tori e allivisti di ogni tipo. I comunisti rurali, sotto la minaccia di misure disciplinari per la prima voltJ. furono incaricati di unirsi ai kolkhoz allo scopo di costituire un esempio. Al Kolkhoztsentr furono accordati ampi poteri ed esso CO· minciò a mettere in piedi la sua rete, mentre un'altra orga• nlzzazione. il Traktorsentr, fu messa in piedi ad amministrare lo Mts e a creare un grandissimo numero di queste stazioni Il piU rapidamente possibile. Per I.i prima volta, i sindacali si trovarono a far fronte a una domanda imperativa di assistenza nella collettivizzazione dei villaggi, compito inabituale per il quale non erano assoluta• mente attrezzati. Infatti, In questo periodo a quasi tutte le organizzazioni dello stato e del Partilo era richiesto di collettivizzare e di dirigere Il processo di collettivizzazione. Nella sua fretta febbrile. il Politburo delegò responsabilità a tante orga nizzazioni da esserci rapldamer.te un vero e proprio garbuglio amministréltivo, i cui risultati furono dannosi all'estremo. In aggiunta, il Partito e i servizi specializzati passarono quell'anno a preparare, con un grado di energia e di efficienza raramente incontrato in altri campi. la campagna per la raccolta di viveri, che in effetti doveva riscuotere maggiori successi di quanto mai fosse awenuto prima a causa dell'estensione ineguagliata delle risorse mobilitate a questo scopo. Una volta che il compito del1a raccolta di viveri fu assolto, le forze enormi che erano staIe concentrate nelle campagne fu rono ridispiegate e incaricate di dedicarsi a1 compito della collettivizzazione. Dopo la raccolta dei viveri. il grosso di queste forze era disponibile soprattutto dal gennaio 1930. Il vero processo di organiuazione dei kolkhoz cominciò adesso a svi• lupparsl In una quantità di maniere interessanti. C'era un progresso evidente. Il Kolkhoztsentr decise dl raddoppiare (tra giugno e ottobre) l'area occupata dai - kolkhoz giganti. e duranle questo periodo il movimento dei kolkhoz nel suo complesso fu raddoppiato, aumentando dal 3,9% al 7,6% di possedimenti collettivizzati. In questa fase il movimento consisté soprattutto di poveri contadini che erano stati influenzati dalla propaganda e attratti dalle promesse del tutto irrealistiche scio• rinate loro e C:3ll'aiuto statale che veniva incanalato attraverso Il settore del kolkhoz. Owesto avrebbe dovuto essere consoli• dato prima che un'ulteriore avanzata fosse tentata, ma 11suo effetto fu piuttosto di incoraggiare il gruppo dirigente ad ac• celerare la camp:1gna e a esercitare una pressione anche piU grande. Nelle sue fasi iniziali questo movimento. sebbene non spontaneo a p.:irlar strettamente, non fu clò nondimeno il risultato di una coercizione. sebbene alcuni elementi di pressione amministrativa fossero stati in evidenza già dall'lnlzio del 1928. Secondo alcune recenti dichiarazioni di fonte sovietica, la coerci20 - zione cominciò a giocare una parte crescente a partire dal prl• mo autunno del 1929, e si potrebbe aggiungere che, con l'inizio dell'Inverno, era divenuta il principale mezzo del regime. Con vari metodi il Politburo incoraggiò le locali organizzazioni del Partito ad andare a fondo e a battere tuttl i record nella spinta alla collettivizzazione. Durante restate. nelle regioni produttrici di grano cominciarono ad apparire ralony [distretti N. d. T.J con una percentuale dal 10 al 19% di famlglle collettivizzate (con, già allora, una certa pressione amministrativa la cui entità è difficile da determinare). Ciò apparve suggerire una soluzione che li Centro avrebbe adottato sempre piU. Il termine raion (o okrug) sploshnol kollektivizatisii venne allora In uso, e I funzionari locali del Partito, essendo stata fatta loro premura di promuovere la collettivluazione come campagna statale, con tutte le caratteristiche abitualmente associate a una campagna siffatta - pressione dall'alto per mostrare rlsultati. rivalità tra le varie regioni del paese, e prospettive di promozione o di retrocessione per I singoli coinvolti nella cosa - cominciarono a cercare di superarsi l'un l'altro. Per decisìone di alcunl funzionari locali di Partito pili zelanti degli altri. certe aree si autoproclamavano In un battibaleno sploshnaya, il che significava che si proponevano di rag• giungere una cifra del 50% e pili di famiglie collettivizzate in uno spazio minimo di tempo. Tali decisioni non erano basate su un apprezzamento della buona disposizione della gente e della sua volontà di unirsi ai kolkhoz, ma sulla determinazione delta organizzazione de1 Partito ad assicurare la vittoria. E cosi la pressione sul contadini cresceva, mentre il Centro veniva inon• dato di rapporti che gll fornivano le notizie che esso pili voleva ascoltare. Il Politburo era ben consapevole del metodi usati ma tenne In maggior conto I risultati. Incoraggiato da questi, e motivato da altre considerazioni che abbiamo glà sottolineato. Il Centro lanclò uno sforzo estremo, al quale nessun limite fu posto, e che richiedeva semplicemente I massimi risultati. Andrebbe notato che la caduta In cifre del bestiame stava diventando sempre pili ovvia ed era guardata come uno sviluppo estremamente -pericoloso. La soluzlone arrivò e fu ancora una volta la stessa - pili collettlvlzzazlone, piU greggi collettivi nel kolkhoz -. I risultati di questa politica sono fin troppo noti. Le decisioni piU specifiche sulla • grande svolta • nella collettivizzazione sembrano essere state prese dal Polltburo nel mese di ottobre, sebbene revidenza di questa supposizione è ancora Incompleta. In ogni caso, poco tempo prima tali decisioni non esistevano. Verso 1,afine di ottobre, la Pravda pose infine Il problema in termini lnequlvocl: tutte le forze che erano ammassate per la campagna relativa alla rnccolta del viveri, disse. devono es,
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