giovane critica - n. 20 - primavera 1969

d1 successi temporanei. per impedire ogni movimento d'assle• me della clnsse operaia. Anche loro non possono. a breve ter• mine, essere debordati se non dalrazione di un'avanguardia, organizzato nelle imprese capaci di dare un senso a tutte le lotte parziali. che nnscer.inno lnevitab,lmente spingendole al di fuori dei lim1t1 tolle,;1bili dal capita1,smo e dando loro un signiftcoto grazie a un programma d'azione rivoluzionaria che sia largamente discusso tra i lavoratori. 3. In assenza di un'avanguardia reale, le copacità d'infer• vento della borghe~1a e dcgh appar.>t1 riformistici sono suffi• cient1 perché 1'ipo1esi piu probabile. sulla qu.:le basare gli interventi quohdirm. non sia 11rmnovo mollo rapido della crisi d• m.iggio. Prat1c:imcntc. ciò s1gmfica che. poichf' maggio non ha approdnto ali'! azioni rivoluzionarie che erano in quel momento possibile ~un necessario. per tornare allo stesso punto, gnmgerc o un livello superiore di intervento politico. Essere capaci di fare ,:i ogni lotta parziale (movimento slrcttamente universitario. crisi regionale. crisi di un settore economico. crisi politica limitata, ecc I il momento di una presa di cosc1enz.- r1voluz1on;,riadel più gran numero di lavoratori, intel• tenuali e manuali, e il mezzo di costituire dei nuclei d'avanguar• dio legati alle masse. In queste ~ondizioni. l'organizzazione di un'avanguardia re• sta il compito principale. Ma quest'avanguardia non deve es• sere raggruppata al di fuori delle lotte per inte1venirvl dopo, ma formai., nelle lotte da una presa di coscienza legata al• l'esterno, ciò che oli elementi piU coscienti devono accelerare ma non possono imporre dall'esterno. O19:mizzare un'avanguardia L'enunci.Ho del problema era piU sEmp1ice in settembre, al momento del rientro. quando i comitati d'az1cne erano an• cora In piena attività. Malgrado le loro debolezze profonde. Jccentuate ancor pili dal riflusso delle azioni rivoluzionarie, i Comitati d'Azione rappresentavano l'eredità pili Importante del maggio. Nel loro seno la congiunzione tra studenti. militanti locali. lavoratori di certe imprese, aveva cominciato a realizzarsi. Essi rappresentavano la forma di organizzazione per la lotta di massa c.he era stata 1a piU nuova nel corso dei due mesi d1 lotte. Non potevano in quanto tali, risolvere tutti I problemi; ma è a partire da loro, in funzione toro. che doveva essere posto l'assieme delle prospettive dell'azione rivoluzionaria - 11raggruppamento di un'avanguardia come l'intervento nelle imprese. Bisognava dar loro. al termine di discussioni, una prospettiva politica generale e dei compiti precisi. l'emu• lazione tra i differenti gruppi politici avrebbe preso allora un 36 - significato concreto in luogo di trasformarsi in una rivalità sterile nell'affermazione di considerazioni astratte sulle qualità • in sé • dell'organlzzazione rivoluzionaria • ideale •. Ma questa prova della verità tutti i gruppettini (mutati dopo Maggio in • gruppi~) l'hanno respinta. Hanno preferito praticare la po• litica di reclutamento per la politica di reclutamento che ha condotto al dep~rimento di molli Comitati d'azione. Non ne• ghlamo loro una certa efficacia: hanno cosi rovinato mica poche possibilità e contribuito a deteriorare la situazione dell'avan• guardia reale. Oggi. per la grazia dei diversi detentori della verità rivo• luzionaria assoluta (che hanno a questo modo contribuito all'Indebolimento di crganizzazioni che il rapporto di forze net paese già debilitava e trovato in questo indebolimento, di cul erano largamente resp.insabili, una giustificazione della loro pratica debole). la situazione non è pili favorevole. E bisogna. a partire dalle lotte che si conducono attualmente, definire i mezzi di un·azione rivoluzionaria d'avanguardia. Rompere l'università di classe Il movimento rivoluzionario all'Università è, oggi, aH'incroc10 dei cammini. la politica di Edgar Faure, ricordiamolo, è chiara: creare, nelle facoltà e nei licei. un nuovo ,apporto di forze politiche che permetta di lns1allare. da qui a qualche mese. nuove istituzioni. moderne e • partecipazionlste •. Il mi• nistro è pervenuto in una certa misura a rinchiudere gli SIU· denti in un dilemma: o accettare il sistema pseudoparitario al quale mirano le elezioni e. in qu'?sta misura. trovarsi rinchiusi in una pratica riformista: oppure. respingerlo !imitandosi a rispondere quotidianamente, il che porta a lotte spesso Isolate. spesso incomprese da coloro che quelle lotte sono ritenute dover trascinare alla battaglia. l'Uec - è nella sua natura - ha scelto di accettare ciò che hanno voluto I nemici di classe; essa cerca di riacchiappare il terreno che ha perduto da un bel po' di anni nell'àmblto studentesco. Incarnando l'ala sinistra dei •partecipanti• (tendenza Per il rinnovamento dell'Unef). Molti milltanti i quali. spesso. sono stati I plU a!Uvi in maggio. restano prigionieri delle forme d'azione adoperate In quel momento. Pensano che l'esperienza del 22 Marzo sla valida In ogni circostanza e che una minoranza agente, con la semplice manifestazione del suo rifiuto conseguente. possa spezzare le strutture dell'Università e dunque. per concatenazione na!Urale, della società di classe. E: evidente che bisogna rifiutare il dilemma proposto da Edgar Faure. Bis,;,gna, al tempo stesso, organizzare le manife. stazioni contro tutte le forme di repressione all'Università e.

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