giovane critica - n. 17 - autunno 1967

di ,uhaltcrnanza, da un inserimento di nuovo tipo nello ,lato unidimensionale, trasformandosi esso in un motore progressivo per il sistema.) I limiti di una concczio11e del potere come blocco storico sono oggi però evidenziati in modo macroscopico a livello del blocco storico internazionale, a livello della elaborazione di una linea antimperialista che rimane ID· cap,ulata nella politica delle borghc ie nazionali. 7 Il classismo per Gramsci e per la generazione ter- • zintcrnazionali ta del comunismo italiano è sinonimo di corporativo, di subalterno, di ma simalisrno ,·erbale. Ciò che ha rappresentato la definizione e la organizzazione di una politica di classe per la generazione del controllo e ciel potere operaio, per la generazione che viene storicamente e politicamente dopo l'esperienza dclii' ge•tioni burocratiche ciel potere, gli è estraneo. li classismo per Gramsci è la visione circoscritta degli intere si della propria classe, l'incapacità di « fare po• litica ». di avere soluzioni accettabili per un vasto arco democratico: cla•si•mo è la visione che lega l'operaio alla propria categoria, la incapacità del partito di mobilitare un fronte nazionale di forze democratiche; classismo è il socialismo di Lazzari. il massimalismo di Serrati, l'esperienza dell'occupazione delle fabbriche. Il classismo deve cioè superarsi nel popolare e nel nazionale per darsi una coscienza da co truttore di lati. Lo forzo gigantesco per la organizzazione di un mo- , imenio di clas e in Italia, l'eredità storica di generazioni cli militanti. ono liquidati dall'•intellettuale' Gramsci alla ;tregua di un miserq lascito di una « mediocre raccolta cli mediocri articolucci da giornale quotidiano ». Pertanto in Gram ci i cercherà inutilmente una analisi a livello delle forze di eia se, quando invece la si avrà a li,cllo degli schieramenti politici, a livello del « problema della direzione politica nella formazione e nello sviluppo della nazione e dello stato moderno in Italia ». In Gramsci si cercherà inutilmente la storia della classe operaia, del movimento operaio e socialista, della organizza72 - zione di classe, dell'accumulazione capitalistica, dello sviluppo industriale, della condizione e organizzazione operaia, del rapporto tra rivoluzione industriale e organizzanizzazione operaia. In Gramsci si cercherà invano l'esame delle teorie di classe e l'elaborazione di una teoria di classe come democrazia e come potere operaio. Si è fatto un parallelo tra lo studio di Gramsci sulle forze motrici che determinano il blocco storico risorgimentale con la analisi di Lenin sullo sviluppo del capitalismo in Russia. Ecco un esempio a contrario. In Gramci non c'è traccia dell'influenza né de Lo sviluppo del capitalismo i11Russia. né de La situazione della classe operaia in Inghilterra, né della IV Sezione del Libro I del Capitale. Gramsci sposta l'indagine dal rapporto tra sviluppo del capitalismo e formazione della classe operaia e della sua organizzazione alla sovrastruttura interpartitica e intercla ista del blocco storico e della egemonia. Il pensiero di Gramsci è a sorbito per intero dalla « storia d'Italia », nel mentre è trascurata la storia della classe operaia ritenuta subalterna e eterodiretta rispetto al giacobino politico, il partito, il blocco storico. Quindi in Gramsci non solo non c'è la traduzione italiana delle analisi sulla formazione della grande industria e del proletariato industriale. ma ancora meno sarà possibile rinvenire tracce àegli sviluppi cui le lotte del proletariato organizzato hanno portato le indicazioni metodologiche marxiane e leniniane. Si è accusato Gramsci a questo proposito di essere « provinciale » e « idealista ». Non è con questo spirito da lettore cli Weber o da lettore di Bordiga ( che ultimamente è diventato sinonimo di marxista) che un militante impegnato nei problemi di direzione del movimento ope• raio attuale può rivolgersi a Gramsci. Le insuHicienzP. che oggi si rilevano in Gramsci non risultano certamente da una ociologia che si limita a registrare la condizione operaia o da una ortodossia filologica che fa la predica al movimento operaio. Le insufficienze che noi oggi vogliamo mettere in luce in Gramsci sono rivelate dalla

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