della Sinistra. Molotov da parte sua aveva giurato che la Nep avrebbe contli,uato ad esistere. finché sarebbero esistite le fattorie a conduzione privata. Ma In questo caso una certa ambiguità era opp<1rentecirca la definizione della Nep. la differenza tra Stalin e Molotov da una parte e Rykov e Kalinln dall'altra, emergevano particolarmente chiare nel problema del kulaks. Stalin e Molotov erano distintamente plU ostili verso questo partlcolare strato soclale, e addirittura par• lavano In termini di • liquidazione •. Questa era la base delle dicerle che clrcolevano tra I funzionari di piU alto grado circa l'Imminente dissoluzione della Nep. Ma Indubbiamente _nessuno del leaders In questa fase vedeva cosi lontano. Durante questo Congresso li tema della • collettlvlzzazlone • lnnegabilemente figurava molto piU seriamente di quanto fosse stato prima li caso. All'ultimo minuto un'affermazione che non figurava nel progetto lnizlale preparato dal Comitato Centrale fu addirittura aggiunta alle risoluzionl (prima della conciuslone del Congresso) circa • l'essere la collettivizzazione d'ora innanzi Il maggior compito del Partito nelle campagne •· Una tale dichiarazione non fu fatta da nessuno di coloro che presero la parola al Congresso. Ma quali che fossero i motivi celati dietro l'Inserimento di questa clausola nelle risoluzioni, nessuna delle correnti in evidenza a quel tempo diede l'Impressione d1 aspettare qualcosa d'altro di un processo gra• duale. basato principalmente sulla capacità dello Stato di fornire adeguati mezzi tecnici. la piU risoluta. la plU radicate nota suonata da Stalin e Molotov sull'argomento delle cotlettivlzzazione era In pratica l'espressione di un obiettivo moderato quale quel• lo di rafforure Il peso speelflco degli elementi collettivlstlcl nelle campagne, ma niente plU che questo. Fu Rykov, nel suo discorso di chiusura, a sottolineare le nuove prospettive per lo sviluppo socialista nel paese quali riflettute nelle rlsoluzlonl, e fu Molotov a dichiarare • Nien• te fantasie! • In questo contesto. In ogni caso, In que• sta particolare fase nessuna delle due correnti si occupò di altro che di obiettivi generali. Oltre Il desiderio di un cambiamento di polltica, ancora non c'erano programmi concreti. Per quanto riguarda l'agricoltura, poche decisioni pratiche furono prese. Quelle che venivano prese si riferivano princlpalmente alla messa a punto del • Soyuz soyuzov • per l'ammlnlstrazione della cooperazione rurale e del dipartimento agricolo del Comitato Centrale Ce a un llvello plU basso della piramide del Partito). Quanto alla globale politlca economica e sociale, poche de<:lsionl pratiche a breve termine furono prese. Come sappiamo, il piano qulnquennale doveva essere adottato non plu di un anno e mezzo ph.i tardi. Le gran parte del delegati non sembrava neppure pensare che qualcosa di nuovo era venuta fuori da questo Congresso. Ma fra I membri del gruppo dirl• gente, d'altra parie, c'era la convinzione diffusa che una svolta era stata compiuta, sebbene nessuno tuttora sapesse la via che stava davanti. li ruolo della • crisi del grano• La crisi della raccolta di viveri prese Il Partito alla sprovvista. Ancora nell'ottobre 1927. Stalin aveva pubblicamente 85· slcurato Il paese che la politlca sinora perseguita aveva riscosso successi e che tutto andava bene. In particolare, egli dichiarò che le relazioni con I contadini erano eccellenti. Questo non poteva essere stato un semplice caso di traviante • ottimismo ufficiale •. perché una affermazione talmente ma• laccorta non sarebbe stata fatta se Stalin avesse previsto ciò che egll avrebbe succintamente descritto come lo • sciopero del contadini •· Quando le consegne raggiunsero un livello pericolosamente basso e l'atteggiamento dei muzhik minacciò di causare la penuria nelle città, il Politburo capeggiato da Stalln. decise di far ricorso alle misure di emergenza. Di fronte a una qualsiasi minaccia le reazioni del gruppo dirigente erano automaticamente condizionate dalla sua esperienza nella guerra civile. Ciò che accadde in effetti fu la mobililazlone delle risorse del Parti• to, l'invio di plenipotenziari con poteri di emergenza e di brl• gate di lavoratori, la repressione e la purga di autorità che erano state ritenute essere o Inefficienti o recalcltrentl, la messa a punto di troiki per organizzare la raccolta del grano, ecc. l 0operazione fu di carattere mllitere. come era stato il caso durante la guerra civile. Parimenti la • linea di classe • fu della stessa Ispirazione: al contadlnl poveri fu promesso Il 25% del grano confiscato con Il loro aiuto al contadini bene• stanti. La clausola 107 del Codice Penale introdotta nel 1926, concernente gli speculatori, fu Invocata contro I contadini che nascondevano il grano. Comunque. a dispetto • dell'attegglamento di classe • e delle accuse rivolte al kulak e al contadini benestanti (In questa fase poco rillevo fu dato alle differenze che potevano esistere tra le due categorie) - Stalin ufficialmente spiegò gli eventi come • uno sciopero del kulak • - la radice reale del problema stava altrove. Stalin lo sapeva e lo disse. In un altro contesto; anche Mlkoyan fece una dichiarazione di que· sto tenore nell'organo del Partito: la maggior parte del grano che doveva essere trovato non era nelle mani dei kuleks. ma piuttosto In quelle del serednyakl, I contadini medi, e loro non avevano incentivo a vendere finché non c'era nulla da acqul• -11
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==