Rlpubblfchl8mo qui Il saggio di Robert Parls, già apparso sul n. 15/16 di Giovane critica, estsle ,967. Il numero snd(> subito essurlto e da allora Il saggio di Parls cl é stato richiesto molte volte. Con l'uscila (Gramsci e la cultura contemporanea, voi. I e Il, Roma, 1969) degll atti del Co~reuo di Cagflarl, cooilamo l'occasione per rlpU>· porlo a11·auenz/OM1 del nostri lettori, nel l,attempo pllJ che trlpl/ca, tisi; non cl sembra 1nl1ttl che d• allora Il discorso su Gramsci abbia fatto In seno alla • nuova slnl,tra • mo/ti passi Innanzi. Assclutamente deludente il Convegno lnternazlonale di Stu. di Gramsciani svoltosi a Cagllarl, nell'occaslone del trentennio della morte di Gramsci, I giorni 23-27 aprile 1967. Sentimento questo. va detto sUblto, che non rimanda solo a questa • sinistra • che. nolens volen1, non si è impegnata nelle discussioni. ma anche alla maggioranza del partecipanti e del pubblico nonché a quelle stesse forze che. tutt'attente ad egemonizzare la Interpretazione odierna di Gramsci. hanno fatto si che ogni intervento contestatorio potesse solo apparire, anticipatamente, come un segno d'acquiescenza o di compl!cltà, o, se si vuole. espressione dell'opposlzlone di Sua Maestà. Non c'era spazio, a livello teorico come politico, per un vero dibattito e dibattito non cl fu. Soli ad uscire di tono o quasi, gll Interventi della • destra •, dal llberall come G. Galasso o il tedesco I. Fetsche, ai soclaldemocraticl come S. F. Romano o G. Tamburrano (al quale si è. comunque, rlfluU1to Il piacere di aver avuto ragione trop!)O presto), per uon parlare del garaudyano francese J. Texler: tanto che Il Convegno si concluse - tramite la voce autorl1.- zata di una personalltà democristiana - come una grande manifestazione non già unitaria (come si poteva temere). ma propriamente ecumenica. Che non cl fosse posto per la sinistra, è stato dunque ovvio dall'inlzlo. Dall'apertura del Convegno fu Infatti d:ffuso Il :r quaderno di Critica marxista, Prll11I rivohalonarla • storici· Il Gramsci di tutti smo In Gramsci, che del dibattìto assegnava già i limiti: errore, questo, che, secondo taluni, lo stesso Togliatti non avrebbe mal commesso; ma ci si può anche chiedere se lo stesso Togliatti si sa•ebbe parimenti affrettato. come hanno fatto i suol eredi, a parlare di un grande partito del lavoro ed avrebbe cosi presto lasciato trasparire l'inelultablle socialdemocratizzazlone del Pci. • RIieggendo Gramsci • (lvi, pp. 3-45). Amendola, confortateo.e ci torna spesso, dsl1a convinzione togliattlana che Gramsci è • patrimonio di tutti, di tutti i Sardi. di tutti gli ltaflani, di tutti i lavoratori•. s'Impegna In una critica spietata dei • vati tentativi di Interpretazione del pensiero di Gramsci. che contrastano con quella fornita da Togliatti•: dalla lettura conslllare, libertaria o neo-sindacalista - ne La Città futura, ad es. - di quelli che si rifanno all'esperimento torinese del '19-20, della Rivista storica del socialismo, lettura di sinistra, bollata di neo-bordlghismo 1, nonché. fortunatamente si direbbe, alla lettura di destra, illustrata nella recente Introduzione di G. Berti all'Archivio Tasca negli Annali Feltrlnelll 1967. Non a caso fo,se l'intervento di Amendola Il 24 aprile, nella discussione della relazione di Ragionieri, è stato imperniato su un tentativo di giustificazione della svolta iniziata al VI Congresso dell'IC. che segnò. come si sa, la sconfitta definitiva della sinistra bolscevica ed Internazionale 2 • Ma. sia che questa sinistra non sia stata Invitata - e si è rilevata con una certa sorpresa l'assenza non solo di Asor Rosa, Tronti. Merli. Agazzl ma anche di studiosi meno Impegnali come Aldo Romano, - sia che i presenti nbbrano scelto, non senza successo, di !asciare che il Convegno ritrovasse Il suo luogo naturale. ossia scivolasse a destra. Il dibattito non ci fu, e pertanto non vi fu l'occasione di lanciare scomuniche e condanne. A questo punto, va notata pertanto una prima contraddl· zlone o, se si preferisce, un passo sbagliato. da parte dl gente che, com'era evidente. voleva assumere. una volta di plu, una posizione centrista. Questo stesso tema del centrismo. con la variante • populismo • proposta da Asor Rosa, si trova In- - 43
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