sere gettate nella collettlvizzazlone. Tenendo presente ciò che sappiamo sui metodi adoperati durante la campagna per la raccolta del viveri, l'ordlne non è privo di significato, In effetti, da questo momento In poi la stampa doveva essere piena di denunce di kulak e di appelli alla collettlvlzzazlone di massa. L'Incitamento ai metodi vlolentl era 3ppena dlssimulato, sebbe• ne nessuna Indicazione definita venisse data circa la natura o !'estensione di questi metodi. o del come dovessero essere applicati. Il che non era casuale. Il gruppo dirigente non 3veva optato per le riforme ma per la rivoluzione. Il 7 novembre Stalln pubblicò Il suo famoso articolo sulla Grande svolta, nel quale quasi ogni elemento della sua valuta• zlone delle situazione era scorretto. In particolare, egli affermava che , I contadini medi hanno optato per I kolkhoz •, il che secondo le odierne fonti sovietiche, non era assolutamente il caso. Secondo queste stesse fonti, Stalin era ansioso di Indurre la sopravveniente riunione del Comitato Centrale (la rlu• nlone di novembre) ad adottare le decisioni da lui volute col presentare al membri del Comitato Centrale un'immagine del• la realtà colorata secondo I suoi propri obiettivi. La riunione del novembre si svolse in conseguenza. sebbe• ne con certe riserve attestate dalle fonti odierne. Il plenum adottò un plano Irrealistico per la crescita industriale, richiese un plU rapido tasso di collettivizzazione. con un movimento verso , kolkhoz. sovkhoz composti • - organizzazioni mitiche che mal esistettero di fatto. A questa riunione fu deciso di mettere in piedi un nuovo commissariato per l'agricoltura di tutta l'Unione sovietica, di costruire due nuove fabbriche di trattori e altre due di mietitrici. ecc. Molotov. che presentò Il rapporto principale sul problema della co11ettivlzzazlone, suggeri le • dekuleklzzazlone • senza dire espllcltamente cosi (e In effetti, cl furono Istanze di confuse misure antl-kulak In un certo numero di luoghi poco dopo); parlò In modo spregiativo del plani qulnquennall per l'agrl• coltura, per il fatto che secondo lui • erano I futuri mesi, settimane e giorni che contavano •· Disse che tra non molto non solo gli okrugs ma l'Intera repubblica sarebbe stata completa• mente collettlvlzzata, e che Il tempo cui lui pensava perché una tale Impresa si realizzasse era esattamente di S mesi. Il gruppo dirigente era molto riluttante a Imporre termini o !Imitazioni alle attività del funzionari. Alcuni membri del Comitato Centrale Insistettero perché una commissione fosse mes. sa In piedi dentro li Comitato Centrale a dirigere la collettlvlzzazlone e a vedere che l'intera operazione, In particolare Il processo di dekulaklzzazlone. fo11e svolta In maniera ordl· nata. Poniamo solo supporre re ragioni per cui Il Politburo lmplevt, tre settimane • mettere In piedi questa comml11lone, che fu costituita dal plU sperlmen1at1 rappresentanti delle autorità dell'oblast e da speclalistt dei dipartimenti centrali. Due settimane plU t3rcli la commissione partorl un abbozzo di rlsoluzione e un dettagliato pieno di azione. ma Stalin alterò le sue proposte col dar loro maggiore urgenza e portata piu grande, la sua principale preoccupazione essendo evidentemente quElla di dare la minima scusa possibile a un indugio. e di dare Il piU possibile briglia sciolta a un'azione disinibita. li sottocomitato responsabile dell'abbozzo di proposta sulla dekulaklzzazione fu addirittura destituito P. sostituito da un altro nel gennaio 1930. Senza aspettare le sue conclusioni, il 27 dicembre Stalln diede pubblicamente luce verde alla • liquida. zione del kulaks come elesse •, senza avanzare In quel momento nessun suggerimento o direzione circa la maniera in cui questa terrlblle operazione doveva essere realizzata. Qualche settimana prima. in occasione del suo crnquante• simo compleanno, Stalin era stato salutato. per la prima volta, come il piU grande marxist9-leninista e Il piU grande stratega JI ogni tempo, ecc. D'ora In poi. egli fu il leader infallibl1e, l'oggetto di un culto. C'era una scelta? Lo storico è spesso perplesso quando deve far fronte a questa domanda: c'era un'altra soluzione? E tuttora non si trai• ta di una domanda che può essere elusa facilmente a meno che non si sia convinti che In effetti nessuna alternativa esisteva. Ouanto al problema della pres'l!nte discussione le argomentazioni seguenti suggeriscono un certo numero di risposte: la collettivizzazlone coercitiva fu lanciata sotto la pressione di una crisi che minacciava non soltanto la spinta del paese all'lndustriallzzazlone mo la stabili1à stessa del regime. Possono esserci riserve circa la verità di questa asserzione, ma rimane il fatto che tale la situazione appariva al leaders effettivi del Partito a quel tempo. E' vero che le debolezze Inerenti alla struttura dell'agri• coltura avevano un effetto dirompente sull'economia nazionale. che minacciavano di ridurre il paese alla fame e servivano da base a elementi sociali avversi. ecc. Ma è Indubbiamente vero che a essere Imputata di questa crisi non era esclusivamente l'agrlcoltura. 1. La misura dell'lndustrlallzzazlone che stava già procedendo a quel tempo costituiva un fardello enorme, la cui dl· menslone era ampiamente Il rlsultato del tasso eccessivo di lndu,trlallzzazlone. Ma un particolare tasso o velocità di ere- - 21
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