cidomcnte positiva, seppure critico. delle potenzialità dello sviluppo capitalistico nazionale giunto alra11uale livello. conduce anche i nostri meridionalisti comunisli. seppure pit.i duramente degli altri, ad insistere su 11rctcse (( contraddizioni inevitabili » nei processi di razionali1.Zazione delln vita economica e delle sue fonzioni sociologiche. La conclusione che si ricava, analizznndo tale linea crilica, è che essa si risolva in una piallaforma fondata sulJ'obicltivo di minima di correggere le disfunzioni !;<'• condarie che affliggono e rallentano lo s,1ilup1>0 capitali. slico ( e ciò può comportare. sul piono lallico, scelte via vin diverse, che vanno dall"opposizione intransigcnle all'ap1>0ggio al governo su determinate qucslioni) e sull'obie1tivo di massima di rappresentare in prima persona sul piano politico e governntivo, soli o insieme aJ ahrc forze, Je esigenze di tale svilupJ>O, con l'intento di renderlo « equilibrato >1. 2 Le sommarie osservazioni fatte fin qui J)Crmettono • dunque di stabilire un punlo fermo, per altro non nuovo: che nel venlaglio cli 1>0sizioni J>Olitichc che va sotto il nome generico di « meridionalismo * non è oggi presente alcun programma che - di là delle dichiarazioni generiche, alla prova della prassi di ogoi giorno - appaia come realmente anti-capilalislico •. Alcune earallerisliche appaiono determinanti in que• sto senso. La prima è rappresentata dal fatto che lali posizioni, ponendo come s'è ,•isto raccento (tanto a livello di analisi socio-economica, quanlo a livello di dichiarazioni 1>0litiche e di prassi organizzaliva) sulJa eontrap1>0Sizione nord-sud. contribuiscono a sviare l'attenzione dal problema che è invece, a n05tro avviso. quello di fondo: mellcrc in evidenza il carattere unitario del sistema socio-economico nazionale, unitario tanto sul piano delle decisioni ( cioè del potere, che si esercita in ugual misura e atlrnverso una serie di connessioni inscindibili in ogni parte del sistema), quanto sul piano dell'esecuzione di tali decisiooL Ciò conduce a notevoli distorsioni di prospetliva ( o mistificazioni). Può condurre - per c~cmpio - ml una r-01w(•1ionc otlimistieamentc unilincarc dello S\•iluppo storico. Mila <1u:1.lel'arca « SO!losviluppala * appare come uno te :-.Indio precedente » sulla vi.i giri pcrcon;:1 dalle aree J}ili l',\'ilup• pale, e non ( conù• prccil!amcnlc il caso Jd rn(•1.1o~iorno) come il prodotto dello s,•iluppo del sistema nel suo t:om• plesso. Forse. molli compagni. che non hanno .sludiato l.cnin a sufficienza. penseranno che non vale la JlCnn di prcn• dcrc in considerazione una simile c,·idenlc trl\ iali1i1 tco• rica: ma <1ualsiasi mili1:m1c meridionale- impc~uato in 1111 lavoro polilico di classe sa bene quanto P"SO pratico essa cscrcili ancora, lnlllo nella dirfusionc di a<:pcllafi\(• ,('rSO ìl futuro, che hanno il loro prezzo nelraccettazionc pazicnlc del presente•. quanto nella diffusione di quel mi!'IO di senso d'iuferiorilà e aggressività verso il o :-:Cll('1llrionale II in cui lale pazienza si oggctth•a, cose che. se non costituiscono ostacoli allo scalcnarsi di lolle anche assai dure. coslituiscono però spesso un limite pesanrc alla 1>0s• sibilità di S\•iluppare da <1uellc un li\•cllo cli coscicnzn che superi l'ambito te meridionale " per riconoscersi nei motivi di lolla dclrinlcro proletariato na.zionnlc e internazionale '. Non a caso le organi~.zazioui uHiciali della sinistra hanno sempre fallo sforzi l}Cr imprimere alle lotte com• bnttule nel mezzogiorno. anche le J}il'i dure, un carallcrc soslanzialmcnte interclassisla, che avcw, come unità fon. dameniale di riferimento 11ou fo classe proletaria - anaJizzata e definita. ovviamente, nelle sue carallcristichc slo• rico-sociali determinate ( che in parte non coincidono con quelle delle zone piU s,•ih1ppa1e) sulla ba.se delle quali. f>Oi, sarebbe 1>0ssibile anche un discorso corrc110 sulle eventuali alleanze - ma la comunità loc<tle. intesa a priori come entità sociologica al cui inlerno è J>OSsibileritrownc una inlcgrazionc d·intcrcssi Ira s1ra1i sociali diversi. Ciò ha condotto. nei fntti. a tro,•nre in molti casi una unità, ( quelJa unità 1>0li1icadi « rirmscila del mezzogiorno ,. a cui Ca riferimento, con grave disappunto dj Chinromonle, il compagno Cuerra. nell'articolo citato). che però - proprio perché è fondatn non su un"anali.si corretta delle classi nelle regioni meridionali. ma su un 11 n - 87
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