giovane critica - n. 17 - autunno 1967

strumentalizzat9 a portacqua delle parole d'ordine interclas iste e democratiche del partito nelle cellule piu comple,•e del tessuto sociale. Il leninismo in Gramsci matura, si perfeziona, perde le componenti spurie della giovinezza, nel suo soggiorno in Urss nel 1922-23. E' un leninismo che comprende Zinoviev e talin. Nel '24 Gramsci rifiuta il richiamo all'ordinovismo. Di quella esperienza egli ricorda e valorizza solo la base di massa data al partito e non il concelio di con iglio-soviet. Gli istituii della politica gramsciana, che possono offrire un parallelo letterario con gli istituti del potere ope• raio, oltre ad essere creazioni burocratiche e artificiali mai esistiti di fallo, dovevano solo assolvere la funzione di base di massa delle parole d'ordine dell'Antiparlamento e della Costituente, cioè mezzi di pressione per fini legalitari, elementi di un gioco politico che aveva il pro• prio fine al di fuori della loro autonomia politica di classe. Il '24-26 non è il '19. Nel '24 l'esempio di stato operaio preconizzato non esce piu dalle pagine di Stato e rivoluzione e dalle suggestioni dell'ottobre sovietico, ma è lo stato staliniano, occidentalizzato e liberalizzato da Gramsci. La Repubblica federale degli operai e dei contadini non è altro che la variante italiana dello Stato sovietico di Stalin « con il suo accentramento politico dato dal Partito comunista e con la sua decentralizzazione amministrativa e la sua colorizzazione delle forze po• polari locali ». Il partito in Gramsci deve diventare tutta la popolazione e coincidere con la società. Il partito formalmente sparendo nella popolazione diventa Stato. Il partito per Gramsci assume le dimensioni onnivore dello Stato hegeliano. La classe non ha autonomia politica e organizzativa. Tra la classe, entità sociologica amorfa e indistinta, e il partito non c'è la intercapedine degli istituti storici della classe, gli organi della propria autonomia e creatività; non c'è il rapporto unitario classe-istituto-partito, non c'è la dialettica unitaria che porta la classe alla coscienza della propria missione e che lega il partito alle rcdici della propria funzione come strumento della classi! ,: non come strumento della dillalura di una avanguardia giacohina e paternalista sulla classe. E' una operazione quella della bolsccvizzazione italiana che ha potuto passare su una classe operaia vinta, in seguito al logoramento e alla distruzione ciel suo patrimonio storico. La matrice autoritaria ciel paternalismo burocratico &i accentua nel passaggio dalla guerra manovrata alla guerra di posizione, dal periodo di dinamismo rivoluzionario a quello della lolla democratica a lunga prospelliva, per la necessità per il gruppo centrista d'una maggiore disciplina contro il pericolo della disgregazione e della alternativa dall'interno. Alla politica unitaria con la classe e con le sue organizzazioni storiche viene sostituito un rapporto che vede sommate verticalmente la politica delle alleanze democratiche, il blocco omogeneo del partito comunista, la egemonia e la dillatura di questo sulle alleanze. Non a caso a questo paternalismo buro-autoritario fanno ricorso oggi i piu spregiudicati interpreti del gramscismo, i piu spregiudicati interpreti della politica delle alleanze. Chi vede in tulio questo una anticipazione metodologica di validità odiernamente applicabile alla crisi dei rapporti tra il partito e la classe e alla crisi della concezione dello stato operaio dimostra di non saper leggere quello che c'è dietro ai documenti politici, dimostra di non saper leggere nella realtà concreta del movimento. 5 Nella concezione del partito e della classe è l'es- • senza della concezione del potere. Questa affermazione sarebbe risultata incomprensibile a Gramsci. Il potere per Gramsci non nasce dalla dialettica del rapporto trinitario classe-istituto-partito, non esistendo per lui il partito e la classe, liquefacendosi l'autonomia di questa nel partito. Il potere per Gramsci è una complessa operazione di realismo politico che doma la classe operaia nel partito, che allea e egemonizza i ceti in rollura con il blocco do- - 69

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==