riuscito a esprimere fuori dal terreno .. classico ■ una serie di Istanze Insolitamente originali sorte autonomamente dal terreno rivoluzionario del primo dopoguerra. nel momento in cui I con· trasti tra teoria marxista e pratica rivoluzionaria diventarono plU stridenti. Marxismo e filosofia e il Karl Marx appartengono tanto al marxismo critico quanto alla storia dell'opposizione alla lii lnternazlonale. L'ignoranza della sua attività pratica e della letteratura politica, può deviare la prospettiva (e in effetti se non la deforma, certo la proietta su uno sfondo piU arca• no) di queste c!ue ricostruzioni teoriche - cosi voleva inten• c!erle - del rapporto del marxismo con i problemi posti all'ordine del giorno del movimento operaio. Le testimonianze, le notizie e i testi politici di Korsch si sono accresciuti: dagli utili saggi di P. Mattick (Karl Korsch, His contribution to revolutionary Marxism, in Controversy voi. I. n. 1, 1963) e di E. Gerlach (Karl Korsch und der Marxismus, in Neue Kritik n. 18. 1963) a quelli di G. Bahne. W. Rasch. R. Pa· rls, L. Amodio, G. Backhaus. La precedente raccolta di testi politici e la plU recente. curata anch'essa da E. Gerlach. di scritti sull'organizzazione dei consigli operai (Schriften zur Sozialisierung, Europiiische Verlagsanstalt. 1969) ci permettono di seguire il ruolo politico di Korsch nei suoi momenti piU ori• ginall. In quegli aspetti che hanno fatto de1 .. korschismo • (il termine è di FetscherJ una corrente a parte del marxismo. E proprio il sistema dei consigli, inteso come un sistema d'autodeterminazione nel confronti del processo produttivo e della vita sociale. è il punto di congiunzione dell'attività politica e dell'elaborazione teorica del suo socialismo. Seguendo quest'ultima raccolta di cui Qui presentiamo (con il previo consenso dell'editore Laterza. che ringraziamo) due scritti, nella tradu• zione di Uwe Hermann. si riesce già a tracciare pili netta• mente l'arco dell'esperienza politica korschiana. Gerlach cl mostra come fin dal primissimi scritti Korsch abbia precisato in una direzione ben netta Il suo interesse politico: egli mette In rilievo Il ruolo delle • istituzioni • socialiste, delle quali a suo parere non era stata fatta emergere la caratteristica dell'autodeterminazione. Egli notava come da un punto di vista • prati· co • la costruzione teorica socialista presentasse delle pericolose la.cune. Il soclallsmo veniva definito solo negativamente. r.. etica • che lo permeava aveva solo un carattere dl resistenza, spesso passiva. nel confronti della società capitalistica: indeciso era Il carattere del nuovo modo di produzione. insomma li socialismo non si presentava nel suo aspetto positivo. attivo e pragmatico. La rivo1uzlone del 1917-18 impresse una forte spinta all'attività di Korsch. Il primo problema che allora egli venne ad affrontare in maniera esclusiva e dlretta fu quello del nuovo ordinamento sociale. In quel mesi la Germania pullula>1ad'esperlenze spesso precarie o dilettantistiche d'autogestione. Il primo importante contributo pclitico Korsch lo dà proprio sulla questione del consigli operai e della gestione socializz.'.lta. Lo scrillo Was ist Sozialisierung? del marzo 1919 porta il sottolitolo Programma del socialismo pratico: è una risposta. ,n fonnJ didascalica. 2-l!e prime confuse conceziom delta socializza;-icne come statalizzazione o •municipalizzazione•. Queste so,io forme neccs~orie, ma secondarie. rispetto al centro della socializzazione vera e propria che si ha direttamente a livello Cc1:e fo,::c produttive nella forma dell'autonomia industriale. Korsc'i vuole eliminare esplicitamente il pericolo d'una ncaduta del potere decisorio dell'economia nelle mani del vecchio d1~9otismo burocratico statale o aziendale. Non si propongono pro9,ar.1m; cconomistici. come il livellamento salariale unico. per qua!ificJ 13 socializza• zione (Vergesellschaftung) dei mezzi d1 pro~u!:one implica una p.-:rtecipazione direua dc".)li operai e settori sempre piU com• plessi di pianificazione • ilulonoma. sia r,:::?qr u·nto riguarda gli investimenti che 11 consumo. L'antinomia eh" all"■ operaismo• socialdemocratico (Kurt E1snerJ sembrava in:;,,1e,ab1le. di produttori di merci e consumatori, antinomia ,., ci.:; si proiettav3 il contrasto tro classi medie e proletariato. gli .:ippare risolta In un'entità socializzata omogenea che sia so~:,nuta da una relazione reciproca tra te sfere dell'attività ecenomica. Una pianificazione dei consumi staccai:> da quella della produzione gli si presenta come un socialismo di stalO. che in effetti è un capitalismo di Stato. Strutture omogenee non significa chiuse. Korsch scopre un rapporto ben preciso tra ideologia collettivistica e nuove istituzioni sociali: realizzare la collettivizzazione della vita. il cui presupposto al primo stadio è la socializzazione dei mezzi di produzione e in seguito quella del lavoro vero e proprio (con !"abolizione del salario). è possibile solo se le istituzioni sono dirette dinamicamente a11a pratica immediata della rivoluzione. e non all'■ accumulazione• Industriale. Il fine della socializzazione non è statico. tautologi• co (nel senso della volontà generale borghese). e la parola d'ordine • tutto il potere ai consigli oper;:ii • può avere un con• tenuto reazionario se il suo sbccc~ è meramc.1te sindacalistico: Il significato del consigli (intesi come crg:miz:rnzioni di base) non può essere che politico. p.::r la lotta contro la burocrazia politica. La teoria dei gradi di Kon:c:, ricorda quella di Bakunit1. e la sua Sozialisierung ha plU il c.-:rat!crc (!l un ■ sistema sociale • proiettato in un futuro pro!"-simo. c'1c non !'efficacia di una penetrante .:azione politica (come in Max Adler). Il siste• ma korsciano prefigura l"immediato superamento del partito coma entità teorica e pratica. L'aspetto tragico della rivoluzione centroeuropea fu Invece la mancanza di un effettivo partito ri• voluzionario. Su questo oroblema si rese difficile, spesso drammatico. il - 75
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