giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

nwnl(• nrrctrali. Il Lenin dell'J:.'urop,<1 orreln11<1 i! detrA,,ia ma11:lllll. il Lenin di 11t·i_!lio 111<'110m. CI ml'glio: il \loo 1\c Tung: di Jl 1•e11to ,lelre;:;I prer,1/e sul 1·e11to delfore;:;I: il Fanon r il \lalcolm À. i Ca-.lro. ecc. , C'ngo110co-.i superati di un boll.O. -.io pure di un balzo librcs<'O, \li donrnndo infalli -.(' la rcahà ilnliann, su.Jla b.i-.c di una prcci;,a , alul:uione di chi 1'0110 e come sono i 110- ;,lri runici. con~nln tnle balzo, al di là della stcs;,a critica ~ulle ragioni per cui nC'pJHlrc la parola <l"ordinc 11. tutto il 1>01creni SO\;et 11. che con;,tr,a,a il principio di una delega. non fo attuata. e cerio non per mera rc,,pon.:.abilità drl partito hohcc, ico o perché Lenin mori troppo presto o J>C-rchCTroclij non a,(',a enpacilù politiche "Ufficienti. QuC'~ta reallà ilaliana noi dobbiamo nff rontnrla partendo dal clalo ,,1n1i-.1ieoc. he ci dà un tot di popolazione -=tuden. te;,ca ri::.petto al 101ale. un 101 di popolazione agricola. tuttora preminente ncll"llalia mcridionalC' e in,,ularc. un tot di popola,ion,., indu;,lriale (lrCmincnte ntll'fiali.l .:.etlentrio• nalc. un tot di pOJ>Olazionetcr1.iaria preminculc nell'Italia centrnlc: <' poi. -.componcndo quei.lo dato nelle MIC dfe1. tiH• ar1icola1.ioni i.oeiali e cullurali. Un mero lcntativo cfin. ,·cni.ionl'. che rifcrhca per analogia la tc~i di Oonolo deri,a1a dal lllO\imcnlo studentesco. al mo,imcnto operaio e conindino. sarebbe Mtfficiente - al di là di IUll.l una seril' di riflci.c:ioni u1ili che ~no poi quelle dedicate ad a-.1:>ellpi ratici - a renderla degna di di-=C'us-;ioneall"ospc• dalc di Gorizia. 2. L'affermazione della necessità di un'avanguardia esterna (al limilc il partito) e di un·avanguardia interna al tnO\ imenio di massa ( il comilato o il so, ict) è determinata dalla co1btalù1.ione che il ,ero potere delle masse sia nella c~istcnza dcllp: ma.:.se stesse. \' a for.:.e precisalo che 11. il solo criterio per determinare !"appartenenza di classe ( e quindi essere un membro delle masse) dev'essere quello basato :sui rapporti di sfruttamento», dirello o indiretto, per lavoro produttivo come per lavoro improduttivo. JJer il la\'Oratore di fabbrica come per il la,oratore del settore ter1.iario, ccc. Il vero potere delle masse sta nella esistenza delle masse stesse: oppongo <fUCStaconstatazione alla utopistica e falsa rivendicazione per le masse 36 - ddla gestiouc diretta d,·1 JlQlcrc. pur riconoscendo. per una legge dialettica che non , iene mai meno, che tale eonslalazione non ha un vnlorc assoluto, e difo11i è ricorren• 1cme111csmentita nei momc11ti di gramle tensione rivolu- :imwria quando le grandi assemblee proletarie intcncngono dircttamc-ntc e sistematicamente, escrcirnno cioè di• rell.lmenlc il potere. ,\In al di fa di <1uesta tensione. che non è eterna. abbia portato o no c;,sa alla conquista del potere. si ristabilisce una situazione per cui il polcre di decidere viene nuo,·amenle delegato. Il partilo è il prodotto di questa nccc::,- sità: il comilato o il soviet sono il prodotto di <1uesla ncCC'-<:ilà.Il fatto che sia una brutta necessità. perché l'mangl•ardin finisce rou il manifeslare, al li\cllo del potere che c:;crcila. la eontraddizionc fra la pro1>ria prcdispo!!i• zione dic:in1ercssa1n (servire il popolo) e l'egoismo e quindi il privilegio. non mula le condizioni realistiche della necessità slcssa. E non potrebbe essere altrimenti se si con. sidcra che la politicizza:r.ionc integrale è propria di una minoranza di uomini, insomma di avanguardie. Abbiamo anche noi. in I( Potere operaio n. casi di 111.lggioreo totale impegno poli1ico. tipici dei rivoluz.ionari professionali, i casi dei Moreno. dei Pietrostcfani. dei Gattai. dei Brc.gi. dei Sofri: e alcuni di ec:si. del lutto comprensibilmente, sono portati n bollare impegni piU allcnuati o sfumati e n desiderare una uguale « eroica II disponibilità integrale, pur tratlnndosi di un desiderio irrealizzabile e pur do- \'Cnclo acccltnre <rucllo che ciascuno può dare. Al di là della tensione, dunque, la delega. in qualsiasi modo sin dala o venga di fatto assunta.. riprende a funzionare. e il contadino soprattutto. ma anche ropcraio, l'impiegato, il lccnico. il letterato, lo studente ( che conta. dini hanno smcS!o di essere in genere da poco e che del contadino conscn•ano potenti residui ideologici), recupera. no aceanlo o anche al di sopra dell'interesse politico, tutta uno serie di interessi particolari che invano potremmo attaccorr c crilicnrc. Il eom1lagno Sebasliano Timpanaro ha anafo.:zato bene questo aspetto della condi:doue umana: il senso della morte, l'amore, il gioco. insomma tutta una serie d'istinli personali non sono eliminabili, almeno per

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