzione bolscevica: • Lenin significa Il contenuto internazionale, mondiale e addirittura occidentale della rivoluzione russa. 19. Anzi. si noterà che la conferenza Lenin nel cammino della rivoluzione, da cui è tolta questa citazione. è stata pronunziata appunto il 24 febbraio 1924. lo stesso giorno. cioè, in cui Gramsci scrisse la lettera citata. Ma una visione plU complessiva del come Bordiga contrapponeva • Occidente • ed •Oriente• cl è offerta da! suo intervento del 23 febbraio 1926 nella VI Sessione dell'Esecutivo Altar!Jalo dell'Internazionale Co, monista: • li partilo russo lottava in condizioni speciali. in un paese, cioè. dove l'autocrazia feuda!e non era ancora stata vinta dalla borghesia capitalistica. Ci occorre sapere come si fa ad attaccare uno Stato borghese democratico moderno che. da un lato. tiene i mezzi per corrompere e distogliere il proletariato. dall'altro. si difende sul terreno della lotta armata anche con maggiore efficacia di quanto abbia saputo farlo l'autocrazia zarista. 20. Testo che ci sembra importante, non solo in quanto testimonia che gli elementi oggettivi C• l'aristocrazia operala•) di cui parla Gramsci sono anche presenti In Bordlga, ma anche in quanto suggerisce certi avvicinamenti con la stessa formula di Gramsci nelle Note sul Machiavelli: • In oriente lo Stato era tutto. la società civlle era primordiale e gelatinosa: in occidente tra Stato e società civile c'era un giusto rapporto e nel tremolio dello Stato si scorgeva sUbito una robusta struttura della società civile •. Tema, questo ultimo. che è anche presente in Bordlgo. net suo considerare per es. - nello stesso intervento del 23 febbraio "26 - che Il fascismo realizza • la sintesi di due metodi difensivi della classe borghese •. che Il fascismo, insomma. esprime direttamente questa stessa struttura dell'occidente, questo • giusto rapporto • (come dice Gramsci) tra Stato e società civile: • [ ...] la composizione semiborghese del fascismo ne fa lo stesso agente diretto del capitalismo. Organizzazione di massa. egli cerca di realizzare In• sleme alla reazione violenta, che colplsce anzltutto gli avversari che osano attaccare l'apparato statale. la mobllltazlone delle ampie masse con metodi dl penetrazione soclaldemocratlcl. 2 1• Staremmo dunque cercando questa volta • ipotetici avvicinamenti • tra Gramsci e Bordlga? .. Ipotetici avvicinamenti • tra via Italiana e rivoluzione? - Certo. no, Si tratta solo, ol-
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