giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

-.1rnda l'l1e inh.•11dl~jH'rcorrer<' pt•rcht: o ~i dbp<'rdc. allr:1- '<'r--0 rimpe~no dei .;ingoli ('Olllpagni ehc ne fanno pnr1c· ru-i grandi mo, imenti ,li mas~n e in ••1uelli porto m•anti l"inh·iati,a ri,oluzionari:, oppur~urc e:;scndo presente. scrn• prc- pili e ..cmpre meglio pre ..cnlc. in quei 1110\imenti. att~le 1u11a,i:'I al con--0lid:11nenlo. al rnHor7amcnto e :tl:.. /":unpliamen~la propria a,anguardia~ Sc'-::rimancs,;cnel- _,.,le dimen ..ioni alluali ( ma di folto non ci rimane perché .!!i ,ono gii1 reglSÌrnti in <1uesti anni un certo con:;olidnmcnto. un cerio rnHorzamenlo e un certo t1111plir11ncn10 dcll'al:mg-uardia ini,inle) I( Potere 01H'raio ,j finircblw. in l'ro ..pclli, a. con l'c-lingucr"i. (".risuhercbbe una m('ra pa• le~tri!.....difornrnzione di 1e quadri 11. - ~i è però ri1)elutamcnte dello che « Po1cre 01H'raio » non crc'-Cc ,-,u ,e ste ..so, non C cioè il• ,amo buono per il partito dell'indomani. e quc<:Jo è vero. E per <1uesta ragione si C comcnuto. dopo alcune e.spcricnze eon1raddito• rie. che in situazioni lontane dn noi anche se mosse dal 110.. 1ro c:;cmpio o maturate con riferimento alla noslra cspc• ricnL.a. altri 1t Poteri OJ)erai 11 facessero il loro l,woro politico nulonomamcntc. L'autonomia. naluralmcntc. non esclude lo c:icamhio. l'incontro. il coordinamento, ccc. Sono tutte cose che si sono ,·crificalc anche se con clifrieohà non con la ncCC"<:..riacontinuità. E' difficile dire oggi <pialc possa c;.scrc lo <:J>0ecopolitico. non meramente formale. di que.,la ere.,cila e moltiplica1-ione di f.:.ruppi aulo• nomi di 1( Po!erc operaio )I pili o meno parnllcli :li 1t Po- ~1>craio » della noslra zonl"l.Si potrebbe tultavil"l azzardare ripolcsi di uno sbocco federativo. anche a non troppo 'lontana <:cadenza. n mano a mano clic la necessità dclrinconlro "i"tcmatico e del coordinamento c:iu alcune questioni (I>er c<:empio. lotte per· il rinnovo dei contraili di lavoro. lolle dc-I mo, imento studenlcsco, lotte contro il rinnovo dcll::i , \TO. organiuazionc dell"autodi(csa e collegamento per le manifcc:itazioni. ccc. e contro la repressione) si farli sentire. come già dd resto si fa sentire. con caratteri di urgeru:a. Lo stesso Sds. cht' tutta, ia ha una dimensione e una colloC'azionc politica di\'ersa dalla nos1ra. è organizzato su un piano foderale. con un comitato federale cornposlo da 16quattro compagni e due presidenti. rcspon'-nbili 1:.er tulla la Hcpubbliea federale. E anche in Germania e~i:,l0110grupvi locali piullosto indiJ)cndcnti e con strullure organiua• IÌVC \'MÌC, Noi siamo di\ersi dalrSds 1:.erché appunto siamo una avanguardia politica esterna ai grandi mo\•imenli di masc:ia. e il nostro inlcn·enlo è o lcndc a diventare multiplo. a in- \eslirc cioè tulio il J)rolclarialo nelle sue varie articola . 1ioni sociali. ~la n maggior ragione abbiamo bi.l!Ogno di eonscE!uirc una dimensione nazionale. E allora pcrchC puntare su uno iabocco fcdcralivo anziché direttamente " decisamente partitico'? Secondo mc. soprnllutlo per questa ragione. Poiché i fatti ( vedi a esempio Cecoslo,•acchin) e l'elaborazione teorica, ci portano sempre pili a COll\'Crgcre sulla linea politica generale dei «cinesi» (il che non significa affollo una idcnlità formale, ma al contrario una esigenza di • originalità » dovendo noi coniare sulle nostre forze a fini rivoluzionari, e nelln nostra situazione concreta). mi J}.lrC evidente che, prima o poi, si porrà il problema di un rapporto « dialettico» con il partito m. 1. d'Italia. nel senso che noi dobbiamo spezzare con l'azione >ratica. rifcrila corrcltamente ali teoria un comportamento formale che falsa la lcoria nella misura in cui ri• s~gnn nella pratica. Dalla risoluz~ questo rapporto. che è possibile pre,•cdere positiva se noi sa.remo sul scrio dei marxisli-lcninisti, dipenderà il successivo futuro nuovo sl>0eco organizzativo che ora sarebbe del tulto vcllcilario e accademico prevcllerc, ma che l'organiu:azi,one nazionale federativa contrilmircbbc cerio a determinare. Se dobbiamo percorrere questa strada. mi sembra che non si possa lardare ohre nella ricerca di forme organizza• tivc proprie di un'avanguardia politica ri,•oluzionari~ stessa necessità ri\'oluzionaria, che è politica ma che pre• suppone lo scontro violento sulla base anche dclln pr.ntica d.iretln oltre che della riflessione storica, Unpone che si passi dal provvisorio al regoln102 dalla impro\'visaz.ione alla disciplina. Tutta l'esperienza rivoluzionaria richiama questa neeessilà, e dove <1ues1anecessità non è stata conside. raia e osscr"a~ si sono avute sconfitte ( anche se natural-

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