giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

una interpretazione leninista della realtà di classe. Il compito dell'avanguardia è naturalmente anche c1ucllo di portare questo discorso-esigenza a livello di massa. nella sua azione politica di fotto. ravanguardia cle\'C far scaturire dalle masse piti coscienti e poli1icizzate <1ues1a 11ccessi1i-.. Ma è d'altronde irreale pens<.ire che il partilo esca dalle masse come costiluzionc politica-organiz:rnli\'a direttamente e linearmente da loro espressa. L"organizzazione politica rivoluzionaria non nasce come esigenza oggct1h•a della classe ma piuttosto come momento soggettivo di presa di coscienza e di volontà di intervento per il rovesciamento delle strutture oppressi\'C esistenti. In questo senso rimane chiaro come il compito del partito non si esaurisca con la presa del potere. ma tibbia una funzione irrinunciabile anche successivamente per nwntenerc la rivoluzione e la coscienza delle masse a livello pcrmancnlc per la costruzione della società comunista. Il partito si pone in un corretto rapporto con le masse, senza strumentalizzarle e manipolarle. ma deve rimanere il momento di riferimento. il momento di massima elaborazione teorico-politica do,,e confluiscono, in termini c111incntemenle dialettici, le istanze e le coulraddizioni della classe, per trovarvi indicazioni politiche tattiche e stralcgiche. Quando saranno perlomeno impostati questi problemi. (Juando il P. O. come linea politica e organiz.zativa sarà effe1tivamentc patrimonio di tutti i compagni, e nel lavoro pratico e nelJa creatività rivoluzionaria e nelle indicazioni strategiche di fondo, si porrà in termini concreti l"istanza di un ufficio politico dove tutti i compagni. a rolazione e senza esclusioni, siano chiamati a fare espe• ricnza di direzione politica. Se non abbiamo mal interpretalo il senso della proposta di Luciano, ci sembra che porre il problema oggi, corra il rischio di esser<" una soluzione precostituila a quei nodi che dobbiamo. il nostro parere, svolgere prima della creazione dell'ufficio politico stesso. Bisogna che tutti i compagni siano in grado di comprendere la realtà di classe in cui operano. e da questo scaturirà una coscienza ed una capacità politica indispensabili a che il lavoro rivoluzionario non rimanga una esperienza di pochi. Portare quindi avanti il lavoro nei gruppi. creare rapporli di scambio, <li infornrnzioni costanti. mettere i compagni di fronte a precise rcsponsabiliti1 politiche, a11cnunrc in <1ualchc modo il limite. gii1 detto. nncl1e minimo, dello sponlancismo. Già la creazione di nuO\•i gruppi come <rucllo di au• todifesa e conlro la repressione. porta alcuni com1>agni nd una rcsponsabili;r.zazione immediata (si lrallercbbe di farei cntrnre compagui. che. pur do,·endo dare delle :-erie garanzie di con1inuitil e di scrieti1. non si idc111ifichino tout court con i compngni che di fotto stanno facendo CS"l}C• rienza di direzione politica). ma altre 1)0ssibili1à devono essere ricercate a queslo riguardo f... I Adriano Sofri (relaz. introduttiva) Non è un caso che la discussione fondamentale che ci impegna si svolga in questo momento: la crescila del nostro lavoro e la matu.razione generale dello scontro di classe sul piano nazionnlc e internazionale mo1ivano Ja necessità di <1uesla discussione e della chiarezza sui temi che coi1H'olgc. Non capire questo, non dare alla discussione il massimo di apertura e di profondità adesso, significherebbe castrare lo sviluppo della noslra allh•ilà !corica e pratica. Cerio, non dobbiamo esaurirci in un dibattito per• manentc e paralizzante; per questo propongo che si segua un ordine ragionevole. Il compito di questa prima fase è quello di presentare e corredare con la maggior compiutezza possibile le varie i1>0tesi di fondo che sono tra noi. Una fase successiva dovrà vedere l'acquisizione e la partecipazione critica di tulli i compagni 3lranalisi delle diverse posizioni nelle ,•arie sedi di la,•oro. Una terza fase dovrà riportare alla discussione e alfa elaborazione generale, con una sistemazione, pur se parziale, degli clementi di fondo su cui impostare l'attivilà futura. Perché il problema del partito - non come problema meramente • organizzativo i., m3 come problema di prospettiva politica generale - non ha ricc\'uto fino ad oggi - 21

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