Utà di altre misure che avrebbero potuto Incoraggiare Il pro• gresso agricolo, ma che non furono mal Introdotte. L'Idea di un potente settore di stato e collettivlstlco. che sarebbe staio di portata llmltata ma ben organizzato, avrebbe potuto giocare una parte di grandissima importanza. Né si può dire che I Solscevlchl fossero Incapaci di concepire una tale Idea prfma del 1928. E tuttora Il fatto rimane che solo nel 1929 questa •scoperta• venne fatta, e un'azione energica fu Intrapresa per costruire questo settore. Come fu fatto, In quall condizioni e con quali risultati, è ben noto. Avendo fallito nel perseguire una politlca ragionevole. il regime si trovò lan• clato Indietro verso la disastrosa alternativa di una collettl• vlzzazlone di massa. d. Prima del 1928. e per un certo periodo dopo questa data, c'era una quantità di elementi nella struttura sociale della vita del vlllagglo che avrebbero potuto essere di grandissima Importanza come punto di panenza .di promettenti sviluppi nel campo collettivistico e cooperativo. L'Istituzione dello stesso mir avrebbe potuto essere usata per formare una delle molte venanti dell'associazione dei produttori, come era stato suggerito dal Gosplan nel 1929. Ma questa strada fu dap• prima trascurata e infine lasciata Inesplorata. C'erano abbondanti esempi nelle campagne di spontanei movimenti cooperativi, in partlcolare le • semplici associazioni di produttori •. Non possiamo discuterle a lungo nel presente contesto. ma esse erano in effetti spontanee, non dovendo nulla all'lnlzlativa o al sostegno delle autorità. In moltissimi casi neppure facevano parte del movimento ufficiale cooperativo (lo stesso era vero della gran parte del kolkhoz) ed erano, perciò. descrltts come • selvagge • o fuori regola. Ma poteva non esser cosr. e. Il modo In cui le autorità trattarono Il movimento cooperativo. e prima e dopo la • crisi del grano •, lasciava molto a desiderare. Dietro le cifre che registravano I rlsultati quan• tifativi, si potrebbe discernere un movimento soffocato nella stretta della burocrazia che non lasciava alla massa del con• tadlnl campo d'azione per un'Iniziativa genuina e per un'edu• cazlone costruttiva. Il sogno di Lenin sulla cooperazione non era In alcun modo utopistico. In pili. la • dominazione kulak • del movimento cooperativo non era né reale né lnevl• tablle come si credé nella successiva Interpretazione ufficiale. Il Partito non aveva mal dispiegato forze apprezzabili ln questo settore. ni In termini di quantità né In termini di qualità, né aveva dedicato molti pensieri al problema. Ecco perché 11 futuro processo di collettivizzazione, per quanto possa sembrare curioso e peiradossale. fu In effetti realizzato sulle rovine del movimento cooperativo. f. Sino alta fine del 1929, Il movimento dei kolkhoz consisté per la maggior parte di tozi, una non altisslmamentc collettivizzata forma di organizzazione che lnconlrava chiaramente il favore del contadini. e anche della maggioranza de• gli attivisli del Partito che si occup,:ivano di questo problema. Le direttive tendenti all'abolizione di queste organizzazioni e l'Imposizione clell'artel; il fatto di aver reso una sin• gola forma di organinazione obbligatoria in un paese che ave• va un Intero rango di strutture siffatte: il fatto che nessuna opportunità fu consentita di sperimentare altri possibili tipi di organiuazlone - tutti questi fatti costituiscono la somma di una politica che è lmpossiblle approvare con U sigillo della inevitabilità. Non abbiamo esitazione alcuna nel suggerire che questi furono errori fatali. 3. Quali possano essere state le circostanze che condussero il gruppo staliniano a Interpretare la • crisi del grano • come un segno che la Nep 6ra condannata, e che lo poneva sulla strada delta collettlvlzzazione di massa. tutte le sue de• clslonl e valutazioni sono aperte alla critica e alla discussione. a. Si può ammettere che la • crisi del grano • nell'inverno del 1928 richiedesse una serie di misure amministrative. sebbene questo punto di vista fosse in effetti contestato a quel tempo da certi esperti del Partito. come dall'opposizione di Destra. Ciò che è aperto alla discussione è il far esclusivo affidamento sulle misure coercitive che di conseguenza di• vennero sempre plU vrolente e aggravarono ulteriormente le difficoltà esistenti. Se una certa pressione andava esercitata. essa avrebbe potuto essere accompagnata dalle misure socla11 ed economiche proposte dalla (futura) ala destra. Un po' di Importazione di grano. un aumento dei prezzi dei viveri da raccogliere, importazione di beni manifattur3tl - tutto ciò avrebbe potuto aiutare ad alleviare la natura e l'estensione della crisi e con1ribulto a mfgllorare le relazioni con I contadini. Ma queste misure venivano respinte. o ancor peggio, venivano dapprima respinte e poi adottate (In parte) plU tardi, in effetti troppo tardi. b. La decisione di collettivizzare Il maggior numero possibile di contadini. e di togliere I possedimenti al contadini benestanti e deportarli. presa verso la fine del 1929, e che certi osservatori accett:mo come inevltablle. è egualmente aperta alla discussione. almeno per quanto riguarda la sua por• tata e cadenza. E' vero che In quel momento. a causa dei fai• limentl del passato. alcuni del quali già da noi menzionati, c'erano forti Indicazioni che il gruppo dirigente si sentisse costretto a prendere misure eccezionali e molto pericolose. Ma è significativo che un certo numero di studiosi sovietici al glor• no d'oggi esprimono dubbi non solo sulla velocità e la natura eccessivamente amministrativa della collettlvizzazlone, ma an• che circa la cadenza delle misure di dekulakizzazlone lntrapre• -23
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