giovane critica - n. 17 - autunno 1967

2 Cfr. sugli aspetti deteriori del • metodo dei gruppetti •• le oasenuioni di T. SALARI nell'art. cii. voluzionnrio n, senza per questo avere un eHcttivo legame con le masse. o rinviano piu in là la formazione del partito, senza però definirne concretamente il processo di formazione ( o, al massimo, lo definiscono io rapporto al recupero di una certa quantità di « quadri n e non io rapporto alla situazione delle masse). e) Soluzione astratta del problema dell'organizzazione e rinuncia ( nei fatti o anche teorizzata) ad intervenire praticamente, sistematicamente, per sviluppare i fermenti di rivolta delle masse io elementi di coscienza antagonistica sono io realtà due facce dello stesso fenomeno. E ad essi si collega strettamente un altro aspetto: cioè il dogmatismo e l'astrattezza nei metodi di conoscenza della situazione di classe. L'inchiesta, la raccolta di dati di cono ceoza giorno per giorno, caso pei- caso, vengono rifiutati come « deformazioni sociologiche » proprio perché vengono visti come metodo di conoscenza globale di una situazione òata, e non come strumenti di orientamento di un lavoro pratico quotidiano, in cui si cerca di intervenire continuamente sul livello di coscienza e di organizzazione operaia, di cui tali strumenti di conoscenza danno alcuni « io1lizi » da verificare oell'esperie11za pratica. Al rifiuto di questi strumenti di indagine corrisponde spesso la scelta di un metodo te filosofico n ( per non dire idealistico) di conoscenza della classe operaia, in cui la sua situazione reale viene dedotta da alcuni concetti, o altre volte di un metodo « tradizionale », io cui la ma situazione reale viene dedotta da analisi di momenti passati della storia del movimento operaio. d) Infine, il settarismo, la polemica e le distinzioni sottili tra i gruppetti è un altro aspetto di questa situazione 2 : ioaozitutto perché la polemica interna, a livello intellettuale, diviene il principale criterio di verifica delle posizioni, in assenza di una verifica data da un lavoro organizzato a livello delle masse; e, piu in generale, perché nel mondo astratto delle te strategie alternative » elaborate a priori le dimensioni si deformano, l'importanza reale delle cose comincia a sfuggire e l'affermazione di un gruppo rispetto a un altro diviene a volte piu importante dell'avvio di un lavoro a contatto con le masse. 5. Queste osservazioni non intendono essere la critica cli un « gruppetto » ad altri « gruppetti »: ché si ricadrebbe allora proprio nel settarismo che si è denunciato. Le distorsioni a cui abbiamo accennato hanno, in misure, forme e tempi diversi colpito un po' tutte le forze della « sinistra eretica ». Sembra ora diffondersi una crescente « coscienza autocritica » di tale situazione - non strettamente delimitata da confini ed etichette di gruppo - e una ricerca di un nuovo metodo di lavoro. Si tratterà quindi di discutere non su quale gruppo, meglio di altri, sappia esprimere tali esigenze, ma su quali siano alcuni criteri-guida in questa direzione. -3

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