Il Ovviamente questo discorso si po. Irebbe estendere a molte altre formulazio• ni del • marxlsmo-lenlnlsmo• unionista. Si pensi ed es. all'e5pressione • E giusto ri• bellarsl • cui viene dato un enorme risalto. ad es.. nel loro manifesti mural!. Come è noI0 Questa frase è stata usala dal com• pagni cinesi per indicare che • è giusto ribellarsi • a un apparato dirigente sclerotizzato lii famoso • bombardare Il quartie• re generale•). Altro significato mobilita• tore la frase non ha. (La qual genesi poli• tica, e conseguente carica semantica. del• l'espressione è ora linearmente descritt.1 da Un Piao nel suo rapporto al IX Con• gresso. Non vedo dunque come si possa appltcare 81 fatti di Battlpaglia. a masse • In rivolta • che attendono ben eltro lncl, lamento politico.) In altri casi si cade davvero a picco nel c&rlc&tur.ale. Dopo I fatti delrUssuri ha preso piede nel codice unionista. espunta da non so quale esattamente testo cinese. !"espressione• mostri •, con I& qua. le del tutto leglttim&mente - nel loro conte:itO linguistico. di cultura e tradizioni popol&rl, ecc. - I cinesi hanno definì• to I russi: in maniera politlcamente accor• u1 e persuasiva perché l'espressione ha da loro una sua • storia • e dunque una sua pregnanza, ad es. per Quel contadini che hanno falciato il tenente Ivan Strelnlkov, soprannominato • Ivan 11 nero •. che pochi giorni prima aveva minacciato di prenderli a colpl di cannone se non si fossero allontanati dal presunto territorio soviet!• CO (vedi il racconto del giapponese Hana, ki Sakutara su. disgraziatamente, Jet). Tra• sferita qui da noi, In grandi manifesti mu• rall, dove si deflnlscono • mostri • I • revisionisti • e I • borghesi • !'espressione fa soltanto ridere per la sua estrema in• capacità di connotazione. Per constatare quali radici ha, spessissimo. Il linguaggio politico cinese nelle consuetudini del Po· polo e nella sua senslbllltà basti leggere lo stupendo libro di Hinton dove già a p. 28 si trova citata un'espressione usata In occasione della promulgazione della nuova legge di riformi\ agraria del '48, legge che comportò un attacco • con tuoni e fulmlnl. tamburi e cembali • su ciò che restava dello sfruttamento tradlzionale. Naturalmente la scelta di quest11belllsslma espres• slone è lnsclndlblle da quanto Hlnton nar• ra nelle pagine seguenti, sulla festa del vlllagglo, le danze. I modi della gioia po. polare, ecc. del problemi di sviluppo e direzione della società socialista - quali li ha affrontati l.1 Rivoluzione culturale - dove indica - in opposizione ad altre scelte politiche possi• bili - che nella valutJzionf' de, costi di questa ;:;ostruzione l'elemento decisivo di misurazione è dato dal criterio id~o1ogico 11• e che invece non ha senso alcuno se trasposta di peso nella nostra societa e nelle nostre lotte. ove tutti mettono la • politica al primo posto •. e non la filatelia. Bisogna vedere di quale pohtica si tratla, cioè di quale • concezione del mondo •. e se la concezione del mondo è espressa unicamente in bandiere e icone non è necessariamente vincente. Tullo sia a vedere in quale rapporto la • concezione del mondo • - ']li el~menti fecondi e tr::iinanti di essa - si pone con il quotid!ano e il concreto. che non è certo derisorio. il concreto che è il l'l'IIO corpo, 11 modo di apprendimento della cultura e delle sue tecniche. la famiglia. la separazione di lavoro manuale e lavoro intellettuale, l'uso •sociale. del mio lavoro (sullo sfondo. ovviamente. dell'imperialismo, del depredamento del terzo mondo. del nesso sviluppo/ sottosviluppo, del volto • socialfascista. dell"Urss -ecc.). Se lma • politica•, cioè un assieme di obiettivi nel breve e nel lungo termine. di armi tattiche e strategiche. va proposta ai • giovani • e agli • specialisti • non sono le sciocchezze su11'- altruismo • (credo fosse Brecht. sulla scii'! di Marx. a dire che il comunismo era profondo • egoismo •l. che hanno una datazione e una connotazione molto precise. pre•m.irxiste. ma un complesso di temi e proposte (e di lotte per Jttuarle) che emanino a raggiera d.illo spazio socio-economico di cui abbisogna l'attività vitale dei giovani e degli • specialisti •· sfruttando tutte le contraddizioni seconde. A questo modo tutto il senso della costruzione teorica e politica cambia. Non si tratta di portare a un movimi,mto ~amplesso e a11icoliHo delle • idee• per giunta estratte in toto da l•n altro cont~sto politico. ma di cercare di dare una direzione e una sintesi politica a un movimento che si configura come movimento di massa, e che come movimento di massa comb3tterà le sue battaglie decisive. Sul terreno concreto. e irto di contraddizioni. che il capitale (e il suo apparato politico) avrà spianato nel corso del suo processo di sviluppo e di autoriproduzione. Il discorso sulla • sinistra •, • centro •, • destra • del M. S. va dunque visto, se non vuole essere l'escogitazione tautologica che maschera le operazioni di reclutamento di un gruppo (si chiami esso partito; ché poco importa la •moltiplicazione. delle bandiere in sé}. in tutt'altra filigrana: come atto a Individuare quali strati e settori del M. S. si prestino. per Il groppo di contraddizioni insanabili che vivono e per il gri'.lcio di politicizzazione con cui riescono a concettualizzarle. ad una str.itegi.i t:l'ntt:icco e quali a una strategia • d'attesa • e quali ad una • strategia di difesa •. La • questione di Stalin ,. Proprio oggi sono apparsi per le vie di Catania. a firma • Unione dei comunisti italianl (m.-1.) ~. del manifesti con su scritto • Viva 1a dittatura del proletariato • e sotto il Bessarionovic in formato grMde. La tipo(Jr<'lfia è di Milano. si tratta dunque di un dono del Comitato Centrale che pensa cosi risolvere le angustie delle masse meri. dlonall. Altrimentl detto il • Lenin a Londra • auspicato anni fa da Tronti è divenvto. per complicate ed hegellane bizzarrie della storia, uno • StaHn a Catania •. Mai un'operazione politica qual è il recupero della figura di una grande dirigente politico ha avuto meno radici nella situazione presente, meno giustificazioni e avalli di un qualche peso. Si stenta a credere al propri occhi quando si legge (Servire il poj)olo - 23
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