giovane critica - n. 18 - inverno/primavera 1968

l1lllti1·0). l m1 1·er1tim1di minuti dopo ci md1rnit11110n110r11mer1te. cia(cuno leccando.si le proprie ferite: nel no.stro « coin » fo lotta è interrotw. Apprenderemo ,topo che &la coritin,wnrlo C'On ,xiri ir1ter1sità altrore. a pia::.:a 1'fo11bert• llutm,fité. IÀI r>orolac1·ordi11e <• questo p1111to è di di!!per• dcr.si. J'>'!rpoi ritrorarn· ali<"18 a Dcn/ert-lfocliereou. .I Oer1/ert-Hochere"11 !liumo ini:iolmente 2-3000; alle 1:J.30. ,,mutdo il corteo si melle iri morimento siamo 10000. /orse pi1i. /.,<1 disciplirw è auoluw: un mani/e• ~tant<· (' rimprorerato perclif.' è s<rlito su 111w macchina r1 guardare m<'glio il corteo. Se 1m fiore 1·eni.ue mes!IO a( C'entro della !ltmdo nr,(uno lo et1lpesterebbe, Marciamo f}l'r grandi « c<rter1e " che ,·anno d<r u,1 ct1po otl'altro dei ,randi bu11fe1·ortù parigini. Gli !!logtrn pili .sc<mditi !lono « nous s<unme( trn group11$c11le ». « 1rne diu,ine d'enra• gt!, >1: rl,e;. il lin,:m,,:,eio us<rtoir11Hrn:it111totfo /_/l-luma• nitf.' - cui è toccato ru,wre di essere citata. come ,,e::.:a tl'appoggio. tfol 111ir1iMroJleyre/itte dumnte l"ì11tervi!lta tele1 i~ira del lunedi sera -, raggi11ntt1 in volgarità e im• betillitù solllmto da 1111 corsi,·o di lfolJert F::scllrpit. su Le \lonclc ( il quale giorno/e poi si è « adeguato » alfo situa- :ione). Alle 19.30 circa siamo a St. Cernwin de Prés, proprio di,ir1a11::,i ,Ila chiesa benemerita. Là urw nube di gcu l<.grimo,;erii ci attende. f<icomi11cia la b(lttaglia. che O!l!IU.• me propor:ioni .stroordinc,rie. IAmgo tutto il boulemird i:er1gOt1Q<tpprortt<rtele bt1rrict1te. il !lelciato viene complet<rme,ite st·elto. oggelti di llltti i tipi /anno alla bisogna. 1:;· il momento in cui il compito pili gr<1vosospetta alla prima linea perché è lei clic deve tenere. Alle $UC s1>al• le si orga11i::ano catene lungo le quali vengono /t1tti peri:enìrc ì pésantì 1xwés. l<r poli:.ia viene all'analto con le motopompe. succenfoamente co!ltrette a indietreggiare. Altri t1.uulti vengono respi11ti: il bombardamento da parte nostra è incessllrite. Meglio organi:.::.ati - una delle carenze piU !!pettacolari della mani/esta::.ione: l'a!l!len:a di megafoni mediante i <Juali,dare comunica:ioni di lotta e di !IJJO!ltamer1ti -, con. una prim<r linea meglio atlre:.wta, con. ,rna economia estrema di ge!lti e di a:ioni ( molri e mo/te inutili), !li potrebbe tenere a lungo. T111to ciò !li apprende solo facendolo, e di/aui teniamo un'ora, Àn.• 32 - clie <111e.stc, rolt<r ri circomlcmo ( nel <111artiereLati rio è C(/rcm<imer1te /(lcile fcirlo; come se il <1uartiere fone 1m po' la rwstrn gloria e la no!ltra danna:ione, cr !limboleg• gictrc ciol! la momcnlcmea JO!ìtudine politica del movi• mento: gli OIJCrllivenuti e, Den/ert erano ut1a decina, e questo i• 1111problenw politico clte 110n si ri!!olve nello ${H1:io di mw giornata) ritucenclo a !lpe::are il « corpo n dl'ilc, mariifesta:ione, !!cparc111doci.Un gruppetto siamo (l d1itui " in umt !llraclicciuola; sgllttaioliamo in una deci,w dentro 1111magt1:::.inu: umanamente 110n .si può a/• /1011Uire. arm<lli di m<111dia it1tellettuali. in un corpo a corpo tielle fur::,e speciali::.ate. Attraver!IO la vetraia vedia• mo fo 1>oli:ia mauc,crare - letteralme11te - Ire o q1wt• tro compllg,ii. Si ode un funghis!limo. lanchwnte, grido di una mgfl::a, /.,e grarrnle lagrimogene fioccano come la nere. Qmwdo riusciamo " tormire all'c,perto appare cltiaro e/re sirw,o !ll<lti I( tagli<11i » <folfo lotta. Nel punto i,i cui sforno ,w11 ci so110 bcirricate. no11 ci .sono nmtti:ioni. La poli:ia è là <foranti e 1mò /are di noi quello e/te vuole. I cliri,;cr,ti ste.ui dell'U,1ef ci dicono di di!lperderci perC'f,è rw11 vogliono prendersi la responsabilità di quanto può ctccc,dere. lo pago irr que!ltO momento la mia condi- :.io11edi (< stra11iero ». di tipo di passaggio; non lw cOn• llìtti 11é conosco bene i luogl,i. Non !IO dunque come rico11~i11ngermi con gli altri compagni che. allrove, contirrua110 la lotta. /Jopo lunga e!litc,:iorie imbocco il métro ore al/l11i!lco110altri compagni braccati d<rlla poli:.ia che lcmcic, ~rarwte /i11 derlfro il mf!Iro. Sono le 21. I giornali dicono cl,e l'ultima barricata ha tenuto fino alle 21.15 e che urti sporadici sono continuati fino alle 22. Mi reco alfo Mut1wlité dove i troslki!lti di Voix ouvrière hanno organi::.ato u,w con/ere,1:a !IU quanto accade nei paesi dell'e!lt. Fuori !!Ì oclono gli ululati delle ambulanze. Sulle al/iche!I. il volto di Trot!lkij sembra un. po' ingiallito. Alle 22.30. ,,uando ruciamo, la poli:ia è ancora nei dintorni a sedt1re gli ultimi focolai di rivolta. Questa giornata dì « rivolu:ione pernrnnente » è dunque finita, e tutti vi abbiamo imparato qualcosa. lnnan:itutto e per l'er111eJÌ111a 11olta che la « rivolu::.ione permanente» dura ben pili di una giorrwta - anche se quale, a delta dei

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