Uno degli obbiettivi economici della fase di tronsi:ione è arri. t·ore allo e,i,ten:o cli un unico settore statole oll'intcrno del quole i beni di produ:ione possono sutldividersi. riportirsi ,en:o coinvolgere l'otto dello 1combio fro merri. In queslo senso i beni e/i pro1l1uit"'e non sono mert:.i ma M!mplici beni u1ili, non /u,n,10 volore 1/i ,cambio mo Wlo ,:olore di uso. Lo riporti:ione può /un:iono,e tramite lo mo11elo. mo questa cusumc il si&ni/icoto di un puro ,111,mento contobile e non di un meno di pagamento reale fra o:iende. Lo moneltl con1inuo ad esistere t:.ome me,:o e/i pogomento rt~ole oncl1e nel sellore dei beni di proc/11:ione quondo in r1ue110 esistono tipi di proprielii diversi, come ,,uello slotole e q11ello coo- ~rativo c/1e si tt:.ambiano i loro prodolti e traggono i lou, reddi1i Jn fonti direrse. E1i11en:o del settore coo~rolivo vuol dire c/ie e,,,,,. ,.n gruppo poriicolore di produllori i cui reddi1i dipendono, o/fouo ciel/o scambio t:.on il sellore m110/e, dallo redditivilò ,tello foro (l.:;iend(l.t:.ooperaliva, do1·uto a cirt:.oston:e porlicolori. E' il ca.10 ,!elle coo11i>ro1fre og,icole cl1e t:.omprenclono la moggio, porle clello popolo:ione rnrole e/egli stati sodo/is1i. Dn q11e,to si cec/e c/ie ore o/l'interno del set/ore stata/e si prenda in con,iilera:ione la redclitivi1ò <lelfe singole o:iende come criterio orien1a1ivo degli i,n·e,tirnenti e ot·e si losci alfe a:iemle !llestt la possibilità cli ,li1porre ai fini procfo11i11i di questi ìn1!e11imenti, ,i 11obili11:efra le imprue slalali uno ,i1ua:ione analoga o quello esisrente fra le t:.oop,.,a,ii:e. Si inlrod11ce, cioè. il clenoro come meno di pagamento reale nnche nel sellore statole dei beni di pr0tfo:ione, si dii ai beni lo con,isun:o di merci, si i:a contro fa tenden:a a/fesri,uione grod11ale del denaro " cli turfe le al1re categorie economiche capitoli,te. ( Tullo ciò noturolmerile so/o per il sellore dei beni di prod1i:ione, non per il consumo ove il ,tenaro con1in110 a /nre tulio fo suo porte 1ino alla • di11rib11:ione secondo i bisogni•.) Tulle lr 1i111a:ioni 1rr1111ilorie,come quelle clei paesi 1ocioli1ti ade1.t0, 1:anno onali::ale secondo q11esta imposla:ione, cioè, tenemlo co.1ta11temente presenti gli obbietlivi finali ,lei oomu,.ismo, altrimenti llOn ,i sarò in t:.oncli:ione di fare neuuna reale a"alùi di. classe. Il primo rnQdo t:.Ont:.ui ,i vuole dare rilievo alla re,ldi1ivitò è quello di dor rilievo al profitto. E· sul conceuo del pro/iuo che Ji accentua"o i principoli contra.sii nei paesi socio/isti: dalla riforma del pro/illo di Ko11r,hin, olio rivolu.iione culturale, o&,li ,tali dello E1iropa orientale . .A porte i morivi generali e"unciari ten• denti a ne&,are risalto al profitto come malore o ant:.he solo come termometro della economia, c·è dell'allro. Il MIIIÌO del pro/illo non è 0//0110 un j,.Jice neutrale, tecnico: findice piU ,intelico per valutore l'effit:.ienza. il rendimenlo degli investimenti e~. (come vogliono far credere Dobb. Blumen/eld, e solo per dare un'idea di come ,io ben t:.ollegoto e /in dove si spinga questo schieramento, attChe Sun Yefang, ;mportan1e economùta della linea Liu Shooqi: vedi Vento dell'Est, n. 8). Nel capitalismo è l'espreuione del plusvalore, quan1ito1it,omen/e <le/armato dalle l••ggi tlf'llo t:.ont:.orrPn:a o <ii>l mo11opolio. Si oggi1111geal p,e::o di co110 d"ll" m,.,ci come ,mo 11ercent1,afe nl pre::o di t:.o.sla 1/euo. P"' 1ll'Jf'rminare il prc::o 1/i pr0</u:ionl'. Quesla perrenluale 4' 1em/,.11:iolmente ug1wle, in regime di concorren:a fl"I 111111' h• im11re3c. ti suggio ,lei pro/ilio lw cio;. in.sito nel s110 mecranismo i ro11relli di i,i1c,es.1e particola,e e ili concorren, :a. I 1ue::i 11ui11di11Pt.,rminoti twmile il SOJ?