rii(• 1kt PCtl"I rl'l!,i,trnno III al<.-11ne1one. ()m>ti compagui hanno corti). (.)m,llo chl' o~gi appare come una tendcn,n , iu<.-cnt<(·' il segno di una debolcu:n reale. in prospcllivu. I ,uecc,--i immtdia1i di pro-..cliti~mi organiua1i,i corrispontlo,10 al di--ta(·co dai prOt'('""i ri,oluzionari reali. Quanto nwno \algono ,·or,\' nlrorgnniz,rn1,ionc illotituòonalc. 1a1110 1iiti i: lll'<.-l',,ana uua prc--e111a 1t0litica gencrall'. e l'organint1tio1w di l'UÌ (',,a ha bi,ogno. in una ,itua1,ionc di 1110\ inwnto d,e non è in cerca di rifcrimenli esterni. ma la\orn. .1lla ddini.tionl' interna di un:1 pro1nia linea e di 1111.1 propria organinl'Mione. Il « locali,1110 ». che crn la -..ecll:1giu,la e ine\ itnl,ilc di due a1111ifo. 11011 può pil, c..- M:>rcgiu--1ifil'alo. t)ul'--IO ,alC' a m:1ggior ragione per le 0Lic1,ioni dei com1>agni che dicono: 11 Ma noi tastiamo cosi ad altri il Hllllaf!gio di prc,rntnrsi come esclusivi rnpprcscnlanti dcli.i ri\olu1.ione euhurale ». Qucslo è ,ero. se si rilicnc che In ri,oluzionc culturnle ci ~cna per dotnrcì di un pre- --tigio c~1erno che attiri rattcnzionc. :\In è falso :.e si ritiene l'he proprio gli in,cgnamcnti della ri\•oluzione cullurnlc \adnno contro la logica del maoismo visto come in. centi,o alle \cndile. Quc,to va dello. perché oggi la forza dcll'e~pcricn1-a eine--c agisce Pl'"'antcmcntc da noi nella sua prntica rO\C"ciata. nella corsa allo sloganismo. al propa~andi,mo deteriore. al partitismo malinteso. ( Questo ripropone lo ~1c,:,0problema dei rapporti dirclli coi compagni cinesi.) \la;;:,imo impegno nel ~uscilare occasioni e strumenti generali di informazione. analisi cd elaborazione comune; ma,,imo impegno \'enQ l'unità d"nzionc; massima Flcssibililà cd autonomia delle forme organizzative. in cui non c"è alcuna contraddizione. Se siamo d·accordo che il nostro o:c-opo è la crescita ,delle lotte di massa e la <1ualifica1.ionc politica della loro dirc1.ione. dobbiamo essere d·accordo d1e ciò a\,iCne solo ,ceondando e non frenando l"au• tonomia e la , aricti1 delle esperienze, e rafforumclo contc1n)'Orancamente lo discussione e la deci<:ionc comune sul loro '-Ì~niricato. sulle loro prospcllive. La centralizzazione de, 'c.;scrc rcsito progressi,•o del coordinamento teorico e \ pratico delle lotte. e non il loro coperchio esterno. Questo non conduce al formalismo per cui dh1cn1a fC scorrcllo » 28a,crc rn1lpor1i direlli. ehc ,anno dallo scambio d·informa• ~ioni nlrncconlo volitico. ton gruppi. settori di lllO\ irncnto_ :-:in~oli c.-omp,lgni ccc. Ma <JUello che rcsla fermo è che la formazionl' della direzione 1)0litica passa allra\•crso il confronto sul rerreno del mo,•imcnro di massa. inlcso appunlo come terreno politico generale ( che copre ciOC nella sua problematica tutto !"ambito dcll"azionc di classe). HÌ'-O~na affrontare a <1ucsto punlo due problemi di dceisha importanza: il primo, quello che si definisce della « rcpre>~~ionc"· Se non ci doliamo di una organizzazione ccn1rali1.1.ata. come potremo rispondere ulrinevilnbilc reprl'ssione'! Sarebbe lroppo facile rispondere che si è tanto 1>ili e::posli alln rcprcs:-.ione <1uan10 pili si punta su una Slrullura ccnlralizzala. Lu ccntralizznzionc organizznliva è <1uella rhe C!lponc di pii.I alla debolezza di fronte alla repressione. L'organizzazione dcccn1rata. nel senso dclraulo• nornia. ,lclla responsabilizzazione dcll'inlerscambio dei militanti n tutti i li,•elli, è <1uella che meglio garantisce contro gli sbandamenti. Il discorso sulla cenlrnlizzazione organizzativa assumt'" tuu·ahro rilievo se ,,iene portalo sull'altro terreno, essenziale, della ea1>acità che in ogni momenlo dobbiamo curare. di affrontare il nemico in ogni condizione che ci può imporre. compresa quello della lotta illcgolc o della lotta armala. Ma è un discorso che va tenuto completamente di.stinto dal primo. E c"è infine. un"ultcriore de1er1ninazionc delle posizioni « centralistiche ». che suona: « D'accordo sul significato della linea di massa, mn csi~tc anche il problema della presa del potere: il problema ciOC, dello scontro dirello con l'apparato sta1nle borghese e della sun distruzione e sostituzione 11. Di fronte a J>Osizioni an1iau1oritaric ricche di analisi e di proposte, ma che rischiano a volte di saltare il problema specifico della lolla per il potere. il problema deffnp1)nra10 rcpressi\'O interimperialisra. per ridurlo a <1ucllo della contestazione e della crisi crestente delle isliluzioni su cui il problema si fonda. ha ragione mille volte ehi insiste su questo punto. Ma ha ragione solo se non « sahn » a sua volta lutlo il processo di lolla politica di massa dalln quale soltanto una centralizzazione efficace può iwilupparsi. Quanto si è detto sulln Francia serve a cscrnplificare.
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