giovane critica - n. 20 - primavera 1969

I pili capaci fino alla Istituzione del borsista nei tre anni sue• cessivi alla laurea, dando vita ad una serie di organismi fun• zionali a quella selezione che prima trovava solo nel voto il proprio strumento indiscriminato. In sostanza il dipartimenlo trasforma in rapporto istituzio• nalizzato r,m1v1tà dello studente ricercatore. dando cosi alla ricerca il riconoscimento d1 cui in una società capitalistica, funzionalmente alla dinam,c.1 del suo sviluppo. essa ha bisogno: il riconoscimento cioè dell'autonomia, in tanto tale in quanto autonoma. owero esclusa. dalle scelte politiche dì gestione che ne fissano il campo d, esercizio. lnf,ne affmché il 111010 di studio venga riconosciuto so· dalmcnte, cioè sia socialmente utile. entrano a far parte del governo dell'università comm,ssioni di esperti che, in rapporto con l'industria privata o con le indicazioni previsionali del pia• no cd i suoi organi centrat1zzeti e decentrati attraverso pare• ri e finanziamenti diretti, concorrono a programmare per gli studenti le priorità di lnves11mento in determinali campi di ri• cerca. Mentre si tenta, dunque, di affrontare il problema dello • sbocco professionale • degli studenti in termini di riqualifica• zione del corso di laurea. per evitare che una formazione generica si risolva. per le d1fficolt!t di inserimento, in pressione sociale. si accentua il c:irattere di subordinazione della ricerca e della formazione degli studenti alle contraddittorie esigenze dello sviluppo cap1lalistico. In conclusione se queste sono le misure attraverso cui si prospe11a la riorganizzazione del servizio dell'Istruzione a partire dall'università. la parzialità di queste. e la continuità delle strutture accademiche e dì potere manifestano il permanere. nella proposta di riforma del governo, di un complesso di contraddizioni dovute all'impossibilità. stanle l'attuale contraddittorio livello di generalizzazione della ristrutturazione ca• pilalistica e. conseguentemente. di contrattazione politica. di pervenire a scelte politiche che definiscano nel complesso e in modo compiuto il programma di riorganizzazione dell'uni• versttà. Pci, M. S. e Riforma Di fronte all'iniziativa politica governativa cd al rapporto da questa stabilito tra azione di riforma e .. resa dei conii • con il M. S.. il Pci verifica l'esaurirsi dell'utilità-necessità del rapporto di autonomia stabilito con Il M. S. (quale unica forma di mediazione polilica su cui prevedere un recupero delle lot• te di un settore di movimento dalla cui direzione era stato estromesso assieme al resto delle • forze politiche •l di fron• te alla necessità, ormai non pili rinviabile, di recuperare un 96 - proprio livello di contrattazione politica come • presenza comu• nista,. nel matur:ue delle scelte politiche complessive, ovvero come ricerca d, un'egemonia strategica che unificasse lo schie• romento di classe attorno 3lle propria politica di opposizione. Al di là della corrispondenza tra questa • svolta • nella linea del Pci e l'evidente palesursi degli • spazi vuoti • di linea e di capacità di mobilitazione del movimento studentesco, in• tercsso non tanto sottolin~are il doto della ripresa d1 iniziativa del Pci (che. se è indubbiamente dato da meditare per il M. S.. non può comunque essere assunto né mistificato come liquidazione storica dell'esperienza del M. S.). quanto coglie• re come tale ripresa assuma il campo della riforma democratica del servizio capitalistico dell'istruzione, proponendo obiettivi interni di riorganizzazione (lotta alle •baronie•, istituzione e funzionamento dei dipartimenti, docente unico, • full• time•. presalario generalizzato. democratizzazione delle strul• ture e partecipazione studentesca) che non mellono in discussione la fun1ionalità tra riforma dell'università e sviluppo ca• pitalistico. non riuscendo a cogliere come la .. natura di classe • del servizio sociale della Istruzione risieda proprio in questa sua funzionalità. Su questa base la polemica che Il Pci avvia con Il M. S.. lungi dall'affrontare te unilateralità manife• state d31 movimento nella gestione di quella contestazione della subordinazione dell'università alle leggi dell'accumulazione capitalistica, si risolve n~lla rilevazione, assunta a causa. delle " lmpasses • del movimento stesso e ne11a riproposizione di una strategia di riforma che aveva precedentemente fatto fallimento. In parllcolare l'alternativa che detta strategia propone alla mancata individuazione, da parte del M. S., del rappor• to tra crescita di potere rivoluzionario ed acutizzazione delle contraddizioni capitalistiche della società. in quanto assume il campo plMamente capitalistico della democrazia politica come ambito della risoluzione delle istanze dl potere del movimento. sì risolve in contrattazione politica che vanifica le istanze di potere del movimento in velleitaria rappresentanza In quanto nella battaglia parlamentare il partito diviene veicolo della riduzione di quelle Istanze a momento della mediazione politico complessiva in cui l'interesse generale si definisce come volontà della maggioranza {o esecutivo). dalla quale la rappresentanza politica. da parte del piirtlto. delle istanze del movimento è esclusa In quanto • minoranza •, ma è vissuta in quanto concorso alla sua definizione (questo è il dilemma dell'opposizione costituzionale). Infine la strategia di riforma del Pci non dà risposta a quanto. nell'esperienza pratica del M. S. e nel quadri che tale esperienza hanno compiuto, è istanza di generalizzazione per una alternativa rivoluzlonarla complessiva, entro cui ritrovare il nesso tra distruzione della funzionalità dell'università e del-

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