scltata da questa rivoluzione In tutto il mondo • (cit. In Brupba• cher, Marx und Bak:unln, pp. 114·115) Le Idee rlvoluzlonarle del comunardi parigini provengono In parte dal programma federalistico di Bakunin e di Proudhon, in parte dal patrimonio teorico del giacobini rivoluzionari sopravvissuto come blanquismo, ma solo in minima parte dal mand• smo stesso. F. Engels ha detto venti anni piU tardi che i blan• qulstl che avevano costituito la maggioranza nella Comune pa. rigina sarebb~ro stati cos1retti dalla forza dei fatti a proclama• re Invece del proprio programma di una • rigida concen1razione dittatoriale di ogni potere nelle mani del nuovo governo rivoluzionario ,. proprio l'opposto, cioè la libera federazione di tutte le Comuni francesi con quella p3rigina. la stessa e identi• ca contraddizione si pone fra la teoria politica sostenuta da Marx e Engels e Il loro oramai incondizionato riconoscimento della Comune come la • forma polltica finalmente scoperta • del governo della classe operala. Lenin sbaglia quando nel 1917, nel suo Stato e rivoluzione, presenta l'evoluzione della teoria dello Stato marxiana come se Marx avesse concretizzato la formulazione astratta del compito politico del proletariato rivo• luzlonario nel periodi di transizione da lui espressa nel Manifesto del '47/48 già, nel 1852. nel senso che 11proletariato vit• torioso dovrebbe • distruggere • e • abbattere • il potere stata• te borghese finora esistito. Contro questa tesi lenlniana parla già la testimonianza stessa di Marx e di Engels i quali hanno dichiarato che sono state proprio le esperienze della Comune parigina del '71 a fornire la prova schiacciante. che adesso • la classe operala non può semplicemente Impossessarsi della macchina statale bell'e pronta e metterla In moto per I propri fl. nl •· Lenin stesso ha reso evidente la lacuna logica lnsita nella sua esposizione dell'evoluzione della teoria dello Stato rivo, luzlonaria marxista In questo punto, In quanto egli nella sua citazione del relatlvl enunciati di Marx ed Engels. per il resto cosi esatta dal punto di vista storico e fllologlco. ha saltato a pie' pari un periodo di venti anni. Egli passa dal Diciotto brumaio di Luigi Bonaparte (1852) senza mediazione alla Guerra civile In Francia (1871) trascurando fra l'altro Il fatto che Marx ancora nell'Indirizzo Inaugurale alla 1• Internazionale nel 1864 aveva riassunto l'Intero • programma politico • della clas• se operala In questa unica fr~se lapldaria: • Conquistare il potere politico. questo è dunque ora Il grande compito della classe operala •· Ma anche nel periodo successivo al 1871, quando Mane, in base alle esperienze della Comune di Parigi, era convinto In maniera molto plU decisiva e univoca di prima della necessità lneluttablle di abbattere la macchina dello Stato borghese e di erigere la dittatura di classe proletaria, egll rimane ben lontano dal propagandare come forma politica di questa ditta• tura proletaria un regime del tipo della Comune rivoluzionaria di Parigi. Solo in quel preciso momento storico. 0111ndonel suo Indirizzo del Consiglio generale dell'Associazione operzia inter• nazionale sulla Guerra civile in Francia scritto con appassiona• ta partecipazione. ha fatto sua. a nome di qucst.1 prima organizzazione internazionale dei proletariato rivoluzionario. snnza riserve e senza condizioni. 1a causa dei combattenti e vittime eroiche della Comune contro la reazione trionfante. egli ha ap• parentemente preso questa posizione. Egli ha. per rispetto della natura rivoluzionaria della Comune di Parigi. ~oppresso la critica che avrebbe dovuto esercitare. dal suo punto di vista teorico, sulla forma specifica della sua manifestazione storica. Se è addirittura andato oltre di un passo esaltando la forma politica della costituzione comunale rivoluzionaria direttamente come la • forma finalmente scoperta • della dittatura prc1eta• ria ciò non si spiega soltanto con la ovvia solidarietà con gll operai rivoluzionari di Parigi: ma a questo giudizio era determinato Inoltre da un particolare obiettivo secondario. Cosi bisogna considerare quAsto strano scritto. se si vuol comprendere il suo vero significato e la sua portata, non solo come un documento storico classico, un canto epico e un lamento funebre. bensl Jnche come un • libello di parte • di Marx contro I suoi nemici principali nelle lotte esasperate che erano allora già scoppiate e che poco dopo dovevano portare al tramondo della 1a Internazionale. Questo obiettivo secondario di parte ha impedito a Marx cli dare una vs!u1azione storicamente esatta e completa in questo suo scritto di quel complessivo movimento rivoluzionario del proletariato francese che s·era iniziato con le rivolte delle Comuni di Lione e di Marsiglia del 1870 e che aveva raggiunto il suo culmine nella rivolta della Comu• ne di Parigi del 1871. Esso lo ha anche costretlo a esporre la costituzione comunale rivoluzionarla salutata come la • forma polltlca finalmente scoperta - della dittatura di classe proleta• ria, contrariamente alla sua vera essenza. come un governo centralistico. Già lo stesso Marx, Engels e anccr piU Lenin negano che la Comune parigina abbia avuto un carattere essenzialmente fe· derallstico. Se Marx non può fare a meno di esporre nella sua breve descrizione dell'abbozzo della costituzione comunale per tutta la Francia, elaborato dalla Comune di Parigi, anche i tratti Inconfondibilmente federalistici di questa costituzione. egli sottolinea comunque con una certa insistenza il fatto (natu• ralmente neppure negato anche da tanti federalisti come Prou• dhon e Bakunin) che questa costituzione comunale non doveva • infrangere l'unità della nazione, bensi permettere d'organizzarla•· Egll mette In risalto le • poche ma Importanti funzioni • conservate anche In questa costituzione comunale a un • governo centrale •· Egli afferma che queste funzioni • non dove• - 79
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