pron1111ci.,'I.cibi grossolani la mancanza d1 un'origine f;,miliarc. d(;!['. autocontrollo sessu.ilc • (nflcsso del masochismo e ciel complesso dt castr.'.IZIonedella classe media bianca inituzionn!mente 1mb1Ia). l'cmot1v1I~ ccc Queste d·mens;om socio-psicologiche. t11>1ched1 ogni urup- ~o sub,.lterno. ma esas;,erate nel caso degli afro-~mericani. hanno conlribuito i1, m,suro notevole ad incoraggiare la moda mmonali!>ta. 1' dare impulso alle deihcoz,oni culturali a11chedi uomini del hvello di LeRoi Jones Inoltre. non va dimenticato che i1 nazionalismo <'u'tmalc è diventalo un ollimo mercato i cui prof,111ultimi non v:'lnno certamente alla comunità negra La stazioni televisive fa, no a gara per ImpIcgare negri (anche come annuncmcon e persino come commentatori pohhci). la moda assorbe continuamente motivi e suggestioni dell'African Look. le università istilu1scono cattedre e lettorati di poesia afncana, letteraturo nfroamericana, corsi d• swahili ecc. La denuncia del razzismo biunco. denli errori della schiavitù. della secolare ipocri,:;iJ del clero cristiano, della distruzione fatta dai bianchi di innu,n~revoli civiltà in Afnca. America, Asia. sono ormai cose all'ordine Uel giorno. 11sistema non ha piU p.:ura delle idee fini a se stesse. delle constatazioni d1 avvenimenti localizzali. Il razzismo è un fallo di dommio ed è quindi auspicabile che la classe media negra sviluppi un suo innocuo razzismo verbale che. in dtimo analisi, servirà egregiamenIe ad impedire la politicizzazione delle masse Diceva Bobby Seale. 11Presidente del Partito delle Pantere Nere. in una recente intervista accordata al giornale The Movement (marzo 1969): w I nazionalisti culturali vengono in massima parte dalla classe media ed hanno la tendenz:1 a praticare. inizialmente sul piano della retorica, una specie dì razzismo neg•o Diceva giustamente Frantz Fanon ne I dannati della terra che spesso i nostri fratelli negri che vanno all\iniver• sità ed hanno rapporti con la borghesia dipendono intellettu<>I• mente dal siStP,maal punto da incominciare ad odiare i bianchi solo per Il colore della pelle. Ciò vuol dire pratic~re 1o stesso razzismo del sistema che cerchiamo di distrugge,.-, f ...]. L'ideologia dei nazionalisti culturali è molto limitat.i. La pri• ma cosa di cui parlano è la loro cultura. cercano un punto di identificazione. si sentono parte di una civiltà perduta. cercano legami con l'Africa [ ...). ~ molto pii) facile servirsi di questa !)ente che non dei negri da campo l e il sistema lo sa benissimo [ .. l Le masse negre non hanno tempo di prat.caro il razzismo negro e non odiano i bianchi per il colore della pelle [. 1 ma per quello che ci è stato fatto. il sistema che crea l'oppressione [ .. ]. I nazionalisti culturali sono degli scioc• chi. Basta che il sistema di potere bianco e razzista tiri fuori la storiella del "capitalismo negro" che loro abbocchino lmme104diatamente perché davanti al termine capitalismo c'è l'aggetlivo negro [ ..]. Essi sono pronti ad accettare il "capit<llismo negro" [ .. ]. No• invece parliamo di socialismo come di un !a'• to globale e non soltanto di un socialismo negro. Sarebbe assurdo Mdarc a Cuba e continuare a parlare di un socialismo negro ( .. ) - A questo punto. si inserisce t'appello dell'amministrazione Nixon alla costruzione di un • capllalismo negro •. Pur nel suo clamoroso significato mistificante questo appello conliene il riconoscimento. da parte dello stesso sistema, che ormai non sarebbe 3ccettabile piU nessun discorso né di tipo giuridico. moralistico o vagamente comunitario. Il momento in cui Il si• sterna offre come - soluzione • il suo modo di inglobare economicamente le masse negre in una forma pili razionale e con maggior prof1110,riconosce resistenza di una potenzialità rivoluzionaria con cui bisogna fare i conti. In questo senso, l'appello al • capitalismo negro • costitui• sce un elemento estremamente positivo per la chi.trificazionc dei contenuti di classe. La dinamica di classe delle comunità negre sembra oggi assai piU netta di qualche anno fa. La classe media tradizionale, resa pili sca1!rita dalla lunga notte del negoziato per i diritti civili. trae vMtaggìo dalla tematica dell'Orgoglio Negro (Be Proud lo Be 8lack!), della Coscienza Negra (Black is Bea• tiful! Blaek Awareness) e dal terrore che questa suscita nelle amministrazioni locali bianche. Essa ottiene fondi da enli pubblici. dalle fondazioni private (si pensi al colossale finanziamento della Ford Foundation per assicurare l'integrazione arli• cohHa e l'indipendenza di colore delle scuole di New York e a tutto quello che è venuto fuori in occasione del lunghissimo sciopero a carattere razzista degli insegnanti - in gran parte ebrei - dei distretti di N. V.). Come al solito. questa classe media amministra i fondi e li destina ad imprese che garantiscono beneficenza. sdrammatizzazione delle tensioni e miglioramenti per i livelli sociali piU alti. Un altro gruppo è costituito dagli studenti negri. Accanto a quelli che pensano in termini puramente individualistici e che magari limitano la loro partecipé!zione alla lotta facendo propri gli atteggiamenti e il gergo dei nazionalisti culturali, c'è un gran numero di studenti negri che cercano di conquistare certi strumenti d1 potere e di intervento politico all'interno del campus universitari. Malgrado alcuni scontri frontali (per es. gli uhimi fatti di Cornell. dell'Arizona e di Berkeley) la struttura economico-accademico-polltlca è sempre piU propensa ad offrire privilegi differenziati agli studenti negri tanto che questi devono organizzare precise campagne di rifiuto (registra• zione a Berkeley, borse di studio a Columbla) quando è necessario mantenere l'unità di lotta con gli studenti bianchi.
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