bolscevico è una s1oria di decenni di costruzione eroica, tenace, sistematica del legame fra 1>artito, classe operaia e masse oppresse. La fiducia nelle mnssc. la capacità di legarsi alle masse nel corso di una lotta gigantesca in condfa.ioni di incredibile durc7.za non possono essere dimenticate da chi ,•oglia capire la ,•ittoria della rl\•oluzione di ottobre. Ma accettare la definizione leniniana significa oggi per noi rispondere in modo scorrcllo ai problemi che abbiamo di fronte. L"accezione leniniana della lotta operaia 11 spontanea » co~e intrinsecamente tradcunionista. fl economica Jt. ci ricondurrebbe a ,,edere il nostro rapporto con la classe di nuovo in termini di « conquista » ideologica. di • introdu?.ione dall'esterno :oi della coscienza politica . .l;., « s >0ntanea II lotta o rain non è chiusa allo scontro t1: pnr. ticolare » e tra cumonista di singoli operai col loro singolo padrone: al contrario. essa riesce a raggiungere un allo significato di contestazione politica dei dom11uo iCffCO della razionalità capitalistica, del piano politico del capitale. 'Questo è quanto documentano le esperienze pm s1gmf1cative, e ormai generali. di lotta operaia nei J)acsi a capitalismo maturo (v. Francia, Fiat ecc.) in cui anzi la riduzione ai termini « economici .. della lotta (alla politif'a trade1rnioni!lta. come dice Lenin) diventa un compito ben faticoso della gestione « sindacale 11: non è un caso che quest'ultimn tende oggi ad agire solo come repressione della lotta ( e non per incidenti congiunturali). Da questo non si deve dedurre né una mctafi§jçp dçll'autorganizzazione operaia. né uno riduzione della coscicnz1i 4i !ia-.seslle ,h-= cl,; rrmwrti d Cehhrisa dd rne· rio roduttivo diretto e non dei ra rii sociali di >rouz1one. a la coscienza non è Il fuori Il dells WQ"'W !l'altro canto è ben difficile oggi teoer[erme,, dcfioiricos degli intellettuali ( « i rappresentanti colti delle classi dominanti ») che in Lenin è essenziale: essa non definisce i mulamenli av\'cnuti nclln struttura di classe dell'imperialismo contemporaneo. Il riferimento al movimento stu- · den1esco serve a dimostrarlo ( salvo che si continui a definire gli s1ude·ra1icome 11: intellettuali borghesi II che fonno la rivoluzione tr,dendo la propria classe). Qucslo significa che se resta ,•ero che « senza teoria rivoluzionaria non può e;,.scn•i rnovilllento rivoluzionMio ,1 (Lenin) è altrcllanlo vero che non c'C una lcoria che 11 si incontra II e 11: pcnclra II nel movi111c1110delle masse. ma una teoria - come ~nza sistematica dei bisogni delle masse e loro g_cneraliuazione, in un in<"essanlc processo dialc11ico - che cresce nella lolla delle nHlctSC. Né si può dimenticare - chi \'oglia d.w\Cro fare i conti con il peso di un·cspcrienza storica ricca di insegnamenti - come un concf'llo di a,•angutlrdia. sorrcllo in Lenin e nei bolsCC\'ichi da una tempra e da una 1cn:-:ione rivoluzionaria straordinarie, obbia giustificato ogni arbitrio nel r:ìpporto partito-ma!-sc: e il problema non è cerio di « controlli " slaturnri delle masse sul partito. ma è prol)rio nel rnpporlo irnm.'.lncnte che li lega. Uno schema che ,•cdc il rap1>0rto partito-masse nei termini: lolla operaia ( economica in sC): organiz.zazionc economica degli operai ( -;indacato): eoni rollo del partilo ( coscienza esterna) sull"organizzazione economica ( cinghia di lrasmissionc) e quindi sulla classe non h3 niente a che spartire con noi. Solo un rapporto che parte dolio polilìciaazione e organizzazione di massa cr arnvnre olla crescita e al co e amcnlo < e • n uan I a,;;.sa. in una dinamica dialettica permanente. ~indicarci il cammino giusto. [.!_nito ciò si connette non solo all"csigenza soggctliva del.lo sviluppo della democrazia di base. ma a ~ \ sità o ctti\•e: la ri\•oluzione · · •· o:· ( « gu1 alo " della eatastrofç ççonomi59 dr) couiloli"UJm8a come crescita dello scon1rg pnljtjço fra capi(ale S prolcta- ~ il passaggio cioè dalla 1>ros1>elli"adell"insurrczione i a quella dellu lolla armala di lunga durata. anche nei paesi del lardocapitnlismo. C'è. in Lenin. una definizione storica dclravanguardia. ~ oggi inaccettabile. C'è un insegnamento ben piti essenziale. che è la denuncia implacnbile di ogni abdicazione ai compili Ti'" direzione polilica rivoluzionaria. che 'va tenuto snido alrinterno di un diverso rapporto :wanguardia-masse. La lotta operaia in Francia è esemplare per il nostro discorso: in pochi altri casi si sono diUuse interpretazioni - 23
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