guenza Indiretta della rottura d'equlllbrlo provocata dagli accor• di dl Grenelle. Ma questa disfatta è anche, Innanzi tutto, una rivincita della destra classica. rappresen1ata da Pompldou. Come sapete. De Gaulle· non è mal stato l'uomo di fiducia della bor• ghesla francese. Costituiva per essa una soluzione di necessi• tà. Essa aveva bisogno di uno Stato at tempo stesso autorlta• rio. liberale e tecnocratico. ma era incapace di produrre un regime slmlle e di unire la borghesia sotto la sua egemonia. Ha dunque finito, una volta ancora. col lasciarsi violare da un out· sider: De Gaulle ha prodotto il regime che le era oggelliva• mente necessario e questo regime ha prodotto. in Pompidou. un rappresentante della borghesia apparentemente capace di sbarazzarla di De Gaulle pur mantenendo lo Stato gollista. La vocazione originarla del gollismo aveva una rassomi• ghanza certa con il mendesismo. Il capilalismo francese ha bisogno di riforme razionalizzatricl e modernizzatricl. Ma non esiste in Francia, una base sociale per una politica modernizzatrice. né. In seno alta borghesia francese, un gruppo egemonico capace di fare accettare questa polltlca alla classe borghese. La razionalizzazione capitalista deve dunque essere Imposta dalralto alla borghesia stessa. Questa è una costante della storia francese. Non conosco paese capltallsta sviluppato In cui il potere dello Stato centrale rivesta una forma cosi direttamente tecno-burocratica e amministrativa e in cui la mediazione po• litica sia cosi fragile. Il fatto notevole è tuttavia che la • performance ~ riforma• trlce del gollismo è restata cosi limitata. Persino all'apogeo del gollismo. lo Stato francese non ha mai avuto la forza politica sufficiente per imporre al padronato le riforme lndispensablll. Poiché per quanto Invadente sia la sua burocrazia. la forza di penetrazione del potere centrale è molto debole: non è sintonizzata sulla realtà economica; può controllare ma non stimolare: decidere ma non fare eseguire. Cosciente di questa astra• zione del suo potere, lo Stato gollista ha costantemente cercato di assicurarsi. di comprare l'appoggio delle classi borghesi e piccolo-borghesi. ivi compresi i settori plU parassitari. a spese delle classi lavoratrici. SI è cosi contentato di una successione di misure parzlall. Persino le poche riforme ant1•ma1thuslanepre• conlzzate a partire dal 1958 dall'estremamente reazionario Ruelf non sono mai state realizzate. I: questa assise sociale assai fragile del gollismo ad essi:ere stata scossa dagli accordi di Grenelle. A ben guardarvi. il 15% di aumento del salari del 1968 è stato un sostituto molto efficace della politica di razionalizzazione capitalista che il regime non aveva osato condurre. In effetti, questo 15% di aumento non h.s Inciso sull'accumulazione capitalista nell'industria: al contrario. Lo Stato ha cosi abilmente accompagnato gll aumenti dei salari - che hanno raggiunto quasi il 30% In certe branche, come la tessile e la calzatura - con facilitazioni finanziarie e fiscali. che Il padronato. preso dal panico dinnanzi alla pres siof'!~ salariale. ha Infine 1rovato e la volontà e I mezzi lmanziari della razionalizzazione a1.iendale. Il bilancio di Grenelle è in queste poche eloquenti cifre: a0o di aumento d~l1a produt• tlvltà: 12~o di aumento della produzione industnate: 19n, d1 aumento degli investimenti padronali. I profilli per ti 1968 sono aumentati. spess-.1assai sostanzialmente. nella maggioranza delle imprese che posseggono una contabilità • scient1f1ca ■ malgrado le due o tre settimane di sciopero della primavera '68 Ma poiché la borghesia industriale e finarmana non ha perduto nulla e molto guadagnato in séguilo a Grenelle, bisogna, va che altri pagassero al suo posto: sono I piccoh commcr• clanti e I piccoli contadini. cioè i settori pre,capilalisti. e anche una parte dei • quadri ■ e professioni liberali. Pompidou hc giocato sullo scon1ento di questi settori con una demagogia perfettamente cinica, lasciando intendere che sarebbe. !ui, a salv3re i settori pre-capitalisU. ad alleviare le ,m. poste di tutti ed evitare al padronato ciò che 1eme p,U d, lutto: la recessione che tendono a provocare le restrizioni di credito. Promesse accompagnate da complimenti alla Cgt per la sua attitudine • responsabile • e di accusa alla Cfdt per le sue azioni • gauchlstes. al livello delle imprese. Insomma, Pompidou ha separato dal gollismo il grosso del padronato e della piccola borghesia perché il gollismo non riu, sciva piU a conciliare i loro interessi. sacrificava i settori prccapitalisti a vantaggio del capitale Industriale e rompeva a quc, sto modo il • blocco conservatore •, preconizzando fra l"altro delle concessioni verbali (la • partecipazione • l ai sindacati ope• ral. Economicamente. era questa la sola linea capitalista possi• bile nella congiuntura attuale. Politicamente. questa linea era lnacce11abile per la borghesia dal momento in cui un altro • uo• mo forte• (PompidouJ affermava la possibil,t~ di m;..ntencre malgrado tutto l'unità politica di tutti i possidenti. grazie a una linea differente, che si è ben guardato dal precisare. Questa • alternativa di destra • al gollismo ha avuto un pc• so tanto piU grande in quanto la crisi monetaria consecutiva a Grenelle ha distrutto la base della politica gollista nel suo assieme: le riserve in oro della Banca di Francia, La guerri• glia golllsta contro la supremazia del dollaro e la colonizza· zione americana dell'Europa è sempre stata mal tollerata dal padronato francese. Questi ha sempre considerato la resisten• za gollista all'• Integrazione politica dell'Europa• e all'integrazione deU'• Europa. in un assieme • atlanlico • come un ghlribl1.zo pericoloso e lrreallstico. Non aveva completamente torto. nella misura in C'UIlo Stato gollista non ha saputo definire né. a fortiori, imporre una politica Industriale conforme alla sua politica mondlale. Ma questa è un'altra storia. Il fatto fonda- - 55
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