I redd, Buac-he. per 11011 dire d, Goffredo Fof,, anche lui de/I<, reda:i~ne di Po~i1if, che funge da trait d'union tra le due rivi.sie p ,I cui ruolo nell"aL rio e nella struttura di Ombre rosse - vedi sul 11 • J ,I suo Wa) down Easl (il cinema nel 1966) - è stato certo fondamentale; << francese >>, rispetto alla /isionom i,1 assw1~a dalla critica italiana maggioritaria durante gli anni della battaglia per il realismo, è l'« amore>) per il cinema in quanto_ tal~, il vo: /erne frequentare anche le espre5sioni apparentemente nunort, da cui fintereJse per i generi, dal lt'estern al poli:ie.sco di un ftfelville. Qui. s"Intende, è il cinema americano a farla da padrone. fA Uu olu:ione non si fa col cinema, almeno primieramente. Il cinema. quando è ,I caso. t•iene dunque << deideologi:.:ato »; /adcloLe << a film politico l> (/"ultimo Re.$nois) si dà un « giudi:io pol,tico ». quello appunto della ncw leh italiana. Esempio grade1 oli~simo. in questo ultimo numero. di un gusto del cinema ove si do.~a una conoscen=a .sterminata della materia cinematografica con un piccante « altroLe l> ben radicato nelle meningi di chi $Crit·e. è /"articolo cl, aterio Espo.sito, Per una veridica lilmogra{ia del ,,eraec Totò. it·i si respinge /"immagine diff11Si,sima di Tolò « ·piccolo uomo' rhe non avrebbe avuto modo d,'. esplicare com• pletamenle le sue doti con film di 'autori' degni di lui e di portare OL"anti la .sua definizione di 'personaggio' pi,t o meno neorealista» e .se ne elogiano invece le doti innate di marionetta, di ma,chera « sottoproleraria ». In testa alla filmografia di To1ò sian• no dunque non pitl i celebrati Gu:udie e ladri e L'oro di apoli ma « gli altri centoL•enti e qualche film da lui interpretati come puri compromes.$i, volgarità. /ar.sacce ». << Allo schifoso motto del- /"infame Pappagone rivisitalo da/l'inqualificabile Peppino ('siamovineoli-o-sparpagliati') noi continueremo a preferire il napoletani) e generico 'siamo uomini o caporali' del grande Totò, in cui è comunque compreso un invito alla divisione, e, in ullima analisi, alla iolla delle c/a.,i •· lo preferisco la boxe olla letteratura, pare dice$Se Artltur Cratan a<I André Cide, durante una .ma vi.sita a quest'ultimo (l'episodio. riferito da Cravan, venne incluso da Breton nella $Ua Antho• lo~ie de l"humour noir). '!ndré Cide replicò di rimbal:o dicendo che solo nell'àmbito della letteratura potevano trovare un terreno d, incontro. Lo ste.s.so Cravan. andava attuando il suo ideale e una Lolta sfidò un eampione del mondo, e .se ne ebbe un unico ca:- zotto che lo ste,e. Cli anu·ci di Torino preferiscono il cinema alla boxe. ça clépend de, gotit,. D'altra parie, per parlar pii, ,ociologiro. « /"animale cinematografico » esi.ste. Ed è opportuno dargli uno .!trumeno di t•aluta:ione e di informa:ione, un vademecum per fo sua .serotina visione einematografica. Sorge a que.sto punto un intoppo strutturale: Ombre ro~cc esce solo 4 volte all'anno; ed inl'ece la sua natura richiederebbe una pre.sen:a piU ca.stante, meno dilatata nel tempo. Un me,uile? E" l'augurio che facciamo loro: ringra:iandoli in/in e di aver ripreso, sviluppato, dato un cor96 po (~ un 1·olto or<ettabil, eia parte lii u11 largo pubblico, a quel pochino pochino che c'era di sacrosanto nella critica cinematograf,ca esercitnl<J sulle prime annate di Giovane critica. << "ELI ES>>. a cura del Circolo del Cinema di Vittoria, 1967, PI'· 113. L. 300: « ci., JRIIEQUJETt », a cura del Cuc Milano, nuova serie. 1967, pp. 112, s. p. - La cri.si che lw colpito, a ragion storicame111e L·eduta, i ci11eclub universitari ( valga per tutti il declino. quando non la scomparsa, del Cuc Catania e del Cuc Trieste), si è manifestata innmi:itulto a livello delle loro pubblicazioni periodiche. Una rondirie (Torino) non faceva primavera; e il cara I/ere dichinrato di Cinestudio ( Monza), di ,uccur,ale di unn <1/tru rivista ( cui sembra far ecce:io11e però l'ultimo Loscy, curalo da Gobetti), toglieva in parle11:a a questo periodico mordente e fre.,che::a. Da i.lii/ano. dopo ,w silenzio di circll due anni (silenzio che /"ultimo fa,cico/o del CucMi. Dal realismo all'irrazionalismo, faceL'a apparire come salutare) ci viene ade.sso questo quaderno dedicato al cinema europeo « tra coscienza della crisi e impotenza del/i, rivolta». li timbro del fascicolo (redo:.: c/o Auguslo Minare/i. via Pecchio l, ftlilano) è decisamente Ombre rosse. J/i ,i i<-ggor,o difatli articoli di Paolo Berletto, Goffredo Fofi (,ul cine• ma ungherese), Giovanni JI o/pi ( sul cinema inglese « pit'i. matto che arrabbiato>>), Giovanni Butta/ava, P. L. Thirard, Gianni Ron,. doli110, Paolo Gobetti. Una seconda .se::ione, pit'i. documentaria, comprende fra l'altro i dialoghi de Il coraggio quotidiano di Evald Schorm. Ottimo il Wellcs del Circolo del Cinema di Villoria (redo:.: via Carlo Alberto 93, Villoria). Uno ,trumenlo eccellente per un approccio critico all"opera di quc.sta « pancia piena d'idee»; uno st,umento approntato con modestia pari soltanto alla $erietà critica e allo scrupolo filologico cl,e vi è profu~o. li fascicolo com• prende un"introdu:ione reda:ionale, il testo di una conferen=a di Goffredo Fofi al Circolo di Vittoria, un ani.pio $1ralcio del libro dr Ba:i11 su IP'elles, parie di un'intervista già apparsa .sui Cahiers, una filmografia ragionata e una bibliografia. (Qua/cl,e zoticone ha parlato della << lontana >> Vittoria; ma que.sto fascicolo documenta come si possa e.s.sere piti vicini ai centri focali della cultura con,. temporcmea o Vittoria che non, talvolta. a ltfilano o a Genova). Rubrica rnrata da L-Oren:o Codel/i, Elio llfarolta. Giampiero J\/u. ghini, Antonino Recupero.
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