giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

mente l'osservanza di tale necessità non è di per se slcssn suHiciente ad assicurare la vittoria). L'organizzazione del lavoro d'in1en 1en1O e a11cl1e di elaborazione politica in gruppi è slaln il primo passo in tale direzione. Abbiamo tuttavia concepito i gruppi in forme non rigide sia nella partecipazione dei compagni sin nel rapporto dei gruppi con gli altri gruppi e con i compagni che di fouo hanno diretlo poli1icnmcntc u: Potere operaio 11: nel senso che non è necessario, anzi credo che sin dannoso. che i gruppi si solidifichino allorno agli stessi compagni. che i gruppi non abbiano una loro ., s1l0nta• nei1à • pratica, una loro autonomia. ecc. Ma si è nel con• tempo andati avanti rispetto al lavoro. diciamo cosi assembleare. che in larga misura registrava quantitativamente e qualitativamente presenze larghe ma partecipazioni scarse sia alla discussione. sia - e pili ancora - nl lavoro pratico. L'orgnni7,1,azione dei gruppi ha reso anche pili largo e collettivo il lavoro di direzione, supe_rando n poco a ~ quel carattere personalistico o familiare che l'assemb1cismo etermma racorrenlementc a lh•cllo di direzione poli1ica ( questo accenno è, in una cerla misura. e con la considerazione di una situazione oggettiva particolare, anche aulocritico). Tu11avia. credo che si debba fare un passo ttvanti in considerazione proprio della esperienza dei gruppi. dell"aumento quantitalivo di " potere operaio ». del miglioramento qualitativo dei compagni conseguente all'csperienzn politica sin qui falla, delle necessità generali illustrate sopra. Queslo significa, in pratica, la responsabilizzazione della direzione poli1ico sicché essa coslituisca un riferì• mento sicuro, uscendo dall'auuale stato di provvisorietà che è la causa non uhirno della mnnçanza di informazione, di coordinamento di maggiore dispanihililà personale lamen• talo da alcuni compagni. Si tratta, iwomma, di darci un ufficio politico o qualcosa di corrispondente che abbia la responsabilità politica colleuiva del lavoro di « Potere operaio• e la eserciti secondo una opportuna suddivisione di compiti e di responsabilità al suo interno sia nei con!ronli dei compagni che di II Potere operaio » fanno parte, sia nei confronti deHe forze esterne. Le uiie proposte erano due: _.un uWci<!_PO• l:.!,ico composto dn compagni che rnpprcscnlino i vari grup• pi operanti m Pisa, revocabili o anche. in c~o di ncces• sità. sosliluibili ( rnagnri fissando i tempi per le opportune rotazioni): oPÌrnrc un ufficio politico Jormalo dn 1111cerio numero di ~ompagni eletti dalrasscmblca. revocabili e CO· munquc solo per un pcrio<lo detcrn1ina10. \'orrci ;1ga-iungerc ora che la preoccupazione che ~e al ric.1mbio e alla revoca non è mernmcnlc dcmocraticislica. mn i-oprattutto funzionale. nel senso che è opportuno che tutli i compagni facciano una cs1>ericnza di direzione poli1ic.a. pcr<'hé lnlli i compagni sono o possono essere in grado di fore Inie esperienza: cosi com·è necessario. in caso di necci.sità. allontanare <lnlla direzione politica quei eompugni che. per una ragione o per l'altra. fossero ,•cnuli meno ai do,·cri politici delln direzione e dell'azione collettiva. Allo scopo di fugare c,•entuali perplcssitii che. nella lettera con cui formulavo la proposta dclrufficio politico, può a\'cr de1ermiua10 racecnno. se ricordo bene. a « problemi economici dei compagni ». snri1 OpJ)()rluno precisare cht" quell'accenno non avc,•a nulla n che fare con la pro. posta dcll"uf(icio politico. e che i problemi economici dei compagni si possono e si debbono risoh•erc in mille modi, escluso uno: quello della loro assunzione come fuuzionnri a pagamcn1O oggi del " Potere operaio "'· domani della Federazione. domani l'altro del partilo o del comitato. ccc. perché qui sta la radice materiale del burocralismo che per altri motivi difficilmente può a11ccchirc. Il fo110 che si ,,j,•a in una socictù di sin pur relativo benessere. facilila il doveroso « meeennlismo ,, fra compagni o anche di non compagni a fa,•ore di nostri compagni: e in ogni modo si dc. ve assolutamente pretendere. quando è necessario. che i compagni impegnati politicamente col « Potere operaio » siano trasportati, nutriti, ospitali. abbeverati e anche ri,1cs1i1i. oltre che curati, da parte di altri militanti come da pnrle di simpatizzanli, conoscenti. parenti. ecc. Le due proposte per un ufficio politico hanno puramente un valore indicalivo. come un·arrermazionc pralica di necessià non meramente !corica o astralla, Ci polrcbbero essere, cioè, altre soluzioni. magari riflc11cndo su esperienze ahrui e opportunamente adaltandolc o integrandole. Tor- - 17

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