mentale, è che I.i borghesia francese non ha alcuna ambizlo~e di ruolo mondiale egemonico e non crede alla capacità delleconomia francese di tener testa atta Germania occidentale e agh Stati Umli Non crede neppure alla voc:mone industriale della Francia: si contenterebb1;. volen11er1di un ruolo d1 secondo piano m seno a un ossieme od egemonia tedesco-america• na, purché I suoi priv11eg! le rimangano assicurati all'interno Questo • d1sfa11,smoconservatore• (pensate al 1330. al 1871. al 1940) non è nuovo. la distruzione delle basi della politica golhsta 1epermette di tornare a questo europeismo atlantista ~n nome del quale tutta l'opposizione non comunislil - dalla S110 a Giscard d'Estaing - non ha cessato di criticare la • megalomania golliann •. E dunque totalmente illusorio credere che un governo • di sinistra • potrebbe portare a compimento le riforme razionahz• zatrici di cui il golhsmo è stato politicamente incapace: e altrettanto illusorio credere che un governo a partecipazione comu• msta. se per miracolo arrivasse un giorno al potere. avrebbe 11 tempo d1 anuare questa • democrazia avanzata • di cui parla :I Pcf. con delle riforme cd1ttat:? nell'ordine e la disciplina Il solo partito attualmente esistente che afferma che la sola • alternativa di sinistra• è socialista e che il solo programma ap• plicabile per 1a sinistra è un programma di transizione acce• lerata verso il socialismo. è 11 Psu. Disgraziatamente il Psu non è un vero partito e tutto ciò che ha mai saputo fare è di pubblicare delle analisi frammentarie talvolta giuste. Credo che ci accingiamo ad entrare in un lungo periodo di fermentazione e di confusione politica. André Gorz Ps. Mi rendo ben conto che le mie risposte sono, nell'assieme. interamen:e negative. Non vi ho fornito né un"analisl di fondo. ne una prospettiva a lungo termine, né un abbozzo a breve termine. né un qualsiasi contributo teorico. Ciò deriva in parte dalla natura delle vostre domande. e in parte dal fatto che in materia di tt:oria. non ho nulla da insegnarvi: la teorizzazione e una specishtà italiana. I; anche. spesso. in Italia. una deformazione. poiché nella vostra produzione corrente tutto è pretesto a gener;ihzzazioni teoriche si che un osservatore stra• niero prova le pili grandi dillìcoltà nelrafferrare i fatti - che solo ecceziona!m;mte vengono s1udiati in se stessi - sui quali queste teorizzazioni sono costruite. Ma c"è un"alt'3 cosa ancora: in Francia il divorzio tra gli intellettuali e l"attività politica è totale. Molti intellettuali ap. partengono a dei partiti ma - se si eccettua 11 Psu e la L. C.. che si possono difficilmente considerare come dei partiti e che 56 - non hanno peso politico - non vi possono militare in quanto intellettuali. Non c'è nessun equivalente. in Francia. a dei librl e a delle attività politiche come quelle di Lucio Magri o di Rossana Rossanda. l'ottività e il pensiero politico non sono tradizioni francesi: uon c·è neppure un linguaggio politico: c'è solo un linguaggio di p1c,paganda elettorale. Ecco perché la prospettiva di un lavoro a lungo termine mi sembra la sola giusta. Ciò non vuol dire che nulla possa essere fatto nell"immediato; ma che. nell'immediato, il compito prioritario è di forma~e dei militantl (sarà la funzione piU positiva della L. C.), di forgiare un linguaggio politico nuovo. di inventare delle nuove forme di azione. (A questo proposito vi segnalo l'ammirevole esperienza fatta a louviers dal sindaco Martin. cfr. Révolution culturclle à Louviers su les Temps Ml> dernes, aprile HJ69.) Siamo in un periodo in cui bisogna saper cominciare una costruzione. non pretendere di concluderla. Pensiamo sia superfluo sottolineare alcuni motivi di dissenso da quanto scrive il compagno Gorz; essi emergono chia• ramente da quanto avevamo già scritto in un numero precedente della rivista. Né un'intervista, con il suo corredo di glos· se e controglosse (che per giunta devono sottostare a una duplice "'traduzione politica", a un duplice cambiamento di otti• ca. con tutte le incomprensioni del caso). è la sede piU adatta per appurare dove siano dissensi marginali e dove dissensi di fondo. Uno di questi è il giudizio, ricorrente negli scritti di Gorz. sulla " sinistra • del Pci; al riguardo, ferma restindo la nostra stima per un libro come quello del Magri, pensiamo val• ga la pena che Gorz ne legga le critiche mossegll (da\l' .. inter• no,. del libro stesso. e non come snobbistica ripulsa di chi è sempre • piU a sinistra •l. dal compagno C. A. Madrignanl sul n. 14/15 dì "Nuovo impegno". g.m.
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