giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

da p.1rté no~tra una ~ohuione si~trmatica? i\'cl pa:,.5ato. llue- ~,o 1noblcma ci ~i l• po:-to ~olo - e non pote\ a c~re di- , cr:-:1111l'nle- o in termini di JX"ti1.ionedi 1Hincipio. o in termini di e~p:m~ione quantitati,,a dei nuclei «oggtt1ì- ,:1111c111.e.: ri,oluzionari 11, L'aH·r rifiutalo ncttamcnle una ri"l)(),ta in que~ti términì. l'a\Cr al contrario "Celto la ,,!rada di un confronto clirello e continuo ('011 l,1 rtal1tl di elasse roncrela in cui ,hc,amo è staia una !laecltaeorrella e importanle. clic gfa offre alcuni clcmenli u1ili di riflessione. In quc~lo modo. noi rifiutal:"11110due tipi di concezioni: la prima. 9uella di chi rilicnc che la consapc\'olezza della nc<'c~ità del parlito. e cioè della direzione politica organizzala. basti a crearne le condizioqi. La seconda. <1uclla che ,cdc la direzione politica. il par1i10 çomc conti• nuità lineare di una tra1li1.ionc rivoluzionaria (il marxismo. il marxismo-leninismo, il marxismo-leninismo-maoismo) di volta in \'Oltn eorrotla e rigenerata: è4Ja concezione s10. rico-commcmorativa. per cui la slratcgia rivoluzionaria si configura sempre come « ritorno a qualcosa ». Queslc concezioni, sogget1h1istichc per un verso. hu• rocratieo conscn•atr1c1 per I ahro, sono alla base, per esempio, della formazione del PCd'I. esplicitamente inserito nella lrndizione della difesa della « gloriosa bandiera 11. della ricomposizione dclrorganiu.azionc rivoluzionaria per la ,1ia della sci,.sionc tlelle membra sane dal cori)() putrefatto. ~e <1ueste concc-1.ioni avessero un fondamento. se il partito fosse dato nella mera consapevolezza della sua ne• ces.sità, e legittimato nella continuità slorica formale con la ;,:linea ri,oluzionaria 11. ebbene noi ancmmo ben poche allenuanli contro gli atlacchi che da certo maoismo nostrano ci \'engono ac;;siduamcnlc mossi. Potremmo obiettare ragione,olmentc sia al ,modo di formazione che al merito del particolare giudizio storico. ma in ogni caso dovremmo o a,er aderito al parlito (e accanto al PCd'I ce ne sono altri che sollo il profilo della continuità storicn non scherzano, pensale ai hordighisti) o aver fondato un ahro partilo. Il molivo per cui noi abbiamo agi10 in senso rivoluzionario. e certi soslenitori del partito no. sta proprio nell'opposto criterio. nell'opposla concezione che ci ispira. La direzionç rÌ\1oluzionaria - la strategia e l"orga22 - nizzazionc ri,oluzionaria - è Iegi1timata per noi non dal legarne con un"inintcrrolla conlinuità ~torica (che è altra C0"3 Jnl rnp1)()rto ,•h•o con tulln l'esperienza ri,olui.ionaria passatn e presente) e nemmeno dall·csigcnza del partilo tradotta in allo notarile. bensi dal rapJ)()rlo con le masse. dal suo essere espressione cosciente e gPnerale dei bisogni ri- ,•oluzionmi delle masse oppresse. Se a questo punto !Orniamo all'esempio di prima. possiamo essere ben pili chiari. Diciamo allora che il PCd'I è carattcriuato da una linea polilica scorrctla ( di volta in ,·olla lacunosa. dogmatica. errata. rozza ccc.) ma diciamo sopratullo che non è. né tende ad essere. la direzione 1)()litica rivoluzionaria delle masse. Non che si sia costituito « troppo 1)rcslo 11 ( rispello ai suoi parametri. si è costi1uito k troppo lardi 11: i recuperi di Lavoro Politico insegnano): si è COSIÌIUÌIO male. Quindi il punto non è di avere una linea politica piU giusta, ma di avere un ahro lipo di parlito ( cose. le due. che sono com"è o,•vio strcttamcnle interconnesse). • Mn si deve Corse dedurre da <1uan10 sopra s·è detto che la direzione rivolnzinnoria è gcncrnta rssponiancomente II dalle masse e che nuindi coincide col movimento del· le masse stesse? Si deve cioè concludere con l"idcnti(jçq., zionc a,•anguordin-massa? La risposla è:~- l\la qui è il cuore dei problemi cl1e abbiamo di rronlc. nella definizione del concetto di a,1anguardia. Per Lenin ( non è la filologia che qui ci intere55a) la cosei~uzionaria è data dall'inçontro tra lolla cc;;: nomica della classe operaia ( in 1;é tradcunionista, interna al sis1ema) e intcllcttmili marxic;;Jj trans(ughi della loro classe d'appartenenza. la borghesia. La eoscienw deriva alla classe ..:dall'esterno 11. cioè « dall'esterno della lolla e<:onomicn. dall'esterno della srcra dei rapporti tra operai e padroni ». E' il partilo, l'organizzazione dei ri,•oluzionari dotati degli strumenti d'analisi della scienza marxista, a incarnare la coscienza rivoluzionaria del proletariato. C"è, nella 1radizione an1ilcninista, un argomen10 di cui è bene forc subilo giustizia: quello del k burocratismo • connaturato alla concezione leniniana, La storia del partito

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