giovane critica - n. 17 - autunno 1967

10 Gli ••pelli di questo livello di C'O.srienza sono. ov,•iamentc, molteplici: ,•anno dalle n..,plraiioni ri, cndicati,•e int• nwdinle legntc nl1a situazione di fnbbrira alrnttega:iamcnto verso le organizza• zioni del mo\'imcnto operaio e ,•crso le i-.tituzioni della società cnpitalistira. E' necessario partire da una rilevazione an• cht: spicriola ed elementarmente empiri- <"i, cli questi aspetti: ma questo deve <'--'-t>re il punto d1 partenza per uniUC'arl1 attorno a un"ipotcsi complessiva, che mi~uri rinsieme di q·uesti aspelti in riferimento a un obiettivo (sia in senso antagonistico che in senso «positivo»). t· evidente che la possibilità di compiere c1ucst'uoificazionc in modo non ai.tratto si lega al livello organizzativo raggiunto. 11 Con « diverse situazioni >> ci riferiamo acl aree omogenee per livello di sviluppo. composizione di classe. tipo rii dominazione capitalistica: non certo alle « particolarilà nazionali » cosi come compaiono nelle strategie « policentriche» tipo Pci. 12 Ad es .. l"impossibilità di arrivare alla presa del potere attraverso una collaborazionr alla gestione del potere capitalistico ( cioè la negazione del presupposto fondamentale delle vie democratiche al socialismo) è una di queste « con'leguenze inevitabili >> che scaturiscono dalla scelta degli obieltivi di fondo: ma queslo lascia aperti i problemi di come organizzare una strategia antagonistica che non si fondi su questo illusorio presupposto. 13 La possibilità di profonde diUerenze nel processo di formazione della organizzazione ri\•oluzionaria è esplicita• mente riconosciuta, ad es., in molte recenti enunciazioni dei movimenti rivolu1ionari dell'America latina ( anche se spe1.c.o queste non si fondano suUicientcmente su una concreta analisi della situazione di cla'l-1("). 6Alcuni criteri di lavoro nella situazione alluale 9. A <1ucsto punto, si possono formulare alcune considerazioni, che non nascono - dovrebbe essere ovvio - come « deduzioni » dalle considerazioni di i\Tao. ma da un'analisi della situazione di classe qui e delle ragioni di impotenza dei « gruppetti ». io cui il pensiero di Mao ha un'utile funzione di ordinamento e chiarificazione: a) clcv·c,serci una qualche commisurazione fra livello di elaborazione strategica e livello di contallo organizzato con le masse. Questo non significa certo r•he !"elaborazione strategica debba limitarsi a « registrare » il livello spontaneo •lelle masse: ma che deve avere uno stretto rapporto con esso, per cui è astratta !"elabor3,ionc fondata su un contallo cosi scarso da non permettere neanche una ~oaosccnza effettiva del livello di coscienza 10 delle masse e tanto meno un'inizio di verifica pratica di tale conoscenza. Questa « verifica pratica » consiste nel com• piere in pratica ( e a livelli quantitativamente rilevanti) una qualche tappa di quel processo continuo « dalle masse alle masse )) di cui s'è detto prima: cioè aell"aver saputo raccogliere certi elementi spontanei di spinta delle masse, tradurli in elementi di coerente linea politica e riproporli con successo alle masse stesse. E' chiaro che la misura della riuscita di tale operazione è anzitutto la lotta. b) dal momento che la composizione di classe, il livello di coscienza e di politici21azione «spontaneo)> delle masse, e le forme di contatto e comunicazione possibili con esse, variano in diverse situazioni economico-sociali 11 , è neces- •ario riconoscere la variabilità del tipo di partito che rappresenta la forma pii efficace di organizzazione e direzione delle masse in ogni determinata situazione. Cioè. sono sostanzialmente costanti il metodo di lavoro organizzato con le masse ( quello espresso pili sopra oelJe citazioni di Mao) e, ovviamente, gli obiet1ivi stratPgici di fondo ( con quel tanto di « conseguenze inevitabili >> che comportano) 12 : proprio per questo, varia entro certi limiti la forma di partito pili a\datta a realizzarli; cioè il tipo di avanguardia che in essa si raccoglie, l'incidenza quantitativa che ha nelle masse, il livello politico a cui si stabilisce il rapporto tra di essa e le masse, le forme e il significalo della funzione di direzione che il partito svolge, ecc., e quindi anche il processo di formazione del partito stesso 13 • Il partito è uno strumento per realizzare il tipo di contatto con le masse nece sario a fare la rivoluzione ( e a farla progredire dopo la presa del potere): quindi la sua scelta dev'essere subordinata alla scelta del tipo di contatto con le masse, e non viceversa.

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