nel rontc•to. r inlorbida le acque. Questo delle ac<1ue intorl,idaH' ;., un moti,o ridondante del potere (ripreso <.·(H1 una corona lii arµornrnlazioni anche rcccutcmcntc dai ,•ari mini ..t.ri polizie-chi); cd i: il richiamo, molto sollc• ticanl('. con cui .-,i tenta di ri;;,cgliare l'indifrercnza, il languore dei h"npcu•anli nei momcnli di marcita. Attentano alle i•liluzioni (dicono). cercano di ro,·csciare tali i,;tiluzioni (dicono): dunque teppisti, cioè personafl'.gi in• definiti o maldcfìniti, non collocabili o nrnlcollocabili, annrcoidi, •en1a una connotazione che li definisca nel panor:i.ma delle ,:i.rie forze conlrapposlc (che poi fini:i.cono per :i.rmoniz7:tr•i a , icenda). Scrhcmlo in altra -cdc che questa it:i.lia fa schifo ( cd è •tnlo dello. mc;:lio. che (C non ci può c:i..screalcun ~hrtto d"oro nella :,ocictà di merda »; Mauro Rostagno. Anatomici della rirolta) intendevo proprio indicare (sia pure dalla ~olita po..-:i:,ionemiserella e pro1cstataria) l'imJIO••ibilitit di reperire almeno una direzione organica, nel• rin-iemc della ,ìhrntione ufficiale. che potesse essere in condizione ( o fo••e essa ste ..s.a in condizione, in crualche modo) di i nlendcrc le nuol'e « necessità » ( e non solo flllC•te) che •i C•primc,•ano dal basso. Pre..-:<.ioniautcnti. d1e. t-pintc non :,oltanlo e,'ersivc, il fastidio dell'apatia ( come condizione socinle), un rabbioso anomalo e tuttaYia "lru~E::rntc bi;ogno cli int·entare (che è molto diverso cd è •oprattutlo molto pili nuovo che cambiare). Un hcl saggio di Sin•erio Mora,·ia ( Lo cri$i della ,:e11era:ione <f1rtrian(I, in Riliista cli filosofia. dicem• lire "67) con-ente di verificare ancora una volta, atlra- ,cr(O la ricop.nizione documentaria ( e documentata) dei problemi e dei pcr<onaggi ( rile,·anti), come la vicenda di questo quindicennio .si sia svolta da noi in un am• bilo nncora subalterno ( mi riferisco al dibattito eultu• raie). con ricuperi rctrodalati fino alla noia e con aggiornamcnli con~umati con una fretta angosciosa; e ben piU limitato su quello delle personalità, dei personaggi, degli uomini clic dicono cose. Un libro come diario in publitico era cd è restato un unicum da noi; insieme alla altra opera dieci inverni, che resta esemplarmente, a mio 2giudizio, n indicare una « punla ,o generazionale di nlta tensione e i11,1uictudinc intellettuale. Ma entrambi i ,•olumi, di Vittorini e Fortini, cosi dcn:i.i e unilari in sC, npparÌ\•ano pili che promolori di novità ( di una qualche novità) come degli indici nega• tivi. sia pure stupendamente disposti, di una situazione; registravano delle co,,d,uioni, mngari parziali e non degli n,,,,ji ( « Quello che possiamo fare, che dobbiamo fare, (' cercare di essere inlcllcttualmenle onesti, vale a dire. prendere sul scrio gli uomini e le idee e non criticarli $e non implicitamente o C$plicitamente criticando noi $le$- $i; e nou credere che le ,1crità dei maestri proteggano i nostri errori»; Fortini). Esprime,·ano dei giudizi (del• tngli) convalidali. meglio: contrassegnati da una « graffiante,, rassegnazione alla diHicoltà di progredire, pur c<1:primendo e cercando questa volontà ( « li passato J>O· 1e,•a essere slato un errore, il ruturo era molto remo• lo li; idem). DiHicoltà per andare oltre, per riuscire a vedere oltre In siepe. Nel senso che, mentre si andava c'-aurendo nei singoli e nei gruppi tale spinta re$i$ten- :ialc (si può dire lo spirito del quarantacinque? o, come scrivc,,a Fortini, le ill,uioni del primo dopoguerra? « Di. rndate le illusioni del primo dopoguerra, aver noi dato ormai quanto era possibile»), si compiva il progressivo scadimento di quella tattica dell'ideologia ( o ideologia tattica) che presiedc,,a, ambiguamente, alla praxis del par• lito; e a questa regressione assistevano, senza intervenire con « cauzioni :11 ideologiche o verifiche tempestive, tutti ( tranne i pochi casi dichiarati) i personaggi della cui• tura gaucl1isante, che già si disponevano a consumare la prima delle proprie terribili ( e periodiche) crisi; or• mai disposti a ripetere, con Sartre, « noi non abbiamo più nulla da dire ai giovani •; e semmai accentuandola, arfrcttandonc il processo di sclerotizzazione, con aggiunta di pcrplessi1à ( per lo più d'ordine privato) e con paure, con il cavillo erudito o una rassegnazione che stabiliz. ~uva tutto il discorso culturale su un terreno in cui si compiva, si stava compiendo, l'agonia della sinistra ( « gloriosa, placata, la sinistra era appena entrata in quello stato d'inesorabile agonia che doveva portarla alla tomba tre-
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