giovane critica - n. 18 - inverno/primavera 1968

Kai-Shek. I rh·oluiionnri furono uccisi a migliaia. Chinng Kni-Shek di,•entò membro onornrio tlcl Komintcrn. An. che allora ~i disse che i tempi non ('rnno ancora maturi e nessuno ,ole,•a ered(',e olla tesi ehe la Hholuzione avrebbe do, utO essere portata dalle campagne nelle citlà. Proprio perché il Vict Nam combatte da solo; per• ché non è oiulato da alcun ,·olontario dei paesi socia• listi: perché i la,·oratori nei co~iddctti paesi sviluppati ..1anno a ,edere muli come ,•cngono ucci.,i gli opc-rai ed i conladini del Vict Nnm: perché ne;.òlun partito operaio del mondo occidentale li aiuta con l'arma piti forlc che ha. con lo sciopero generale, non per uhiruo J)Cr <1uesti motivi Che Cuenra andò in Bolivia e si uni ai gucrriFlieri. La ,un tesi. bi;iognerebbe c~are due tre molli Viet Nam. non fu l"idea di un romantico, ma il giudi1..io di un politico realista nelle necessità strategiche della battaglia contro l'im1)Crialiijmo statunitense. Nel momento in tui aiutò la Hivoluzione !olino-americana, espresse la ima .solidarietà con il Viel Nam. E se è vero che mori quale uomo deluso sotto i colpi di a.ssassini pagali, la sua delusione non riguarda, 1a In Hivolu:r.ione in America Latina che non dava certo per perduta; essa valeva piuttosto per un mondo indiHerente. La Ri,•oluzione è ahhandonala, e abbandonato è il Viet Nam. ,,a)e a dire da noi. Anche questo è un insegnamento della ima morie. Co'la pos11iamo fore? Le nostre azioni contro la guer• ra oHcnsh•a degli Usa nel Viet Nam. la nostra lolla contro Jli intenenti , iolenti degli U88 in America Latina e 0\'tlllque nel mondo. do,•e il capilali.smo sia. tunitense difende le proprie posizioni. hanno raggiunlo ormai i limiti della protesta pacifica. Questa prole!ltn è aumentata ma con esija lo s1erminio. Migliaia 1i 1ono mossi per le strade delle metropoli ed hanno notificato la loro condanna della barbarie. EMi non hanno fermato la barbarie. Dobbiamo servirci di altri mezzi. L'Oppo11i• zione Internazionale deve politicizzarsi. E' inutile condannare la guerra perché brucia e inlo.ssica esseri non colpe. voli; è inutile protestare cont.ro armi vietate dal diritlo internazionale; contro la tortura, contro la violazione di accordi internazionali. Sappiamo da tempo che l'intera ~11crra c-011tro il po1mlo , ictrrnmita C' -lata -,in dall'inizio 11111111ico dcli110 co111ro 1'11111n11itì1. Adc---o l"i111por1antc (' che qu<'-ta ~uerrn l' •111cllc future in i\rncrica 1..-itina in Afrira c nel , iC"ino orienlc ,iano da contra--c~nare 1,iti ,,~ci-nmente e da bollare per 1111ellfl che -onn: moderne ~u('rrt· di --aceh('s:~io e di eon1pti-ta eon i ,:_i,:_anle-chi mcui della tecnolo,:in. Co-.a po--iamo fore? Dohhinmo 1.ortar(.' d:illn no-tra parlC" coloro i i11uili ~ono imJJOrl:lnli in tulli i eonrlitti di cla,-c cioè gli operai. La j:"Uerra nel \'iet ~am. nel re--to tlclrAsia, ncll'1-\111crica Lti.tirrn e in Africa t· una guerra delle cla- .. i. E (;:i ~ucrra dt'i -"at.i contro ,rii nffo. mali. Oue,ta è la hallap:lia dc~li Armati sino ai denli con• 110 C"oloro le cui armi ~ono le nude mani. Prima della !-Un morte Che Cuernra di::~e: « Il ler• l'eno d1c hat,?ncrò col mio s:111guesarà runico pezzo di terra che mi a1,pnrlerrà ,._ Co~n ,•ole,•n dire eon questo? Fgli <ial)('''n: la terra non ti ap1>1u1iene piU <1uando muori. ~la sapeva anche: la lCrra non li appartiene se non poni a repcnta~lio la tua , ita. Il J)('ricolo nel ,1unlc si genò. il rischio che corse, nnche <1ucsti sono segni per lutti quelli che gli succcdernnno. Quale rischio corriamo noi'! Cosa può succederci ~ ci ririutiamo di a~oltare le ahtra:tioni, le fal<iità e le mcnzop:ne che i ma<i.s-rnedia della cla.s...ceal polere ,•ersano quotidianamente su di noi? Cosa rischiano giornalisti, scrillori, sindacalisti. impiegati che pretendono che venga detta la ,crità e ,e divul,ano la verità? Noi siamo ouimi!ti. Noi crediamo alla forza innata che rende c-apaci ~li uomini di roH--ciare i propri oppresi,ori. Il i,:iorno in <'UÌ ci !!arcmo 1uocuralc sulficienti co• uosccnze da capire che la ba11aglia interessa nnchc noi. che l':Sijanon ,•iene condoua solo in luoghi lontani ma a.ncl1e nella no:-.tra :!'OCitlit: il JiOrno in cui milioni di lavoratori la.sceranno le fabbriche e le oUicinc e p~len• dcrnnuo: Basta con il macello - questo giorno sarà l'inizio della fine, della fine dcll'im1>erialismo. 01 Kambut:h n. li, 1963. -9

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