tura è legato a quello di unitò. e che pertanto non scambia le idee con la crescita oggettiva e la maturazione politica e organizz.:iliv::idel movimento operaio. 3. Nell~ concezione del legame organico (che come sape. te è un concetto gramsciano. che assumo con le spe• c1ficazloni che usciranno da questo discorso e che nhuto per la applicazione pratica che a un certo punto ha avuto) vorrei mettere in luce l.:i novità che vi era dentro e che superava l'eclettismo teorico del vecchio socialismo (nel quale coabitavano Lombroso e Mussolinl, tanto per fare un esempio limite) e cioè la indicazione della necessità della organizzazione di un fronte culturale che facesse unità nella teoria m.:rxlsta. la ripulisse dalle volgarità democratiche e piccolo-borghesi. dai velleitarismi che non mobilitano la classe e nello stesso tempo la facesse quindi strumento efficace di loua. Assistendo alla commemorazione del compagno Alicata tem. po fa. !"oratore (che era un comunista, ma evidentemente un comunista ancora crociano}, sosteneva appunto che Croce era stato il maggiore produttore e organizzatore df cultura che l'I. talia moderna avesse avuto. A mio avviso Croce ha battuto una cultura democratica di massa (anche se di un positivismo o di un marxismo positivistico volgari) e vi ha sostituito una cultura d'élitcs. di gruppi dirigenti conservatori e reazionari (anche se rlvoluzionareazlonari). Quando è andato oltre, nella direzione diciamo di una pohtica culturale di massa. è arrivato alla influenza sul professorame italiano. da quello universitario a quello medio, e si è fermato li. arrivandovi peraltro molto illanguidito e innaffiato da Gentile che invece una concezione di una politica di massa a livello culturale l'aveva. Il pili grande produttore e organizzatore di cultura dell'lta• lia laica contemporanea va Individuato prima nel Partito socia• lista che ha strappato le plebi e le masse popolari Italiane dalla subalternanza dei ceti medi facendole anche culturalmen• te proletariato e portandole attraverso l'organizzazione. le lot• te e la diffusione della. cultura • popolare • alla autonomia politica: e secondariamente (in senso temporale) il Partito co• munista che oltre a batter-:? il croclanesimo delle élites e lo evoluzionismo delle masse popolari dei ceti democratici, non ha lasciato queste masse politicamente e teoricamente disarmate e divise davanti all'avversario, ma attraverso l'elaborazlone di Gramsci e di Togliatti, di cui Alicata era appunto Il braccio ese• cutlvo. ha portato il marxismo oltre ad essere In grado di clmen• tarsi criticamente con le punte piU alte del pensiero borghese. a diventare politica culturale di massa, cioè ad omogeneizzare le 32 - varie componenti politiche e Ideali presenti nel movimento ope• raio italiano, dal cervello universitario al mllltante di base, attorno a una nuova concezione del potere. Oui devo solo accennare a queste due grandi politiche cui• turali di massa - che emblematicamente potremmo sintetlz• zare nella Criliea sociale. nella attività delle Edizioni Avanti! e della propaganda elementare socialista da una parte e nella opera cli Gramsci. nella collezione di Rinascita, nella atti• vità e produzione scientifica degli istituti e degli studiosi comunisti e nei • corsi quadri • dall'altra - senza potere accennare alle caratteristiche e ai limiti reciproci. limitandomi ad osservare come una concezione del potere che non sia setto• riale e subalterna. ma voglia porsi al centro di una generale svolta strategica deve pensare la teoria come politica e la politica come teoria, organizzando e unificando i fronti della lotta d1 classe. Se voi prendete in mano i discorsi di Togliatti dal ·44.45 (ad es. il rapporto al quadri dell'organizzazione comunista na. poletana dell'11 aprile 1944 e il discorso su Gramsci nel gior• nl della Uberazlone tenuto sempre a Napoli il 29 aprile 1945} vi sorprende come Togliatti di fronte ai terribili problemi del momento. di partito e nazlonall. non trascurasse di dare indl• cazioni e direttive anche al fronte di lotta teorica, al punto che in essi troviamo anticipati il programma di lavoro e la biografia intellettuale di una generazione: riprendere la crlti. ca di Cattaneo. Mazzini. Garib.ildi alle insufficienze della bor• ghesia liberale: riprendere la tradizione di lotta e di rinnova• mento nazionale del socialismo italiano: compiere nei confron• ti dell'idealismo italiano quella stessa opera di rinnovamento e rovesciamento che Marx•Engels compirono al loro tempo nei confronti delle formule hegeliane. In modo da fare della classe operaia e del marxismo gli eredi di quanto piU positivo e progressivo vi era stato nella nostra tradizione politica e cu1• turale nazionale. A questo lavoro - diceva - furono dedicati in gran parte gli studi incompiuti di Gramsci nel carcere: • ma questo lavoro sarà condotto a termine dalle nuove generazioni di in• tellettuall. dal giovani che avanzano net campo della cultura. che vedono davanti a sé aprirsi, sulla base di una triste e dura esperienza. un nuovo e grande orizzonte di ricerche e di lavoro•. Come vedete è già delineato il programma di lavoro del CantimorL Manacorda, Della Peruta, Ragionieri, Procacci ecc. e il programma di lavoro di riviste come Società e Movimento operalo ecc. Dicevo che Il braccio organizzativo di questa concezione della politica e del lavoro culturale di massa è stato Alleata. A mio avviso Alicata è stato una figura grande e allora molto
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