•ulla repre••ione tlella poli.,ia. \ lulla prima le ri• .-po-1e f' le INlimonian:tf' 11ffluiro11.:,:~I pa!i!ar del 1e,11po gli ahri ~i rifh11arono di dare nome e in. 1 Del tulto inu1iliuabile <1uan10so:.tiene AnJre lbrjonN in IA r<tlolutior1 lrahie de 1968, ed. John Oidier. 1968 (' c:ioè ehe p:li errori tlcl Pcf sono io1. putabili al • ,olon1ari•mo ~ninista • ehe costitui-.tt 1'1.s..-c'JU eui §Ì muo,e il Partito. Sig:nifica1in in. •- la lr•t11no11ian1.ada lui rila~iala all"l!<1uipe di l..al,ro (nel ,ol. ~mltletto a l'P· 161 173 delred. Iran- ~~). Egli conf,u.a fra l'altro che quanlo accadulo 1tli 1JoCrme11edi comprendere meglio la ri,·oluiione culturale e la Cina: prHM<:hé negli !l~i termini C('oll cui lo ammellerii Lucien Goldmann (nel suo inlf't\f'III(', al dibat1ito pubblicato su l'homme el la ~ihi. tli cui d o,ceu1JoCremopiU in là). 66accorti tulli: i\•i compresa l'/111.manitC, una cui edizione speciale del sa• baio 1l maltina invit:l\'a a far fronte alla fC repressione ». Tuui, fuorchC l'Andricu di qualche mese dopo. 1\la lasciamo da parte le perle di dct1aglio e andiamo piU in profondità (ammesso che si possa). Dunque in sintesi. per Andrieu: I) Il potere non C mai stato \'acanlc; a\•cva montato una f( trap• polo». come JHO\'a il fatto che già dalla metà di maggio 100 000 uomini dcll'e!'rrcito erano ammassati allorno a Parigi ( le truppe dclravvcrsario non si conltmo a posteriori. quando ciOCnon si è ingaggiala baunglia. am• moni\'a Trockij che di <1ucste cose se ne intendeva). Inoltre. dice il no• Siro. i francesi hanuo un attaccamento assai forlc alla « legalità ,. e chi scatenerà per primo la guerra civile la perderà; 2) L'unica altcrnali\•a politica emersa durante il maggio era un disegno moderato facente perno sulla Cfdt. Mcndès-Francc e una parte del movimento studentesco ( CharlCty): 3) Gli scioperanti, nella loro grande maggior.:inza. erano entrati nella lolla J>er migliori condizioni di ,,ila e non per imporre un potere politico alternatirn a quello esistente. Ammesso che buona parte di <1ucste premesse siano ,,ere ( ma è responsabilità di chi ha ucciso i propri genitori essere orfano. dicono benissimo Hubcrman e Swcczy). il dilemma non era in alcun caso tra farsa elettorale e guerra ci,•ile. Esisteva, nel contesto concreto del " maggio "· una terza \'ia: e rcstn da chiedersi perché la Cgt ha a"ulo tanta rretta ncll'acccllare le briciole govcrnali\'C (Grcncllc): 1>erché le rivendicazioni di partenw degli OJ>erai- e degli altri <:Irati disponibili a un discorso ri,•oluzionario a misura della società moderna - non sono state adeguatamente 1)0liticizzatc e radicnlizzatc ( compito per l'appunto di un partito rivoluzionario) e si sia i1urecc dato agli scioperi l'andamento di una « kermesse"' (espressione usata da Yves Monlaml nel rifiutarsi di andare a cantare per gli scioperanti); perché la !unzione di 11 detonatore ,. del movimento studentesco C staia ncgatn, avversata, conlrastata. Il « tutto è ancora possibile ~ di Barjonel 1 si riferiva a questo. alla 1)0ssibilità di dinamizzare la situazione politica. di non subire tutte le mosse dell'av\'er• sario, di rompere durevolmente l'attuale cc1uilibrio di classe: che. in ogni caso, non era quello oHerto dalle elezioni, specchio deformante che non offre il « quadro reale ,. del paese, le cui forze ,•ive e determinanti erano nella strada e nelle oHicine occupate. E' assai significativo che Andrieu, per difendere il ruolo delle elezioni e del suffragio universale, in una delle sue rare citazioni poliliche ( di solito si avvnle cli Stendhal o di Victor 1-lugo). ricorra a quel fatidico
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