giovane critica - n. 18 - inverno/primavera 1968

ni di Liu Shao-ch'i: « Passerà un tempo assai lungo prima che la Cina proceda realmente al socialismo ». t ne• cessario un lungo periodo di collaborazione coi capitalisti: solo dopo !"industrializzazione si potrà procedere nlhl nazionalir.zazione dell'industria e alla collctti,•iz.zazione delragricoltura. « Quaudo in (uturo la Cina avrà superproduzione industriale. sarà tempo per imbarcarsi nel 80• cialismo »: allora, si do,•ranno trasformare i capitalisti attuali in managcrs per conto dello stato ( 1949). Quanto nll"agricohura: te li larming individuale dc\'e essere la• sciato seguire il suo corso 1t. te t bene che in <1uesto processo emergano contadini ricchi li. Affittare la terra è legale e « ne beneficiano anche i poveri ». « Preservare la economia dei eoniadini ricchi è una politica a lungo ter• mine». « Quando le famiglie che possiedono tre cavalli saranno il 70%. potranno essere istituite fattorie collet• tive • (1950). « Alcuni hanno espresso l'opinione che dovrebbero esser prese gradualmente misure per scuotere le fondamenla della proprietà prh•ata, indebolirla fino a sopprimerla. ed ele,·are le organizzazioni di mutuo aiuto nell'agricoltura al livello di cooperative agricole di produzione, quale nuo,•o fattore per •superare le tendenze spontanee dei contadini'. Questo è erroneo e dannoso socia• lismo utopistico agrario •· « Solo con la nazionali:tzazione dell'industria possono essere fornite ai contadini grandi quantità di macchine, e solo allora sarà possibile nazionalizzare la terra e collettivizzare l'agricoltura" (1951). Nei paesi dove le forze produttin non sono ancora suffi. cientemente sviluppate. il proletariato e i contadini po- \'eri, dopo essere riusciti vittoriosi nella rivoluzione democratica, non devono trasformarla in ri,•oluzione socialista senza dilazioni; devono prima lasciare che si S\'iluppi il capitalismo. Coerente con queste premesse sarà l'azione volta a osteggiare la collet1i,•i1,u1zione dcll"agricohura nel 1955 14 • Nelle tendenze suesposte sono implicite alcune premesse, che in seguito diverranno oggetto di dibattito. In primo luogo, una concezione arcaica delle fasi della rivolmione, tmperata nella teoria dell'imperialismo di Lenin e di fallo già distrutta dalle stesse vicende deUa rivoluzione cinese anteriori al ] 9•19. I.I livello internazio11alc l· arhitrariamenle presente come universalità e ncccssiti1 di uno sehe111adcterminnto di s,•iluppo eeon<uuico-;ociale: società feudale, borghese, socialista. D'altra parte, questo sd1cma si ripete all"interno di ciascun paese iu .:(' con.:idcrato, indipcndcntcrncntc dal contc~to mondiale e dallo ~\ iluppo della lotta di cla~,e inlcrnazionalc. Il ricmcr~erc di 1111cshl concczion('- è i.lrcllamcnlc lcµ-alo alla ..0110,al111azinnc della lotta contro !"imperialismo: si riallaccia alle posizioni di obhcdicnza :,o,•ictica nel 1945-46 e alla politica delle « ,•ie nozionali » e dello coesistenza pacifica. Aci esso ~i accompagna un'idea a.stralla dello u ~\•iluppo delle forze produtti"e li. Questo appare come un fat. lo lccnico-cconomico J>Crfottamcnlc neutro in r::ippOrlO ai conlcnuti di classe e al lipo di struttura sociale entro cui avviene. Per cui sembra ipoti1.zabile una « coslruzione della base economica fondamentale » ad opera di capitalisti. contadini ricchi, ccc. da utiliu..are al momento huono tal quale per la società socialista. Come evitare che i capita• listi e i contadini ricchi. lasciali a se stessi. fa"nri~cano si lo sviluppo delle forze produttive ma rafforzino o creino nel contempo una solida società classista? Sembra che. cocrenlementc, si 1>ossa rispondere che lo Slrumcnto fonclamenlale a limitare lo strapotere delle classi sfruttatrici è il controllo economico dello $lato. llisulrn chiaro da due programmi: il pa.ssaggio all'economia socialista come trasformazione dei capitalisti in managcrs per conto dello stato e passaggio dalla proprietà pri,•ata individuale alla nazionaliu.azione della terra. L'intcn•ento dello slato a questo lh,cllo e in questa direzione è il solo riconosciuto ,•alido ai fini socialisti. La ,·ia per raggiungerli è essenzialmente l"aumento della produtti,·ità e l"cquilibrio economico. Il reslo ( lo sviluppo libero e completo della personalità ciel la,•oratorc) ne è una con~egucnza. Sarebbe vano, al contrario, ogni afono in dire7..ione socialista attra,•erso radozione di .-:metodi amministrativi :11, cioè attra\•erso il volon1nrismo poli1ico. I sovietici, che sono piU espliciti nella polemica, aggiungono che Lenin si opponeva alfimpiego esclusivo della ,•iolcnza - 51

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