movimento dnlfonda lunga. variandone frequentemente e magari enpricciosamcnte i termini. penn In manipolazione meramente ideologica dello realtà s1cssa. Ma dc110 questo. nel corso di una ricerca • s1ra1egica • quale è anche la nostra e che io continuo a ritenere non immtdiatista ma sos1anzialmcn1e corretta ( dalla pratica olla teoria e ritorno), si deve almeno lendere o non dare ricorrentemente uu valore assoluto all'ultimo mutamento. Sarà credo utile il dubbio. almeno. ehe potrà aversi magari di li a poco il cambiamento del cambiamento, e dare quindi tempo al tempo. Qucsla precauzione è neceS!tt• ria se ricordiamo vari episodi della nostra csperienzn. Ne citerò uno solo. A suo tem1>0. noi nccrcc.litammo con molta gcnerosilà e (rr11olosi1à il gruppo di compagni che a Torino si era distaccato giustamente dai • Quaderni r0!5i • stanco delrarnlctismo politico-organizzativo di Rieser. An, che dopo i Calli della staziO!lC e nel corso dello sciopero alla Fit\l queslo gruppo continuò ad apparirci ,•alidissimo. Di li a poco. invece. il gruppo torinese do,•e\•a perdere ogni titolo di merito per essere anzi drstinato. un 1>0° troppo unilaleralmente, rillo scioglimento. Il gruppo, 1)('rÒ. non si è sciolto e continua il proprio lo,•oro, anzi ho fntto uscire il primo numero di un giornale le cui posiz.ioni. dove non ci piacciono o non ci persuadono. non sono però da considerare rigide e inamovibili. A me pare. dunque. che al di là delle impressioni soggettive di singoli com• pagoi. valgn la pena di eUettuare una verifica collettiva su un punto decisivo della nostra aiione e del nostro svi, luppo. quello del rappotlO avanguardia-ma.sse. Il com•egno dovrebbe avere anche questo scopo. tanto pili in qunnlo esso non s"iscrive affatto in un predeterminalo disegno or• gaoiu..ntivo (non c'incontriamo. cioè, per (idanzarci o 1>er sposarci e neppure per (edcrarci). Scopo del conve~no. quando fu concepito. è quello di vedere se e come è po9sibile rendere chiaro. rsteso. preciso e omogeneo il modo migliore per combntlere il nemico, per li<1uidare gradua). mente l'equivoco revisionista e per portare avanti emcaccmente la nostra guerra di )unga durata ( non per orga• o.izzare una torta di esplosione sore.liana). A me pare, in!anto, un (atto importante che la pratico e la discussione a llanmna e a P~wia. per quello che ho 1:,otuto saperne, abbiano portato quei compagni ad af, (ronlarc gli stessi noslri problemi te-orici. pratici. organiz- :r..ativi.Prendiamo pure <p1csti come campioni limitali della realtà. rna riconosciamo che sono campioni di valore. Perciò. l'obielli,•o che. per ,•irtU propria. per eUc110 di un autonomo sforzo. ma anche con l'aiuto reciproco. si creino io Italia ,•ari « Polcrc 01>eraio ~. molti « Potere 01K"rnio•· i quali inlen•engano un po' alla ,•olta nelle lolle e nei mo,. ,•imenti di massa in modo omogeneo. sarà magari un obieltivo parziale. apparirà magari pict"oln cosa rispello nlle necessità generali. figurerò magari in modo pi1i modl'slo rispello agli esahanti 1umulti che 1nh•oha carot1('ri1.:rnno la vita e l'azione di ima pari~ del mo,•imenlo slu<lenlc~ e di 11110 porte del mo, imenio operaio e contadino: ma SC• condo mc è l'obiettivo giuslo per costruire in profondi1a e per cresc<'rc saldamcnle, per fare il J)MIÌlo e il 1110,•imcnlo di massa della ri\'oluzione. dal momento che senza il 1)ar. lito. q,nza un parlilo determinalo dalle sle!SC ntttM.ilà dei movimenti di massa. senUI un partilo collegato .s.tnbilmenle con le ma55e. non si (a la rivoluzione. Sulln nccessi1à del partito vorrei s1>endcre ancorn qualche parola. per riprendere alcuni puuli per una analisi già altre volte eounc-iati ma ('he non C possibile oUronlare isolatamente. Si 1ratta di punti me!!i in discu!Sionc nei gruppi ma mai discussi. piU alcuni nuo,•i. 1. L'analisi 1...'011 cui Oonolo ncgn In nceessi1ù del 1,arlito è ristretta al mo\'imento sludentr:sco c. Stt'Omlo me. è sbagliata anche per quanlo concerne il mo,•imento sludcn• lesco. Con,iderata sul piano storico. tale analisi polrchbc per eslensione essere condensata nella 1>arolad'ordine « tullo il potere olle masse ~ o « potere di massa •· Siamo al di là della parola d'ordine leninisla • tulio il polcre ai soviet •• che pure non C stata realiu.ata. Donolo giu.!tifica la sua posizione con un sociologismo supcrficialt: e con la considerazione economicistica che noi siamo in paesi di capilalismo avanzato. abbiamo cioè uno situazione sociale profondamente diversa rispello a quella dei paesi nei quali i partili comuni.!ti hanno conquÌ!1tato il potere, a qut:Ua insomma di paesi soci11lmente u•11nza1i anche se politica• - 35
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