giovane critica - n. 19 - inverno 1968/1969

della co-cicnt:1. di eia-~ Jd proletariato. La finzione <lclla democrazia parlnmcntarc borghese si basn sul folto d1c il parlamc-nto appare non come organo ,lclropJ}rcM<ionedi clas- •e. ma come orgono cli « 111110il po110lo». Ogni radicali. -=mo \Crbolc- - con il fallo stc!".-o clcllo <:na 1>0-•ihilitli d"<••plicar-i in parfomenlo - ri,ulla opporlunistico e riprO\c,ole nella mi-=ura in cui rnffon:a le illusioni degli -1rali mcno co~cicnti del prolNariato nei C'onfronti cli qu<'- •la finzione. Bi,ogna qui·1di sa001arc il parlomento in q1u111toparfomNllO. e l'a11i,i1à parlamentare dcv"cs~cre .!-pinla oltre il parlamentarismo. Con un mie atteg~iamcnto. però. la rnp• prc•cntanza parl:unenlare comunista ,a incontro a un'ulteriore diffiC<1hli lattiea ehe. proprio nel momcnto in cui il 1>ericolo dclrop1>0rtunismo pare superato. risehia di mcl• lcrc in ~erio pcricolo que;:10 lavoro. Que:ito pericolo c:oni;i-te nel fallo che l"iniziati,·a e il sopranento 1a11ico re~la n('l\e mani della borghc-ia. 110110:.lanlctulli i '«.'ri sforzi che la frazione parlamentare comuni;;ta può compiere. Infolli il sopra, ,c1110 tattico si verifica quando una delle due 1,arli riesec a imporre all'a,\crsario condizioni di lotta pC'r SC favore,oli. \la t:'i è già notalo che op:ni stao:i parlamcntaris1ica della lotta è una l'illoria della borghesia: il prolclarialo perciò in numerosi ea:;:i è posto dinanzi a <1uesta '-Celi.i: o e,1itare la lotto decisi, a ( ma la stasi porlam('ntare rapprcccnta un serio pericolo d'opportunismo). o ~pingcr•i oltre il parlamcntari.!lmo. ricorrere alrappcllo alle ma""C in un momento che purtroppo rc.!lla fa,•ore,•ole alla borghc-=ia. L"ésempio pili chioro dell'irresolubilità di queslo p10blema ce lo oHre l'allualc siluozionc del proleta• riato ilaliano. Le clc1.ioni - che si sono svohe all'insegna d'una grandiosa « agitazione » comunista - hanno fatto guadagnare al parlito ~n numero considerevole di ,•oti. E con questo? O si prende parte al t1 positivo lavoro II parlamentare ( coo:a che Turati e i suoi accoliti auspicano). con questa conseguenza: villoria delropp<>rtunismo. svilimento del movimento ri,•oluzionario: oppure si opera un aperto sabotaggio del parlamento. con questo conseguenza: prima o poi avverrà lo scontro diretto con la borghesia. proprio quflndo il proletariato non sarà in grado di llCC· 104 - gliernc il momento. Non si fraintcmla: non partiamo dal ridicolo prempJlOSto che si JlOSS.i" scegliere il momento 'Il per la rivoluzione: al contrario: ritcninmo che le esplosioni ri,·olm:ionarie sono azioni di massa spontanee. durante le ,,uali al partilo spella il eompito di rendere coscicnle il fine. cli indit·arc la direzione. Ma J)C'r il fatto stesso che il punto di 11:irtenza di <1uesto scontro po:isa e-=sere il parlamento. la S(lOlllanci1i1delle masse corre scrio pericolo. L"ai.ione parlnmenlare si muto in vuole dimostrm-ioni (il cui cffcllo con !"andar del tcm1l0 proslra le mosse e le addormenta). o porta alle fortunate pro,·ocazioni della l,or. ghe~ia. La frazione italiana. temendo quest'ultima evcnlualilà. oscilla senza sosia tra vuote dimostrazioni e il cauto opportunismo della retorica ri,·oluzionnrin (assieme n questi errori 1a11ici di me1o<lo. cerio sono stnti co111piu1iahri errori tattici di contenuto. ad es. la dirnoslrMionc piC'coloborghcsc per la repubblica). 4 Da quest'esempio esce rafforzata qul"lla tC<lrin che • moslra come llOSSndi,•enlare rischiosa per il prole. larialo una ic villoria elettorale». Infatti per il parlito ilaliano il maggior pericolo sia nel fallo che la sua a11i,,i1à antiparlamentarc in parlamento può portare molto facilmente alla distruzione del parlamento flesso. senza che il proletariato italiano idcologienmente e organizzativamcnte possieda ancora In maturità necessaria alla lotta decisiva. Il conlrasto Ira villoria cletloralc e imJHCparazione chiarisce senza ambagi l'inconsistenza di quella argomenrnzionc fovorevole al parlamentarismo. che in esso scorge una specie di c< parata militare » del J}roletariato. Se o~ni voto ottenuto significasse realmente un vero comunisla. queste obiezioni non si porrebbero. avremmo fin da ora una notevole maturità ideologica. Ma questo mostra anche che !"agitazione elettorale come mero strumento di propaganda non è poi tanto irreprensibile. La proJ}aganda del partito comunista deve servire alla ehiarifica1.ione della coseien1.a di classe delle ,nasse proletarie. ol loro risveglio alla lolla di closse e nello stesso tempo dev'essere dirctla. in maniera quanlo pili intcn<;npossibile. ad accelerare il processo di diHerenziazione

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