giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

chic -.t11lamcric,11tr e fo mancala did1iara1.ione clic Cuba (' parie inle~rnnlc ,!cl bloceo ~iali:,la). <'hiedendo un mutamento radicale in propo-.ilo 21 • In reahi1 un·analisi i!?lobale della politica r-.lrra dcll"l ri,,smoslrer<'hl.){'come i :,uoi ,ari monH'llti particolari le ineriscono ncce-.sariamcntc e non :,Ono pcrtanlo singolarrnenl<' moc:lifi<'ahili. Pur eomprl.'ndcmlo che Castro è costretto a qucstn po'-LlÌonc per po• ter niti<'are l"l r:.s senza rompt•rc i rapporti. e:.sa 11011 (' condi, idibile fuori di Cuba. Pili esatta apJ}are complessi- ,amt'.'nte la po-.i·,ione eine:.e. che è runica ad C'-primcrc una condanna senza remore dcll"Urss e a ricono'-eerc come elemcnlo fondamentale della poli1ica so, ictica l'obhict• ti,o della pacificazione con l"im1>erialismo. Per tutta un·cpoca storica la prospc11ha di una autentica ripresa ri,oluzionaria nei paesi coside11i socialisti europei è dcfinith·tuncntc bloccata. Col nuo,·o corso po• tc,ano aprir'-i alcuni fermenti J}()Siti,i. nella mic;ura in cui la claSS('operaia da una parte e nuo"e forze sociali studcnte<:ehe e intellettuali dalraltra. una \"Oha dimcnlicato il fantasma di S1alin. a,•essero ritro\'ato una nuo,•a unità sulle ba"i dclrcgalitarismo sociale e dell"inlcrnazionalismo prolct:irio. Si sarebbe tutla"ia trattato di un fenomeno destinato a conservare per lungo tempo un caratlerc mar• ginalc. L'intenenlo dell'Urss ha congelato C[UC"IC possibilità: per lungo tempo agli occhi dei lavora1ori cecoslovacchi il socialismo avrà il mito della burocrazia e del dominio sovietico. Ma la condanna dell'Urss ,,a collegata soprattutto alle nefaste conseguenze a lil'ello interna1.ionale del suo intcr"ento: con la legittimazione del principio d'intcr- ,cnlo mililare nella propria sfera d"influcnza. l'Urs~ trasferisce sulle spalle delle forze rivoluzionarie i costi storici dello stalinismo. \lilono, no,,mbrc '68. Marco l\lact:iò P. S. N,•1 periodo successi,•o alrinl'asione sovietica il fenomeno di gran lunga pili rilevante C l"cntr.ita della classe operaia e delle organi7..zazioni sindacali nella lotta con58 - tro i eosiddelli ., realisti 11. la cui martia ,·crso il polcre è lcn1:1 nrn progressi,•a. I " realisti » hanno accellato !"essenziale delle imposizioni sovielichc e le hanno fatte pro1,ric: rilengono che in un mondo di blocchi economici e militari conlrapposti non è J}()ssihilc per i piccoli paesi a,•erc libcr1à di manovro. SJ!;:111ciund,in urù1llcanza politica e mililare e farsi neulrali. abbandonare un blocco economico e situarsi nel pili am1}io mercato momliale: è necessario im1ece subordinare il proprio interesse particolare nationale olrintercsse pi\l ampio del blocco nel c1ualc si è lradizionalrnenlc inseriti. Le st<'S.SCconsiderazioni valgono per i gro,•i problemi economici del paese ( crisi del carbone e del metano che costringono a periodiche fermate 1a produtione. aumento dei dcbi1i con i paesi capitalisli. non ultimazione di un gran numero di eoslruzioni, aumento dei sa1arì pill rapido della produ1tivitù. catth•o funzionamento del nuovo sistema di gestione applicalo in maniera incompleta). I « realisti » infalli. se do unn parte riconoscono la necessiti\. espres.sa dal « nuovo corso ». di passare dallo sviluppo eslcnsh•o a quello intensi,•o, cioè di riqualificare a un li"cllo tecnologico molto pili nito la produzione. in modo da ottenere merci competitive sul piano della qualità. ~ fanno proprio t'obiettivo di rendere pili « sana » Pcconomia tagliando i pesi morti con una lassazione che colpisca nella stessa misura le imprese allive e passive e con una politica dei crediti che si ,,olga soltnnto verso le imprese in attl\•o. se riconoscono rurgenza di sostituire alla pianificazione eentraliuala il decentramenlo aziendale. assegnando alrimpresa piena responsabilità economica, rilengono d•ahra parte che l'obiettivo final<' di questi mutamenti non debba essere la collocazione dell'economia cecoslovacca nel mercato mondiale ma. conlrariamente ai J}iani originali del " nuovo corso. la sua permanenza nel quadro del Comecon e dei rapporli economici con l'Urss. Pertanto il compromesso con l'Ur$s, se non permette agli interessi tecnocratici di realizzarsi pienamente nc1lll direzione del mercato mondiale risulta ancora pill sravorevole per gli interessi operni. molgrndo i demagogici ri-

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