giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

1 /.A' 11w1,1emt'11f tlt' m1u ,loi1 c/ioil1r.', a cura ,I, un /frll!•I'° th rompai;ni dé'lla l'oie co11un1.111i~te \fhi \Ol(li,1 m,ocu• (IUl'~IO e :iltri opu-roli del gruppo dcH' ,uhcrc a l':iul,l..ouh Tl1irard. H. I'. 21 • l..ai'-n>•-;-;). • \ p~rlc i l,Lri <l1 cui <lisculiamo in Jcua. glH, raccom:uuliamo 1:1 IC!IIUra di Cf! 11•e~1 y.. ·,m tlèbut. d, l..aliro e llDncuu. adc•..O in 1r-111.luzio,1e italiana P,C"•O Il .'.-ai;giatore, eccdlenle rcporlage i:iomali,t1co. d migliore ha , tariti-.imi. lrr1IC\lllllc, ptr 11011 dire jr,,:,istcnlf", C, il COii• tribtHu di tjtlC•la lcllcralura a una lllf''-•fl a fuoco dt:i proUemi pohllci ehia1e del• m:i,:gio •: il cow• porlamcnlo dei uri ~Irati ddl11 da~ operaia (alias lr domande che lluhu111an e S"'eciy si ponevano .a c-,:mdu~ione del loro arlicolo). il rapporto Parigi, pro1i11cia, il lllO\ imenio co111adino. A quest'uhimo propu-ilo uno scorcio Ì! leggibile nello schizzo che alcuni ~tu<lcnli ha11no fallo deUa si1unione di Nan, tes (110\e o~rai, •tu<lenli e con1adini 1i impad:ooi. ro11O.praticamente, della città). Se nt: 1lagli1 ur,a figura di tlirigf>nte conladino. l..ambf:rt, del ruanimo rilit:\O. Un 0011tadi110a«-anto II lui dice: • In o«ni modo. Li~ogna naiiooaliuare la terra. il l'iulito Co-- muni~ta è ancora rermo alla dirna della piceobo 1•roprie1à e noi •nppiao10 da lempo che dallo stretto 11un1O tli ,i~ta ('conomioo è un urore: per non dire tlclrcrrorn pr.l.i1ioo the rap11resenta per un Partito Sociali•la "· Per il tu11O dr. Cahit:,, de mai. 11. I. 1968. Vanles, lou/e tme 1:illt:dkoutre le pouuoi, populair,. (outrie,,, poJ$0tll, i1u,lia1111). J l.1 no ,1 ~G111. Co115ùlera:io11i sui folli di ma111,io.Uf> Donato, 1968. Il libro di \!agri ~i col, loca nello ~te•~ imbito politico del libro di Tu. Imo •u Cuba e di quello n()li!!Siwo della llo»anda. Di 1111ell"àmlii10con~ru HHli gli impacci e gli equi,oci; primo di lutti il 1oler acercdi1art:, dop0 a1rruf> ~ma11tella10 le JM)5izioni IIOliliche. il Pcf di qualchl" rt:-1idu1 credenziale rholuzionaria. Ci sem• Lra uraltcristioo comunque d1c le c05emigliori sul • maggio• il liLro del Magri. gli utiooli di llul..e,man,~"'t'CZ) ~ulla 1/o111l1lyRf!i:iew e di Dòlogna-Da~hini ~u Q1,oderni piucc111ini ~iano ap• p.;iN" fuori Jalla Francia. 64lleninteso tutto resta po55iLile, possibilissimo ( ovverossia « la situa• zionc C eccelJcnlc .u} perché il 1essuto slrutturnlc ùel paese è ro,•cnte, e le ulluali soluzioni golliste a loro voha senza prospettive ùi durala polilica, ma le scadenze sono meno age,•olmenlc ipotizzabili. Lo « scacco » non è Welro ùi noi - ha scritto un gruppo di miHtanli -, ma. Corse, da,•anti a noi: Il negli innumerevoli ostacoli che ci rcsiano da superare, in tulle le difficohù presenti e fulure per essere all'altezza dellf' noslre rcsponsabilitii » 1 • Nel saper dare cioè una replica polilica alle domande rimaste irrisolte nel maggio, quando la « s1.t0ntancità 1;1 degli nnui '60 hn scrìllo il suo epi1affio. Vale dunque la pena fare un bilancio, passare al setaccio alcune idee e posizioni; operare iwomma quella o: decantazione potilica e orga• nizzativa II cui alluùono i compagni di Yoie com1111111is1De.alla capacità di fare ques10 bilancio, non a monte ma nel vl\•o della lolla stessa. dipende mollo dcll'av, 1c11irc del « movimento d.i maggio 11 ( esame che C poi queUo cui è solloposla tutta la te nuova sinistra » in Europa e nel mondo). La lc1tcralur.1 rcla1i,a agli "'é,•èncmcnls II C foltissima quanto scadente 2 • La ragione ue è, piU che la freua editoriale. la conformazione particolare della « sinistra » prima del maggio, le sue modalità e strumeoli specifici di produz.ione teorica e intelJc1tualc. In nessun altro paese, a nostro avviso, C tanto ampio il divario - l'abisso - tra il ùibattito politico/culturale di questi ultimi anni e i compiti politici ( e dunc1ue an. che teorici) del presenle. NuUa da aggiungere a ftuanto ha già scritto Lucio Magri in uno dei migliori resoconli del « maggio • 1 : « Non è un caro, duuc1ue, se gli in1elle11uali che negli ultimi anni avevano ùettato sia le linee di ricerca che le mode culturali, la scuola di Lévi-Strauss e qucUa di Althusscr, Foucault e Laccn, non banno gio, cato ulcun ruolo di rilievo anche nel corso degli avvenimenti. Cosi: come non è un caso che gli intellelluali di maggior fama che hanno inwce pienamente appoggiato il movimento L...] abbiamo potuto o saputo farlo portando piU una solidarietà che un contributo, abbiano riconosciuto la crisi delle loro idee e della loro generazione piti che sottoporre le loro idee ad una ,•critica dei falli e svilupparle creativamente nel fuoco della lotta. Anche piti tardi, del resto, a cose concluse, l'apporlo di riflessione 1ooricn e di impegno politico di lutto questo stralo dell'intellighentia, continuerà ad essere moùesto: ciascuno compirà analisi piti o meno intelligenti, esprimerà maggiore o minore so)jdarietà al movimcnlo, ma ben pochi deriveranno da ciò che è accadulo la necessità di cambiare <1ualcosa di profondo nel proprio modo di pensare e nel rapporto

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