&io df'I profillo hanno 1111 rnlori> polilif'o ( c(Jin11olg(mo t:.ioè un rappo,10 tli claue) ben determinulo. Si w,w farnuJti t:.ome .slrumenli dì abbiellivi particoln,i: /'inlereue 1/egli impremliJOri, il fun:ionomeMo 1/Pl t'apiMlis1110. /\'elio fa.se ,li tra,ui:ìo11e al comuni.tmo gli obbirrtivi sono /,:,n. domentalmenle dii:ersi: non determinati da in/eressi sNtorioli e a "'"'"" IPrmine mo: soJIÌIHirf' alfintereue parlirolare q11eflo globalf' dl'lfa sof°Ìf'lii. rlimino,e 1.,. 1lilfn1•n:e rii sviluppo /ro so1~elfi eco• nomit'i. f.,. c/ifl,.,rn;r /rCI campagna e t:.illà. fra lavoro manuale ed i11U•llrl/11ale ecc, Tullo ci(/ si può /orf' so/o riseri:om/o.si ampia po,- sibilitò (li in1eri;ento et:.onomico cl1e vado ben ol di lò del mct:.- coni.1mo 1/ello CO'II f'11ie11:a di ogni impre$0. ciel criterù, di /nre ,_li i11re.11imer11siolo nei seuori pi•i rPdditi:i e in generale dd farlo 1/i esaurire IMIO il fl/01:f'llle f' il .sen,o ,/ella vira ,oriale nPlla ,.sc/1uira rirerca ,lei mouimo rendimento. Mo tJueJlo ,iguar,Jo le CQn.teg11e1t:e polilirlie. soi•rMlrnllurali che 1,-edremo poi. Il cliSt:.OrJO i11olrrf" 1/ii·enla mollo pili immediaio se ,i considero che tulli q11e11i elfe11i sono enormemen1e aggra,·oli dal fallo che all'introduzione dell'i111lit:.eilei pro/i/lo come de1ermino11le 1i tende semprP- o rollegare 11uello del meccanismo e/egli inrentivi, crest:.enli in q11on1i1à t:.ol wo/illo ,1euo. Cù,è ,; losci11 alle o:iemle pnché ne 1/i. spont,11110 personalmente t:.ome inr:esiimen1i e oi t/irigenti come in• ttnlivi 11110 parte impor1an1e di 11ue&iiprofiui. In questo modo si rreano e ,i cri.stolli::tmo ,/egli interessi parlit:.olnri e pri1.a-oti delle ,ingoi e n:iende-1.!irigenli ( ogni o:ienda in1egra10 coi propri clirìgenli a formare dei complessi ,,niri) rl,,. hanno lldlo fin1ere"e a J)erseguire con ogni 111e::o. ogm,no per conio proprio e mo&,ari a danno ,/elle oltre il 111ouìmo pro/illo. Si disarticola cosi la 11iani- /ica:ione rl1e 1ende a 1lir:enlare la somma (sia pure deformalo e gui,lala ,io un morenle uni/icntore) delle deci.iioni e degli in1ereui dei r;ori c/irigenli cli a:iendo: in questo ttn.to simile a quella copi. 1ali11a. Ma lo wmmo sio pure deformata delle det:.i1ioni unita alla tlisponibilitii di meni di pagamenlo reale tende a rit:.ostituire il merca10 con tultì i s11oi incon~•enienti e caratteristiche anri,ocialiste. Inoltre, nella mi1ura in t:.ui il solario del dirigente si distacca d11 quello clelfoperoio e dipende dalla realiuazione del pro/illo, prende con,isten~a il folto che l'a111m.iione dell'operaio Ji11en1a per il dirigente ( o per il gruppo privile,;010 dei. diri1enti della a:ienda) ocquislo prir:ato di /or:D lavoro come merce che frulla un plun·alare. Inoltre. 1empre nell'òmbito del compleuo inte1rato oiiendo.dirigenti. consùleriamo il pro/iuo ollenuto alla fine di un ciclo di produ:ione. Una porte rimane all"azienclo percl1é ne ,li- - 61
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