s1ico-borghesc, ha la sua forza proprio nel follo che ogni gruppo ha il permesso di discutere. Questa è unn forza che noi infatti non vogliamo climionre poiché essa C la hasc del nostro lavoro e della nostra discussione. Ma da questo pluralismo delle opinioni, che viene completato. se \'oglia• mo, da un pluralismo dei monopoli nella base ma1crinlistica della società - da <1uestacollettivitil di pluralismi non ,,jc. ne neeessariamcntt" il cambiamenlo: in fondo esso garan1iscc l'armonia della repressione. Noi siamo dunque contro una tolleranza che ci rende impossibile procedere dircltamenlc al cambiamento. Per quanto nllicne alla storia del Socialismo libertario. Una alternativa socialishHi,•oluzionaria all'ordine vigente è solo possibile quale atto cosciente della maggioranza delle masse salariate. Solo come tale è possibile l'alternativa ed anche solo allora è possibile evitare che abbia luogo, dopo, di nuovo oppressione di minor.:inzc da parte di coloro che normalmente potrebbero svìlupp.:irsi in maggioranza. Le masse diventale coscienti quale maggioran. za del popolo, quando avranno assunto coscientemente la iniziativa e l'amministrazione e Ja produzione delln società. saranno allora capaci anche di educare gli educatori. Una concreta critica ed autocritica tra coloro che go\•ernano e coloro i quali fungono da corporazione di rappresentanza - tutto ciò sarà allora possibile. Col che "oglio dire: « Tutti i poteri ai Sowjets )I significa. ne11eodierne condizioni. solo cosciente presa del potere! Realiuazione della Rivoluzione atlraverso la maggioranza! Il problema dcH'eliminazione del liberalismo e degli impulsi democratici mi sembra che non sia piti. in <1ucstc condizioni, un problema. Cosi l'alternativa del blocco orientale mi sembra non costituisca piU alcuna alternativa. Noi ci siamo mossi a lungo e fin troppo nella tensione est-ovest. La R.D.T. cd i paesi socialisti non sono per noi una alternativa. Noi sappiamo come questo complesso si sia formato storicamente. conosciamo le origini del fenomeno dello stalinismo. Ma essi non sono per noi una alternativa. E nelle odierne condizioni una minoranza stalinista non la spunta piti. Questa è la nostra grande occasione ed a questa lavoriamo. Il ruolo della violenza nelle università: dobbiamo intravedere qualcosa nel movimento degli studcnli. Non \ i ~0110 capi ideologici. non ,,j è una linea unica. non vi è alcun partito, non ,•i è un gruppo che abbia in sé una linea cocrenl<' C(I univoca. Quc~ta è una grande dd,oleua ma an<-hc una grande occasione. Vedo chiaramente che ,,i sono nei folli molte, molte forme tranfitoric nelle uni,cri;;itì1. :,òolo ora ci sono nelle univcrsi!Ù nuo, i ~rllJ}pi cli<' i11comirwin110 a portare n,•anli movimcnli anli-nulorilnri. E' un difficile proccs.._~d'insegnamento ed i professori clll' Or(l incarnano il ruolo della violenza nella unh•crsità. do,·c il conce-Ilo di violenza è 1nlvolla un pò ambivalcnle. e che nde--so di. cono che falliremo. dovrebbero vcdcrc pìuttosto il llO"lro molto. mollo complicnto proeesso d"inscgn.:irncn10 nel!<' università, che noi non anlicipiamo la prassi giù nella lroria. ma che noi ci troviamo in un periodo di tran-.izionc dell'intricato eonflitlo. dove in genere solo adesso si formano gruppi teorici e 1na1ici capaci di dclcrminare piU concrc• lomente i fini: <1ues1ioni concrcle dcli.a dcmocrati1.zazione e precisamente non solo del politecnico ma anche della socielil, dunque S\•ilupparc concelli di dernocr.:itizzazionc per la società. MAIIIOHK: Quando Lei. signor Dutschke. disse che la strada può essere trovat(l solo nllraverso In mag~ioranza della JlOpolnzione la,•oratrice ciò significa diversamente che attraverso i partiti cd il parlamento? DuTSCtna:: Non atlra,·erSO i partili. Noi ci troviamo in una difficile discussione alrinlerno di tutto il campo socialista, non nel senso di paesi socialisti. ma nel 1101,lro senso. sulla domanda: fondiamo o no un partilo? La mia posizione e In posizion<' di molti miei amici è quelln che il parlito. oggi. può essere solo una riJ}ro<luzionc delle difficoltà di ogni partito borghese. che dunque in esso d('bbano per forza manifestarsi tr.nlli autorilari e burocratici. meccanici. Perciò atlunlmentc il tcnlalivo di essere una avanguardia autoclella nelle diverse sfere della societ:'I:.nelle diverse situazioni. Dunque gruppi nelle .nziendc. nelle scuo]e. nelle università. nelle Chiese. elc. Cosi si formano gruppi che non vengono manipolati attraverso il dirillo - 27
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