giovane critica - n. 20 - primavera 1969

PiU di un terzo della gioventU negra di oggi è costituito da disoccupati cronici o permanenti. Infatti per tutti questi ra• gazzi trovare lavoro vuol dire fare i camerieri, i facchini, I lustrascc:rpe. gli inservienti, gli sguatteri, gli ascensoristi, I pulitori dei capannoni. d1 caldaie. Gr.in parte di questi posti di lavoro potrebbero già esserP stati aboliti dall'automazione se il sistema non fosse costretto .:i lasciare certi margini di pura sopravvivenza per evitare rcsplosionc, nel cuore delle sue metropoli. delle masse dei diseredati. Non esistono prospettive né presenti né future per questi giovani negri. Al limf1e dell'ipotesi fantascientifica sì potrebbe pensJre che il sistema decidesse dì dare a ciascuno di loro una rnzionc quotidiana gratuita. un vestito e un paio di scarpe all"anno. ma neanche questo servirebbe a nulla. Infatti è pi~ facile per molti di questi cats on the street guadagnare con il commercio spicciolo della droga. con la prostituzione. i furtarelli, il gioco d".izzardo e per essi il problema non è quello della pura e semplice sopravvivenza. Ormai la questione è politica e oggettivamente i giovani dei ghetti si muovono lungo le linee <.!ellu lotta di classe. contro il sistema capitalista e colonialista di dominio e contro la sua piccola borghesia cotoniate che es~o cerca di costituire con crediti b;iincari di poche migliaia di dollari. la presenza della gioventU del ghetto e l"impos,ibilità di • recuperarla • economicamente e socialmente rende assurda qualsi;,si prospettiva reale di Black Capitalism. I negri sono gli ultimi della scala sociale e non c"è nessuno sotto di lcro da sfruttare. ti sistema americano della stratificazione censente a ciascun livello di potere locale (sia gruppo legato da fattori etnici, culturali. associativi) di trarre vantaggio dai livelli sociali inferiori e non è un caso che i negozianti, gli esattori. i prestatori su pegno siano, nei ghetti negri, gli ebrei mentre. nelle grandi città. gli italiani Jbbl.ino il controllo del giochi d'azzardo e del galoppinaggio elettorale. Di fronte alla prospettiva di una classe media negra che accetta entusiasticamente roffcrta di crediti (e di t1ovvenzioni ad personam) tutta la vecchia strategia del controllo delle comunità assume un significato del tutto nuovo. Il movimento di liberazione ha capito molto bene questo problema. Prima di tutto. le comunità negre non sono sottosviluppate nel senso che si attribuisce a questo termine quando si parla del cosidetto Terw Mondo. I giovani del ghetti hanno sufficienti conoscenze meccaniche. pratiche. anche se non hanno le qualifiche istituzionalizzate dal sistema. Il loro scttosvi• luppo riguarda !"esclusione da qualsiasi livello decisionale. dall'istruzione scientifica superiore. dall"ammlnlstrazione. In secondo luogo. le comunità negre sono. come giustamente dice James Boggs.• comunità capitalistiche. cioè comu106 - nità che si sono sviluppate In conseguenza del metodi di sfruttamento del capitalismo. Il loro attuale grado di decadenza, squallore e declino sociale è il prodotto dello 3fruttamento capitalistico. Esse sono state adoperate, di volta in volta. come mezzo per produrre profitto a vantaggio del plU svariati set• tori del meccanismo capitalistlco: i padroni di casa. gli Impresari edili, I negozianti. gli assicuratori. i banchieri, gli Istituti di credito. la malavita, I fabbricMli di automobili. elettrodomestici e di ogni altro genere di consumo. Per le comunità negre sviluppo vuol dire liberarsi di questi sfruttatori. non già sostitulr• li con altri sfruttatori negri•'· Come si traduce questa necessità In termini di Azione politica? Nelrintervista citata prtma Bobby Seale accenna ad uno del temi strategici di fondo del movimento. Le comunità non si mobilitano piU intorno al semplice appello al cont•o11o delle istituzioni. ma su1 tema dell'• esaurimento di tutte le possibllità politiche • e. aggiungono gli organizzatori operai di Oetroit, del controllo dei mezzi di produzione. Partecipare alle elezioni, in certe circostanze. serve a mobilitare le masse proprio sul tema dell'inutilitlt delle elezioni. • Il controllo della polizia da parte della comunità non è da parte nostra che un'operazione per poter dire alle masse che gli attuali dipar1imenti di polizia debbono esser sostituiti da altri nominati dalla comunità. Se non si vince o se la ristrutturazione dei distretti elettorali cl impedisce di servirci del nostro potenziale di voti, la struttura di potere dei porci (pig power strueture) sarà smascherata. Diranno: ..Non per• metteremo di essere sostituiti. Ce ne Infischiamo del diritto che ha la gente di votare ... In questo modo noi potremo far prendere coscienza a molti { ...]. Se non vinciamo e se si ottiene meno del SO% dei voti vuol dire che disponiamo di una forza su cui contare e che questa è una forza rivo!uzionaria [ ...] •. Il controllo delle comunità sl ottiene attraverso la denuncia e lo smascheramento di tutte le istituzioni del domi'llo. Oue• ste non s<1ranno sostituite con istituzioni analoghe, anche se controllale da membri della comunità negra per il c;emplice fatto che raia pit.i avanzata del movimento ha capito che tutte le istituzioni sono state create da e per il sistema di sfrut• lamento e che non esiste alcuna posslbllltà di servirsene per scopi diversi da quelli cui sono state destinate. Invece di promuovere lo sviluppo del • benessere • individuale. li movimento di liberazione si pone come obiettivo di fondo la creazione di quel senso della proprietà sociale che un sistema altamen• te teconologico come quello americano permette glà fino ad ora di Ipotizzare. In altrl termini, ogni acquisizione dl proprietà Individuale non farà altro (o meglio, non farebbe altro) che aumentare I dislivelli esistenti nel ghetto e romperne la soli•

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==