Il movimento stuoer.lesco si trova 0991 a una svolta decl• siv.:1.sia per la sua evoluzione inlerna che per la decisa· inizia• tiva riformista Jel governo. Alla repressione pura e semplice, che c.iranerizzcwJ la fase anteriore ed esprimeva una reazione disordinata della borghesia ai contenuti e ai metodi della agitazione studentesca. si è sostituita una tecnica piU sottile. in cui la repressione cambia aspetto e significato. In base ad una pili attenta prospettiva della borghesia, che tende a riassorbire o a spoliticizzare le masse st.Jdentesche. anche approfittando di certi errori di linea delle loro dirigenze. Mentre prima si dava una risposta negativa contro tutta la massa studentesca, oggi la repressione si fa ancora pili dura contro le avanguardie (ricordiamo Viareggio e l'arrivo di Nixon). ma allo stesso tempo si fanno conces,ionl illusorle alle Istanze di massa pili gerarchiche. che spesso l'avanguardia ha lascialo vegetare a basso llvello per eccesso di astratta politicizzazione. Questo giudizio parte dalla premessa che il movimento studentesco del 1968-1969 non è una ondata volontaristlca, ma si fonda su una contraddizione oggettiva che Investe le grandi masse degli studenti, In quanto studenti e in quanto figli (In schiacciante maggioranza) della plccola borghesia proletariz• zata - anche se con l'allargamento dell'agltazlone sono entrati In scena student1•lavoratori e figli di contadini e operai. Esistono infatti nella scuola Italiana e nel rapporto tra scuola e struttura occupazlonale dalla società italiana contrad• dizioni Irrisolvibili entro questo tlpo di società, In primo luogo fra l'aumento della scolarità e della qualificazione professionale da una parte. il livello dell'occupazione e I processi di dequalificazione e subordinazione nell'Industria e nel servizi dall"altra. I; chiaro. Innanzi tut10. che Il sistema capitalista non può e non vuole assicurare un llvello stabile di piena occupazione né per I lavoratori manuali né per I tecnici e I lavoratori Intellettuali, ma a singole fasi di pieno Impiego l'andamento del clclo economie::, fa seguire Inevitabilmente fasi di disoccupazione tecnologica che servono a ristrutturare il capitale. a riagSul movimento studentesco giustare la produzione e a compmnerc periodicamente 11 livello dei salari grazie alla massa di manovra dei disoccupati per fronteggiare la caduta del saggio di profitto. Da un lato. quindi. la scuola fornisce potenziali lavoratori di atto livello. dall"altro la società rifiuta di occuparli o li occupa senza riconoscere la loro qualificazione. utilizzando. si. le capacità acquisite negli anni di scuola. ma retribuendole se• condo una qualifica inferiore. E se qualcuno si ribella a questa dequalificazione, c'è subito un disoccupato (di pari livello scolastico] pronto a prendere il suo posto. All'accrescimento og• gctlivo delta qu3lificazione si contrappone la sistematica de• qualificazione in termini di riconoscimento padronale, e ciò in diretta proporzione all'aumento del numero dei qualificati. quln• di della massa ctl manovra dei disoccupati. Inoltre la borghesia capitalistica mira già nella scuola se• condaria e nell'Università a selezionare i quadri tecnici secondo le proprie esigenze (che ovviamente non coincidono con gli interessi degli ~tudentl e della società Italiana). ripartendoli In vari livelli di qualificazione e specializzazione funzionali al tipo e alla quantità della domand.i dell'industria e dell'-,mml• nlstrazione. La forme. pili gcner~le dalla divisione dei compiti lndottJ nella scuola è poi naturalmente la distinzione gerarchica fra quadri dirigenti. Integrati al capitale. e quadri esPcutìvi, subordinati ad esso. Il meccanismo scolastico serve a discriminare I ribelli al sistema e a selezionare gerarchicamente i consenzienti. Questo però si scontra con l'allargamento della base sociale della scuola. il suo essere diventata scuola di massa. che pure è un'esigenza lnelimin~bilc di questo livello di svi• luppo capitalistico. L'esistenza di questa contraddizione segna non l'impossibilità in assoluto, ma certo il limite invalicabile di un riassorbimento ,lformlsta delle tensioni del mondo studentesco. Ne consegue che non si deve considerare il movimento studentesco che si coagula nel corso delle lotte una éHte pollticlzzata o volon19rlstica, ma un grosso movimento di massa, - 65
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