giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

, i.sta. gli obbirui, i interni dd nuO\O cor~ - l'allarga• mento lM \C'11taglio :.alariale e lo svilup1>0 delln produzione ver i con,,umi - ri, ciano il loro reale significato e il loro ~1rctto legame. L'ideologia che li !>Ollcnde è <1uclla dclrutili1ì, ,ocialc della diffcrt'nziazione dei salari come incentirn a che ciascuno dia il meglio delle sue capaci1à per il bcuc&:cre di lulli. Essa ricopre l'interesse nudo dei ceti tccnologictuncnte piti qualificali alla rcnliz-1:azionedella dbuguaglianza sociale e alla imJ)Ostazionc di una produzione con~umisliea che non soddisfi i bisogni in modo collc111\o, ma in modo individuale. e quindi sulla base della rclribuzione •. ~la come si spiega qucs1O emergere della tecnocrazia cccoslo, acca con il suo programma di inserimento economico nel mcrcalo mondiale e insieme di sviluppo sOéialc sul « modello » borghc::,e·~Il rcgirne slalinista cecoslovacco, con il ~uo fallimento. ha pro,ocato la distruzione di lutti i fondamenti di una politica ri,·oluzionaria. In prirno luogo ha sosliluito a un muionalisrno comunista locale un internazionalismo falso, perchC sostegno della politica di un paese. l'Urs.s. che ha sempre e soltanto miralo a coa- "-Olidnre la propria posizione internazionale a scapito delle csigen1:c della rirnluzione mondiale: di conseguenza l'in• ternazionali~mo cecoslovacco non poteva essere che un accentuato senilismo nei confronti dell'Unione So,•ictica, generando cosi di comerso forti reazioni nazionalisliche e largo pc:;simisruo e sarcasmo nei confronli del socialismo e della rirnluzionc. In secondo luogo ha distrutto la classe operaia come for1:a sociale organizzala e<l egemone. Dopo !"esplosione ri- ,•oluzionaria del 1948 In classe operaia era andata perdendo la propria forzu aulonorna di organizzazione e di lotta. per r•iombare inrine, dopo il grande sciopero del ·53 a Pilscn, in un lungo sìlenzio '. L"uso del sindacato come cinghia di lrasmissionc per imporre la massimizzazione della produzione non era riuscito nC ad ottenere la « partecipazione II operaia al la,•oro, né a disarmare la combalti\'ilà operaia, ma il partito non si sentiva suHicientemcnte radicato nel paese per cercare di ridurre con la violenza la classe a massa passiva, alla quale fore accettare le pro48 - pric organizzuzioni burocra1ichc. Dopo le grandi purghe s1alinis1c • che lo a,·c,•ano prh1alo dei suoi membri « nazionali » J}Crconsegnarlo inleramcntc nelle mani dei fiduciari di Stalin, il par1i10 era affetto da gra,•e dcbolWa, per cui ten1ò di guadagnarsi la neutralità della classe e la sua passi\'ità con alcune imporlanli concessioni. anche se queslc do\'C\'ano rallcnlarc il ritmo di sviluppo dell'in• dustrializzazione. Perlanto, oltre ad esaltare sempre la classe operai:t come fondamento del proprio J}(}tere. il partito soslcne\'a di fatlo il \'alore del lavoro operaio, riconoscen• dogli il diriHo a un trattamento pari, o anche superiore. agli altri tipi di lavoro e allrilmiva ai consigli operai alcuni poteri di fatto sulle condizioni di la\'oro in fobbricn '. Giocando inollrc sul meccanismo dclraumcnto dei salari e dei prezzi, sulla sollrazionc alla classe dei suoi quarlri, prontamente assorbili nelle organizzazioni burocralichc. e infine suffuso mislificante delridcologia socialista, il parlito J>Otcvaconseguire sostanzialmente il proprio SCOJ>O di ollenere la passività operaia a favore di un suo conlrollo esclush•o sugli indirizzi produttivi e sulla politica generale del 1>acsc. Se il rapporlo tra la classe e le sue organizza1,ion.i si riduceva dunque a un rapporto di estraneilà (la classe fuori dalle organizzazioni era una massa pnssi"a e disorgani7.zata. dentro le organizzazioni era strumento della ideologia e della politico del grup1>0 dirigcnle, la situazione complessi\'a non era tuttm•ia tale da spingere la classe operaia a farsi forza praticamente e ideologieamen1c egemone di un mutamento ri,•olw:ionario. La progressiva bnncarotlu del regime stalinisla infeudalo a Mosca lil,era,•a cosi un tessulo sociale e ideologico che dallo slalinismo aveva ricc,•ulo i pill gra,•i guasli. Lo dislruzionc dcll'intcrnnzionalismo, di cui lo stalinismo sovietico portava la prima responsabilità. cancella"a le condizioni di una ripresa ri,oluzionaria in Cceoslo,•aechia, e apriva la slrnda, dopo il decesso dello stalinismo locale. soltanto e di nUO\'Oad una via nazionale al socialismo. Ma In massiricnzione della classe operaia. e la sua scomparsa CO· me forza sociale autonoma e organizzala, cancellava nnche la possibilità di una politica di sviluppo nazionale conlrollala dalla classe operaia e quindi in grado di rcali.z.zare i

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