giovane critica - n. 20 - primavera 1969

rato una volta per tutte da uno stato maggiore sagace. Deve essere dlscu!ISO, formulato e riformulato dal lavoratori del differenti settori, Jn funzione delle loro esperienze di lotta. E a questo livello che· si situa oggi l'essenziale di un lavoro rlvoluz1onarlo nella classe operala. A questa modo sì eviteranno le lmpasses del puro e semplice reclutamento a un gruppo pollllco che. nelle condizioni attuali. non puO approdare a rlsultall seri. A questo modo si risponderà alla duplice necessllà dello sviluppo della coscienza di classe, della preparazione delle lotte di domani; lottare parallelamente contro la borghesia e contro l'impresa delle direzioni tradizionali, che aiutano l'OJdine esl• stente a mantenersi. E questa lotta può essere efficace solo se un numero crescente di lavoratori è chiamato a formulare direttamente le proprie parole d'ordine anticapltallste. L'era di Tllslt la maniera in cui si sono svolti I • colloqui d, T1lslt • mostra, al di là di ogni fervore napoleonico, qual è l'attitudine dello Stato e del padronato. Ma la reazione del lavoratori provi ugual• mente che l'arroganza di M. Schumann o di Huvelin Inciti gli operai a replicare. Siamo chiari tuttavia: le difficoltà che conosce la classe dominante non sono in se stesse insormonlabili. Senza un intervenlo massiccio del lavoratori, saranno. come dieci volte nel passato, riassorbite dal potere costituito Al contrario, una lotta d'assieme della classe operaia, chiaramente orienlata. può trasformare quesle diff1collà in crisi durevole che. qualora persistesse. scuoierà rassleme de 11a t~r1.1hes1a Il problema e dunque chiaramente enunciato. per quanto non sia facile a risolvere rapidamente: bisogna fare in modo che ogni difficoltà della borghesia sia slruttata al massimo dalla classe operala: bisogna che questa manifesti, nell'aiione. che essa ri• fiuta di accettare per quanto c.oncerne la crisi dell'impiego o la stagnatione del livello di vila soluzioni di accomodamen10 che eliminano gli effetti plU spettacolarmenle nocivi ma non cercano di rivoluzionare le contraddizioni fondamentali del regime. Insistere sul ruolo decisivo della coscienza rivoluzionarla Prendl&mo due esempi: l'accordo sull'impiego che tutti i non significa sottovalutare l'importanza del fattori oggettivi, nati sindacall hanno tccettato. con maggiori o minori riserv e, è. dalle contraddizioni stesse del capitalismo. Il presupposto gene- l'abbiamo detto. una buona dimostrazione d1 ciò che non b1sorale della nos1raanalisi e per l'appunto la situazione di crisi per, gna fare In seguito a questo accordo, I lavoratori che saranno manente delle :iitrutture dell'economia borghese. Dopo gll anni licenziati si troveranno senza dubbio meno indifesi d, p nma: di falsa p1osperità. il mercato mondiale conosce. e conoscerà ma le chiusure ci fabbriche. i declassamenti e I rinvii. che sono ancor plU, delle depressioni. delle crisi parziali successive la manifestazione di una delle tendenze Inerenti al sistema non che, per quanto poco probabllmente possano approdare a una sono minimamente rimessi In causa dall'accordo Cioè • dire crisi catastroffca del capitalismo. scuoteranno non poco l'asslse che. per l'esseruitle, nulla e cambiato nellt situazione dei saladell~ classe dominante, avranno delle conseguenze gravi sul li- riatl. Altro esempio: gll accordi di T1lslt portano a un'impasse. vello di vita e le condizioni di esistenza del lavoratori, conse• la Cgt spinge a una coordinazione di tutte le centrali - il che guenze che saranno altrettanti stimolanti alla lotta di massa. può essere mobilitante se gli accordi sono vahdì Sciop eri a Proprio perch6 taU crisi costituiscono la trama stessa dello svi- singhiozzo cominciano a organizzarsi, nel vari settori. Anche luppo capitalista nel periodo attuale. l'Intervento del rlvoluzlo- delle giornate d'azione, come nell'aeronautica. Cui segue la nari è suscet1lblle di conoscere un'efficacia decisiva. giornata nazionale di sciopero dell'1 I marzo. Si puO allo s1esso Si possono riunire le contraddizioni dell'economia francese modo prendere in considerazione l'Ipotesi che. oltre le deci• In due grandi fasci: sionl degli stati maggiori, del movimenti piU seri esplodano. - la necessità dl far fronte efficacemente alla concorren• Essi segneranno una tappa nel processo di presa di coscienz a za Internazionale, Il che Implica una modernizzazione e dunque rivoluzionarla dei lavoratori solo se cessano di essere orienuna centralluazlone dell'apparato di produzione. Altrimenti det, tali nel senso augurato dalla Cgt, Cfdt, Fo e soci: se I l loro to. concentrazione di imprese, chiusure di fabbriche, generaflz. obbiettivo non è l'apertura di negoziati; se si abbandona lo slouzione dello sciopero: gan ridicolo • PercM I padroni non vengano con le mJnl vuote - la necessità di operare nel quadro di una stabilltà mo- agli appuntamenti •. la sola strategia che sia coeren1e con l e netaria la più grande posslblle. Altrimenti det10 il rlflulo di necessità della lotta di classe consiste nel fissare degli obietaumentare le spese e dunque, In primo luogo, l'oppoalzlone • tlvl. accettati dal lavoratorl. obiettivi che cl si fissa come scopo delle modiflculonl sostanzlall • durevoli delte condlzlonl di I• di realizzare al massimo. In questa prospettiva. i negoziati even-- voro e di remunerazione del lavol'1.torl, Ouesto orientamento tuall non possono essere altro che la messa In forma del risuldella politica economica puO del resto comportare una aerl~~tatl ottenuti nella lotta. Se. per delle ragioni che attengon o al recessione che, a sua volta, estenderà la disoccupazione. ■rapporto di forze del momento. I lavoratorl devono cessare la - 39

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