giovane critica - n. 17 - autunno 1967

scolastici e della programma:ione [ ... ] Oggi. dopo essersi impegnato nelforgarri::a:ione del comitato e dopo clic un suo esponente aveva svolio nella 11eglia un ruolo di punta nello critica ai partiti revisioni.,sti. aneli e il Cdl aderisce alla linea antirevisiorrista de 'Lt1 Comune'. Nella stessa occasione il Cdl ha anmwciato la .ma trasformazione irt Istituto di ricerca e di documenta:ione inlerna:ionale e la pubblica:ione - a partire dal mese di ollobre - della rivi..sta Lnvoro politico n. La strullura della rivi.sta crediamo Jia ben anticipata da questo numero unico. Viet Nam 1967, che è cosa assai pregevole e per certi aspetti esemplare di come va fatto un lavoro di documenta:ione critica. Ci riferiamo in particolare alla seconda delle Ire se:ioni in cui il fascicolo è diviso (le altre due sono « Il Vietnam e la rivolu:iotte in Italia,, e « In margine n, un.a rassegna delle ma11ifesla:ioni e degli organi della « dissidenza • in Italia) e cioè quella de<licata al « Conflillo nel Medio-Oriente» cl1e è fra le cose migliori in senso assoluto apparse in Italia sull'argomento ( al riguardo segnaliamo pure l'articolo di lt1axime Rodinson, La crisi arabo--israe1iana e l'avvenire del socialismo, apparso sul n. 21 di Problemi del socialismo). A cura del Centro di Informa:ione appaiono pure le pubbli, cazìonì del <t J'1ovimento per una università negativa», dell'ormai famosa facoltà di sociologia di Trento, l'ultima delle quali, di notevole interesse, è il Manifesto per una università negativa ( non il solo termine che vi è mutuato dal lt1arcuse di L'uomo a una dimensione). « OMBREROSSE», n. 2, 1967, pp. l04. L. 500. - A ciascuno il suo. E perciò ad Ombre rosse, l'unica rivista di cinema ( assieme a Cinema e film, purtroppo lontanissima dai gusti e dai criteri di clu scrive) che conti oggi in Italia, un plauso qua.si incondi:ionatc,. Dopo un primo numero un po' .stentato, gracilino, que.sto secondo numero è davvero bello. Da divorare; anche da parte di chi non ama pìU frequentare la critica cinematografica. Chi voglia poi individuare lo sviluppo del gruppo torinese ( i cui membri indigeni .sono Gianni JI olpi. Paolo Bertetto, Gian/rane., Torri, Piero Arlorio, l,lassimo Negarville e altri), la su.a maturorione, dovrà leggere gli ultimi numeri di Centrofilm, la rivi.sin del Cuc Torino, e in particolare quel bollettino. il 12 x 23, c/ie delle esigenze da cui è naia la rivista costituiva la piu evidente anticipo:ione. Dopo un periodo di dibottit,i e di ricerca, la « giovane critiC? » cinematografica ha trovalo i suoi autori, ha preci.&ato le .1ue fobie, ha trovato un tono, uno stile. Un .suo corollario di fondo mi pare emerga bene da quanto scrillo da Paolo Berle/lo in lesta all'articolo (dalle cui ,celle talora marcatamente dù,eniiamo) clu apre l'ullimo numero dei Quaderni del CucMi: • I tromboni no- :ionalpopolari, i tardivi ( sempre in ritardo) cultori del neoreali- $1'10 e 311rrogati. gli $pietati inventori di feroci satire di costume sono c11ide11temente oggi coloro che pi,i esemplarmente rappre.senl0110 la /iquido:ione di ogni dUcorso di oppo.si:ione. che in realtà 11011 hanno mai né saputo né voluto fare, sono quelli che di.strug• p..ouo con la loro i,uipien:.a ideologica. la co11/1uio11e intellettuale. il prcssapocl,ismo politico - opportunisti arru/foni e sen:a idee - i residui d'un certo metodo conte&lativo, e rendono dilficile, con i loro errori e con le loro /esscriP. il formarsi di una nuova coscie11- :o del rifiuto, della nega:ione. Cosi il discorso ideologico - e adoperiamo il termine nel modo scorretto in cui lo adopera la maggior parte dei critici italiani - oggi. slantio e banale com·è. nel cinema come in fondo nella lelleratura. è nove volte .su dieci la spia di una /alscr coscien:a. lo te.Himonian:a piri diretta dell'acquiescen:a mentale dell'integra:ione [ ... ] Restano tuttavia alcuni autori che tentano un altro discorso e approfondendo la dimen.sion~ del film politico tentano di concreti::are una nuova prospettiva del rifiuto e di scoprire una linea di autentica contesta:ione ». Quesli autori sono. per Berretto, Bellocchio, il Re!nais de La guerra è fi. nita, Straub. il Codard de Lo Chinoise ( e qui il suo parere non collima con quello della gran parie degli altri membri della rivista torinese, severamente antigodardiani). La Francia docet. per la giovane critica cinematografica italiana. I Cahiers per quelli di Cinema e film; Positif per Ombre rosse. ~folto è «francese» in quest'ultima, secondo un programma che si può trovar .stilato in ttna lellera inviata da Saverio E!posito a Gio,•ane critica. e da noi pubblicata - con relativo. stonato oggi riconosciamo, vilipendio - in un numero precedente; lo rubrica ini:iale, i 400 colpi, in cui si appioppano ai film stellette (sinonimo di goduria da parie del critico) o tondini neri (sinonimo di spre::o da parie dello stesso) la sce/la dei titoli ( ma per lulla la vitali::a:ione grafica della rivista si dovrà rendere giusto merito a Gianfranco Torri): Pimpiego delle foto, in base al criterio che. in una riv1'.sta cinematografica di uso corrente, un primo piano di Geneviève Bujold vale piU di una ventina di note erudite: lo stile sempre rapido, corsivo. e perciò la stoccata pia.:.:ata 11eloce ( apparentemente « immotivata "• « .settaria», e dunque pi1i saporosa) come i11 quella lerrera dalla Francia di /lficliel Cimenf dove dell'allora ultimo film di Codord - Deux ou troi.s cbose• que je snis d'elle - si cita solo il titolo. lasciando ad altri il com• pito di spiegarci « le due o tre mila co&e che .sanno di lui »; francese è uno dei maitre! à penscr, cinematograficamente parlando. della rivista e cioè Roger Tailleur, favoloso estimatore del cinema americano ( e si veda nel n. I di Ombre rosse l'elogio dei Professionisti di Ricl1ard Brook.$, elogio le cui motiva::ioni sono mutuate in buona parte da un articolo !Critto do Tailleur .m un nu• mero antecedente di Positif); /rance.si sono alcuni /rn i collabora. lori costanti della rivi~la, da Miche/ Cimenl a P. L. Thimrd a - 95

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