giovane critica - n. 18 - inverno/primavera 1968

i'tWrt', :Ol' ei di•p(uiinmo .ld nitro. ill\eec. e ,,o,;linmo .'lhro: -e no11 ha•la il -olo ~11-10 della , itn perché que• -t,1 \ ila po"a continuare ( prrcht; , o~linmo che conti• nui): allora ì_, nrcc•-nrio riflcttrre a11cntnmcntc ?>li ((UCSI0 c in ◄ iu.ilrlH' modo .t[!irc perch1; il mah111110non -..i compia t' tulli i -almi non fini ..('nno in glorio. IYnltrn vartc qu<'•ln c-igcnm 11011 è ~olo 1111 propo• -ilo rulturalc o -cntimcntalc dn hattcre t:ulla caria o da dihallt>rt' a parol<' ('011 , oci ri•t~ntilc. Chi111u111c,in quc ..ta -ituaJ"ion(' (' in ,iuc-ta ('ondizionc. foticn la ,·ila a,cndo pnchc ra!!Ìoni per intC'nderc quc~tn , itn come g:audio~n t· prr !!oder-cla in i111alehc modo ( ((U<'sla , ila): chiun- '1"<' •Ì •rotta c -i ..eontra con l'impegno op1>rimente e <"ifrato di otrni l?Ìorno cd è dunque fuori dalla lielC7.za, -(Ilo apparcn1r. di ,111r•lo n1wigar pittorc'-CO che alliela lt• -ta!!ioni dei bcnpc1H111ti: -ente sopra di ~é. e intorno, ('omr un dato n--ilklnte che l'ng~rc~'-h·iti, fredda del si- •h'ma -i fo pili tr-n, incal,ante: che si stringono invisihili ra1cn(" - oltre a quelle che addiriltura si ,•edono intorno ni poJ .. j di amici; insomma sente che è sempre piU difficile , i,erc. re-i•lcrc per sé, sopra,•,•i,•crc, proprio in ordine ai problemi e alle necc-~ità pratiche, primarie; (" ch(" il rl"l?II0 di bcn~odi è fo~ullo e tocca semmai ahre ,ponde. Ci -arà magari clii potrà trarre ( e trarrà) dcdu1io11i di\Cr•c dallo ~lato de' fotti, non soltanto italiani ( • di fronte- alle -eduzioni del caviralismc d'orsanisation f1a11rc-c. anche a co,10 di do,·crc accettare gli anacroni- ,tici paluda meni i del re;ime gollista, tanta cultura engagéc, hu111nni..l('. rai-onnable abbandonerà senza apparenti rimpianti In ..comoda , ita dc11"3nliconformismo reale"; S. \lorrnia. cit.). \ noi ba-la ,•erificarc i li,·idi e le piccole ferite, -ulla p<'lle. che ddini ..cono, patendola, una situazione. Ci- anche ehi muore. in ~iHauo modo. Tutto è oro. Dunque. a que•to 1>11111f0i.ni-cono per non c..ervire piU neancl1(• i ,li•cor-i •o(i-tieati (fra la VirtU. e il IJ'Thisky) dei nco-ale--andrini che di•qui-i ..cono sui ralinscsti marxiani <' l<'f>fiuano l'ideologia della foresla ( t( ciò che fin da prinripio di-tin~ue il peggiore architello dall'ape migliore 4è il follo che egli ha costruito la eellella nella sua testa prima di CO•lruirla in cera ,. ; Marx) . La 1111ale idcoloi;ia ~i pone come una divcr~ione e non come 1111'altcrna1iva (!"azione nella situazione attuale; cd è una diH~r--io11c abnorme. Cito ancora da Sweczy: .. Dodici uomìni. cin-cuuo con un fucile e dieci cartucce, na•co~1i -.ulla cima di una montagna. Un esercito, una flolla. ed una :n iazionc forti di 30.000 uomini, equipag- ~iati con le armi pili moderne r..]. con milioni di dollari di--1)011iliili per far affluire inin1erro11amen1e rifornimenti di , i,cri e di muniJ"ioni. Tale apparh·n lo schieramento delle due 1>arti che ,.j accingeqrno allo scontro (innle. Se il t1uadro fo!---,e~lato lutto ((lii, sarebbe ~lato impos- -..ibilc che i dodici uomini sulla montagna vincc~cro [ ... ] In rcahit non erano aHatto solo dodici uomini; avevano alleati dappertutto n Cuba, nelle montagne e nelle ,•aliate, nei campi, nei villaggi e nelle città [ ... ]. Gli studenti ehe erano politicamente impegnati e desideravano una ri,oluzione furono fin dall'iniiio dalla loro parie. A mano a mano che il 1cmpo 1n1ssn,•a e la lotta si inaspri,•a, sempre pili numerosi gruppi pa~sa,•ano al loro fianco ». Da cui si deduce una situazione « realisticamente» ri,·oluzionaria, una obic11iva condizione di fatto. T3le fu a Cuba, nella com·ergenza che de,•e subito compiersi fra uomini armati e popolazione che allende; tale è in , ictnam. perché c~scndo già in atto, è stata alimentala dall"appog:gio largito da due grandi potenze; sen• za le quali l"eroismo che è leggenda di quel popolo 11011 a, rcbhc che potuto alzare un monumento a se stes- '-O. \la Fidel non può soccorrere il Che nell'epinicio in Boli,•ia; Fidcl può solo esaltarne la morte; il dissenso fra i due vecchi com1>agni è sul modo della 11 nuova,. lolla (sul modo. sui mezzi ecc. per continuarla): è un salto, cioè è unn scelta fra Ja po1ilica e non una di,•cr~a politica ( cioè l'invenzione d"altra politica) ma la continuazione di un'operazione che s'era già con• elu~a ( in tnl modo). E che richiede\'a nuovi strumenti. O-altra parte, sappiamo, la leggenda non è storia. Anche se l'immaginazione $lorica pcrmelle di supe-

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