in special modo nella concezione del potere e del rapporto partito-classe. Dalla considerazione m cui Gramsci teneva le critiche che la sinistra nazionale e internazionale rivolgeva al Comintern, risulta che egli temeva soprattutto gli effetti di una eventuale formazione di una corrente internazionale di inistra. Gramsci era soprattutto preoccupato dei contraccolpi politici morali e finanziari che una tensione e una rottura con il Comintern potevano procurare a un partito che non esisteva strutturalmente, che era prima di tutto una creazione ideologica, che aveva principalmente una funzione di mosca cavallina nei confronti del grosso del movimento operaio piu che capacità d'azione autonoma. Gramsci fa un calcolo molto realistico. Il partito deve diventare tale non solo per un gruppo di quadri politici, per nuclei d'avanguardia del proletariato industriale. ma deve diventare il partito della classe operaia e del movimento operaio. Ciò che rappresenta lo sforzo politico maggiore di Gramsci è appunto la impostazione di una lotta contro il vecchio movimento socialista e confederale che doveva portare il partito comunista a sostituirli alla egemonia della classe operaia. E' una svolta quella che impone Gramsci che ha riscontro solo con quella che a fine secolo impose il passaggio di direzione dagli anarchici ai socialisti. Con una differenza sostanziale però. I primi organizzatori sindacali e socialisti, il gruppo dirigente riformista operano questo passaggio non tanto su una posizione di scontro frontale con il movimento anarchico quanto di nuova creazione organizzativa. Il passaggio dalla direzione anarchica alla direzione socialista avviene senza rotture e lacerazioni nella classe operaia che non conosceva né la presenza organizzativa, né tanto meno la polemica ideologica degli anarchici. Gli operai, i contadini aderiscono al movimento socialista, lo creano, perché i socialisti li organizzano, li sostengono negli scioperi, li difendono in fabbrica e di fronte al padrone, perché formano leghe sindacati sezioni del partito, perché portano i loro problemi nei con igli comunali e in parlamento. Gli anarchici sono spazzati via non certo sul dibattito democrazia-dittatura, Bakunin-1\'larx, organizzazione politica-organizzazione economica. ma in quanto non ono pre enti con soluzioni originali nel salto organizzativo che la rivoluzione borghese e la rivoluzione industriale in specie impongono al movimento. Analogo problema ci troviamo di fronte noi oggi di riclassificare politicamente e organizzativamente il movimento a livello della seconda rivoluzione inclu triale. Ed è per ,,uesto che la soluzione data da Gramsci deve esserP eia noi tenuta presente e analizzata. La •oluzionc gramsciana è però per noi insuHiciente. Gramsci piu che un salto qualitati,;o al movimento. impone la conquista della eia se operaia e delle sue or- ~anizzazioni su/le posizioni comuniste. Questa operazione si svolge in due tempi. Gramsci porta innanzi tutto un attacco frontale al movimento socialista che allora rappresentava la classe operaia e il movimento operaio e sopportava quasi esclusivamente il pese. della reazione fascista. Dal '24 in poi è vivacissima la polemica ideologica del partito comunista. la sua azione capillare di disgregazione, ma quasi del tutto assente la elaborazione cli una azione autonoma concreta che portasse le masse su nuove po izioni di attacco. La articolatissima struttura del partito è funzionale a questo fine. con il risultato di offrirsi anche aUa strumentalizzazione fascista e di bloccare il patriottismo dei militanti socialisti. Gramsci porta questo attacco perché crede che !"Internazionale Comunista non abbia alternative, perché è un uomo di qu.el comunismo, perché crede che la rivoluzione - a differenza di quanto crediamo noi oggi - abbia oramai un padrone esclusivo e definitivo. In un secondo tempo Gramsci procede all'assorbimento della tradizione socialista. E' una operazione che andrà avanti dopo di lui nel lavoro legale e illegale in Italia di modo che alla Liberazione intere zone del paese ( l'Emilia, la Toscana ecc.) a tradizione riformista conosceranno senza rotture e soluzioni di continuità il - 65
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