giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

Quando crolla una illusione bisogna sostituirla con un'altra. Proseguire sulla strada dclfo coesistenza pacifica infatti sarebbe staio un suicidio per l"Urss: J"imperialismo americano avrebbe finito per inglobare il lerz.o mondo e colonizzare l'Europa, rinnovando l'accerchiamento delrUrss e dei paesi socialisti. L"Urss ha subito comunque alcuni duri colpi, essendo gli Usa avvantaggiati dal possedere lo strumento adatto per l'intervento in tutti gli angoli della terra: una rete di basi logistiche e mililari d.i eslensione mondiale. L"Urss possedeva lo strumento della rappresaglia nel.le vicinanze dei propri confini. ma non ne ha mai fatto uso per non rompere il caposaldo della coesistenza: il rifiuto di passare allo scontro diretto. fosse anche soltanto quello politico e ideologico. Poiché è questo l"clcmento fondamentale della vecchia politica di coesistenza che passa nella nuova: mantenimento del principio SC• condo cui l"espansione delJ'imperialismo americano va li• mitata e fermata, rifiutando lo scontro dirello e rifiutando di appoggiare quelle forze che, sul pinno economico ideologico e politico, sono fieramente a,,,,erse all'imperialismo. per sostenere invece quel.le forte nazionaliste e neutraliste che si suppone possano essere accettabili alrimperialismo. Ma non era questa la politica di coesistenza che aveva già dato un esito fallimentare? Si. formalmen1e. ma è il contenuto che è mutato. Un tempo erano infatti le forze nazional-progressiste ad essere sostenule, ora sono le borghesie nazionali, indipendentemente dal loro carattere con• trorivoluzionario, Si richiede in primo luogo la realizzazione della in• dipendenza economica, politica e militare dell'Europa oc• cidenlale dal dominio economico, politico e militare degli Usa, e in secondo luogo lo sviluppo di regimi borghesi nazionali nei paesi del teno mondo, in modo che essi si avviino, attraverso l'aiuto economico dell'Urss, a un embrione di indipende·nza e di autonomo sviluppo rispelto agli Usa. In particolare per l'Europa si tratta di far giocare il mercato dei paesi socialisti, che è un polo d'attra• zione notevole per l'economia europea occidentale, come base di uno strello collegamento economico e tecnologico con l'Urss, a partire dalla quale sviluppare anche la neutralità politica e militare dell'Europa dagli Usa. Di qui l'appoggio vigoroso dclrUrss a De Gaulle che. con la sua visione di una Europa dall'Atlantico agli Urali, favorisce il piano so,•ictico: di <1ui il privilegio concesso all'llalia (accordo con la Fìa1) come pressione sulla Germania, il cui infeudamento economico e polilico agli Usa de\'C mantenerla esclusa dai piU grossi affari col mercato orientale. In tcrz.o luogo si tratta di rafforzare il campo socialista europeo. nelrattesa dì un rienlro della Cina. sviluppandone il potenziale economico e la unità a lutti i livelli, in modo da farne quella for.t.a egemone sul J}iano mon• diale che è necessaria per poter incoraggiare la e,•oluzione desiderala nelrEuropa occident.'lle e nel lcrzo mondo. e per poter controbilanciare l"cspansioni.m10 imperialis1ieo americano. In definili\·a il passaggio dalla prima alla seconda forma di coesistenza pacifica segna in Urs.s il passaggio da una politica che mira a fermare l'espansionismo americano 1rnnlnndo su una « socializzazione » del terzo mondo e deffEuropa. e sulla reali7.Zazione di una integrazione economica mondiale ( disarmo. collaborazione e competizione economica. S\•iluppo di una socielà consumislica. destalinizzazione ecc.). a una politica che mira a fermare l'espansionismo imperialistico puntando sulla creazione di aree capilalistico-nazionali indipendenti dagli Usa e sul rafforzamento del blocco socialista in tutti i settori. In• somma da una fluidificazione dei bloeehi ri,•ali ad un loro consolidamento nella distensione. Si tratta dunque di un ritorno. dopo repoca della prima coesistenza pacifica, a una decisa politica di potenza. a un tipo di intervento politico che, invece cli affidarsi alla forza travolgente della ideologia coesistenziale. calcola le mosse e si prepara a produrre una lenta evoluzione storica. puntando sulJa forza cumulativa dei successi parziali. Ciò comporta immediatamente un ritorno, sul piano interno sovietico, ad una politica che subordina gli interessi tecnocratici alle esigenze di una politica di potenza. Non si tratta di un ritorno completo al passato, ma di un rallentamento della politica consumistica. di un freno deciso posto alla destalinizzazione. di misure di diMlnno in - 55

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==