Il h•ma ddla politica unilaria di cla,,se è un grande lcma di 111cdi1azionctli ~tudio e di lolln per le forze politiche italiane. per le nuoH' generazioni del 1110\'imenlo opernio. per il ruolo ambi ..i.oMi che <111ellapolilicn hn giocnto. per i condizionruucnli cui è soggiaciula, per i prezzi che lrn pa~ato. per gli s, iluppi che le si possono a1nirc. Ccrlarncnk un procc~so storico complesMJ e anche conlorlo. calato in una pnrticolarc situazione politica e di classe. non può in ~cde critica e llutocritica essere vislo con ~pirilo trionfoli.5ta. Molti interrogati,·i c molti problemi abbiamo di fronte, organizzali,•i e slrategici, noi che <1uclla politica ,ogliamo ripulire e \'ogliamo portare avanli come un contrih1110 inclispcmabile J>Crl"apertura di un discorso ::.,ociali!llant'lrarca del caJ}italismo avnnznto. Ma non è un t':l"O. a mio a,,iso. che le forze che questa politica hanno co~truilo e sah alo dalla liquidazione abbiano pur sempre rnpprc.,cnlato b prima risposla del movimenlo operaio italiano alla rollura dclrunità di classe e al riforrni"mo: non è un t':J-"Oche a que~te forze ii:ide,·c la ripresa del problema di un nuovo rapporto tra massc-istitulo di classe-partito e <1uindi la ripresa del momenlo consiliare e del momeulo del polere in una silu3zione ritenula di transizione democralicn. Al di là delle riscn•c e delle precisazioni che ho fotto, il pensiero e il con1ributo di Bartellini rappresenlano pur sempre un aspcllo della ricostrm;ione di una linea classisla nel movimenlo operaio italiano, per gli aspelli ,•alidi che il massimali~mo italiano morendo ha lascialo alla clas• se operaia da cui era stato generalo: per essere staio - come scrh•cvn Cobetti nel ·24 <1uando nc5suna altra com• ponente SO<"ialistao comunista del mo,•imcnto operaio pote,1a aspirare a questo elogio - « frutto di un libero sforzo proletario. cresciuto J>Cril sacriricio degli umili e non in regime di so,·,•cnzione o per i contributi di classi o nazioni cstrant'C alla vila delle plebi italiane». Questo scritto si collega al precederite studio di Merli apparso sul 11. precedente di Giovane critica; di quel lesto costituisce uno sviluppo storiografico e politico. Non è clii non veda i dissensi esistenti fra l'impostc,;;,ionedi Merli e la linea della rivista, legata alla crescita politica dei « gruppi ,. e da essa modellata. P11r• tuttavfo riteniamo i,1eccepibili molte delle criticlie rivolte da Merli alla mentalità « gruppologìca •• e soprclltutto riteniamo ccnlr<1leil tema ricorrente nei suoi scrilli (che C /lOi la giusti/icaz.ione politica della s11acollaborazione «organica» alla rivi.sta): la dialettica, cui dare impulso e concrete;;,urdi temi'. politici, tra le frazioni avun;;,ate ciel movimenta operaio orsani:.:.ato e i gruppi operanti all'esterno di essa. 84 -
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